Esco dal bagno e sono appena le 6 del mattino.
Guardo fuori dalla finestra, è ancora buio e si vedono le stelle.
Osservo il parco..
Mi piacerebbe molto farci un giro.
Esco dalla mia camera, attraverso il corridoio e scendo le scale.
Trovo Betti intenta a lavare gli ultimi piatti sporchi.
<< Buongiorno Lilia come mai già sveglia?>> ehm...
<<Buongiorno Betti>> non rispondo alla sua domanda, non mi va di raccontarle dei miei incubi sicuramente non capirebbe.
<<Vado a fare un giro al parco>>
<<fai attenzione >> mi dice.
Annuisco ed esco dalla locanda, attraverso la strada deserta e arrivo davanti al parco.
Il sole sta per sorgere e quello che un tempo era un parco curato e sicuramente pieno di bambini che giocavano allegri, ora è ricoperto in alcuni punti da erbacce altissime e giostrine arrugginite.
Solo due altalene ancora intatte dondolano per colpa del venticello gelido.
Decido di sedermici sopra iniziando a dondolare prima piano e poi sempre più veloce.
Col vento tra i capelli vado velocissima, da piccola assillavo papà nel farmi andare più in alto credendo così di poter toccare il cielo con un dito.
Poi sono cresciuta..
Immersa nei miei pensieri perdo il controllo dell'altalena e cado col sedere a terra.
Ahi che dolore..
Sento una risata alle mie spalle, mi giro incazzata e mi trovo Daniel piegato a metà che si regge la pancia tanto dalle risate.
<<cosa c'è di tanto divertente?>>
<<hai assunto una faccia buffissima mentre cadevi>> dice.
<<Smettila di ridere, non c'è assolutamente nulla di così divertente oh>> metto il broncio e mi volto per rientrare nella locanda.
<< Dai Lil scusa>> mi afferra il braccio e così mi volto.
Ha un maglioncino grigio con una camicia bianca sotto, jeans neri e converse bianche alte.
Che Figo che è!
<<Smettila di guardarmi>>
<<non ti sto guardando >>
<<sì invece>>
Dio ma che problemi ha questo?
È vero lo stavo guardando ma solo per poco.
Mi volto di nuovo iniziando a camminare.
Sento una presenza dietro di me, mi volto e lo vedo seguirmi ..
lascio perdere ed entro nella locanda.
Solo le 7:30 e già è piena di persone che fanno colazione con cornetto e cappuccino.
Sento lo stomaco brontolare e mi avvicino al bancone.
Dopo un po' lo sgabello al mio fianco viene occupato, mi volto e trovo Daniel che mi fissa con un sorriso sulle labbra.
Ma che ha questo ragazzo?
Sembra sprizzare felicità da tutti i pori.
<<ti offro la colazione come segno di scuse>> afferma divertito.
<<Prego fai pure ma fai presto ad ordinare che ho fame e non voglio che i cornetti finiscano>>
<<i cornetti hai detto?>>
<< Si i cornetti. Ne prendo sempre due, a volte anche tre e un cappuccino con tanto tanto tanto zucchero>> dico fiera di me.
Mi osserva attentamente e si sofferma sulla mia pancia.
Mangio tantissimo ma non ingrasso mai, infatti sono magrissima e non ho nemmeno un filo di ciccia.
Papà mi chiamava stecchino e io gli dicevo che era tutta gelosia perché lui aveva il pancione e io no. La mamma sentendoci rideva come matta.
Ah quanto mi mancano..
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Attratto dall'oscurità.
RomanceLaila è una ragazza di diciotto anni che ha vissuto una vita tenebrosa, piena di ostacoli, che l'ha portata ad essere acida e fredda, e a non affezionarsi a nessuno. Un giorno uno strano incontro le travolgerà per sempre la vita.