CAPITOLO 3 CUGINI

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Selene si precipitò di sotto, e riuscì a trovare la sala da pranzo solo grazie al profumo che vi era all'interno: sul tavolo in legno d'ebano, c'erano un sacco di pietanze, e tutte molto appetitose!

C'era l'arrosto di carne, patate in tutte le salse, insalate, pesce al forno, torte salate, per non parlare poi di tutti i dolci. Crostate, cornetti caldi, torte al cioccolato...

Mamma e zia avevano già preso posto, e la invitarono a sedersi in mezzo a loro. Selene accettò volentieri, e iniziò a guardarsi intorno. La sala dove si trovava era enorme, con una splendida vetrata che dava proprio sul giardino. Il tavolo era grande, da otto persone, e le sedie erano fatte a mano. Sembrava di essere in un vero e proprio castello, tant'è che c'erano anche le tende caratteristiche. Tutta la stanza era illuminata da una dolce luce soffusa arancione, poiché fuori stava ormai diventando notte. Dopodiché iniziarono a mangiare e a parlare allegramente.

Erano circa le undici quando finirono di cenare...

-La cena è stata ottima zia!- le disse Selene.

-Oh grazie tesoro, ma non era niente di speciale...- e dicendolo arrossì.

-Si era proprio tutto squisito- concordò sua madre.

- Se non vi dispiace io vado nella mia stanza, devo ancora riordinare le valige negli armadi e poi vado a dormire. Buona notte-

Dopo aver salutato mamma e zia, Selene si avviò su per le scale ed andò nella sua stanza.

Iniziò poi a riordinare tutti i suoi vestiti negli armadi e finalmente si tolse i jeans che le davano tanto fastidio.

Quella mattina sua madre aveva tanto insistito affinché lei li mettesse, nonostante fuori fossero 32 gradi, perché aveva paura che qualche serpente le potesse mordere. Ma ora che era a casa al sicuro, poteva mettersi più comoda. Tirò fuori dalla valigia una canottiera blu notte e dei pantaloncini di cotone neri, e si arrampicò sul letto a castello. Da lassù la camera cambiava totalmente prospettiva, e solo allora si accorse che vicino all'armadio c'era una porta, che prima non aveva notato. Tutta eccitata scese dal letto e la aprì. Quella porta conduceva al suo bagno personale! Era anch'esso rosa, ma più scuro, e aveva una splendida vasca da bagno, con le candele sul bordo. Di fronte c'era un mobile in legno, con i rubinetti dorati, sopra il quale c'era uno specchio con la cornice uguale ai rubinetti, che rispecchiava la sua immagine in modo cristallino.

Così si soffermò a guardarsi: i capelli dorati le arrivavano fino alla pancia, ma adesso erano tutti spettinati e gli occhi, viola, erano stanchi. Quegli occhi particolari le piacevano molto, ma talvolta la gente la prendeva in giro, poiché il viola è un colore insolito, però a lei non importava. La sua figura era alta e slanciata, con la carnagione chiara.

Soddisfatta del suo bagno personale, Selene tornò in camera e finì di mettere a posto alcune cose. Poi si distese sul letto e, dopo aver annotato sul suo diario gli avvenimenti della giornata, finalmente si addormentò.

La mattina seguente Selene si svegliò molto presto ma decise comunque di scendere al piano inferiore per fare colazione. Prima però aprì la finestra della sua camera e vi si affacciò. Il sole stava facendo capolino tra le montagne, e dal bosco provenivano i cinguettii degli uccelli.

Aprì poi l'armadio e indossò una canottiera lunga color lavanda, legata in vita da una fiocco in chiffon, un paio di pantaloncini corti e le ballerine; dopodiché scese.

Contrariamente a tutte le sue aspettative, mamma e zia erano già in sala che facevano colazione.

-Buongiorno tesoro, ben alzata!- le disse Sky

-Buongiorno mamma, buongiorno zia, che splendida giornata oggi!-

-É proprio vero! Volevo presentarti una persona Selene...-

The Moon's Selection_La Principessa Ereditaria Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora