Epilogo

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Jim aspettava l'arrivo della sua futura moglie.

Quel giorno, l'Enterprise era stato addobbato con palloncini bianchi ovunque, e la sala dove si svolgeva il matrimonio non era da meno. Era presente tutto l'equipaggio, e in prima fila c'era Bones, uno dei testimoni di nozze. Uhura sarebbe stata la damigella d'onore, nonchè unica damigella, e Kira, la figlia di Sulu, avrebbe portato le fedi. Poi la vide.

Partì la marcia nuziale. Aveva un abito bianco con lo scollo a cuore e un pizzo che le circondava la parte superiore del petto lasciando scoperte le spalle, la gonna era semplice, con due veli di tulle bianco; i capelli erano liberi sulle spalle, tenuti lontani dalla fronte da un fermaglio appartenuto a sua nonna, al collo aveva una collana d'argento, al polso destro aveva un braccialetto con un cuore appartenente alla damigella, e il bouquet era composto da fiori azzurro cielo (finti, nello spazio non sopravvivrebbero). Era più splendida che mai.

-Sei bellissima- le disse. Lei ricambiò con un sorriso.

-Bene, possiamo cominciare. Siamo tutti qui riuniti per celebrare il matrimonio tra Jim e Alexandra. Chi è contrario parli ora o taccia per sempre.- Silenzio di tomba.

-Jim, Alexandra, scambiatevi le promesse.-

-Io, James Tiberius Kirk, accolgo te, Alexandra Fell, come mia sposa. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e di onorarti tutti i giorni della mia vita.- La sposa ripetè la medesima cosa, e si scambiarono le fedi.

-Vuoi tu , Jim Kirk, prendere come tua legittima sposa la qui presente Alexandra Fell?-

-Lo voglio- rispose il capitano. -E vuoi tu, Alexandra Fell, prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Jim Kirk?-

-Lo voglio- disse Alexandra. Il sorriso di Jim era imparagonabile.

-E ora, può baciare la sposa- I nuovi sposini si guardarono negli occhi prima di baciarsi; un bacio lento, dolce, amorevole. L'equipaggio esplose in un applauso, Spock sorrideva, Uhura e la dottoressa Marcus piangevano.

Mentre percorrevano la "navata" e venivano investiti da chicchi di riso artificiali, sapevano che avevano in testa lo stesso pensiero: quello era il giorno più bello della loro vita.

Star Trek: Io vivo, io amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora