Vicky

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E' notte fonda e non c'è neanche una sola via illuminata dai lampioni, tutti fulminati dalla pioggia che scende violentemente sul terreno. Le strade sono completamente deserte ed il buio incombe su tutto il quartiere.

C'è solo una finestra illuminata, la finestra della confraternita Zeta Beta Tau, che sta tenendo una festa per sole femmine nel salone principale, al piano terra.

Le ragazze sono in estasi, si stanno lanciando i cuscini a vicenda, incastonate nei loro aderenti e quasi invisibili completini. La mia attenzione si sofferma su una ragazza in particolare, è la più alta fra tutte ed ha dei lunghi capelli biondi che le cadono fino all'ombelico. I suoi occhi azzurri ridono e automaticamente rido anche io: sembra davvero un angelo.

[...]

Ti chiami Vicky e sei all'ultimo anno di università, i tuoi genitori vivono in Australia mentre tu sei qui, pagandoti con dei semplici lavoretti la confraternita.

Sei a lezione di educazione fisica e stai parlando insieme ad alcune tue amiche: Cloe ed Elena. Si, ho imparato i nomi. Sono carine, ma non eguaglieranno mai la tua bellezza, bisogna ammetterlo. Ti guardo da lontano, quasi incantato dalla tua folgorante bellezza, sei scesa in terra per mostrarmi che il paradiso esiste?

[...]

E' passato un mese, ormai so' tutto di te e delle tue amiche, ti sento parte di me. Siamo una cosa unica, due corpi ma una sola anima. L'unico problema, è che tu, ancora non lo sai. Ma lo saprai presto, amore mio, non preoccuparti.

[...]

Oggi mi hai guardato, mi hai sorriso: per la prima volta ti sei accorta di me. Non sai quanto mi hai fatto felice, così ho deciso di venirti a parlare, di chiederti di uscire con me e tu hai accettato subito. Sono al settimo cielo, sono in camera mia a creare pupazzetti con le tue somiglianze: uno quando hai i capelli sciolti, uno quando hai i tuoi capelli legati in un bellissimo chignon, una in cui hai addosso il tuo vestitino rosso fuoco fiammeggiante. Le ho tutte, mia Vicky.

[...]

Tu non mi vuoi, te lo si leggeva negli occhi quando siamo usciti insieme: non te ne frega niente di me, di quello che potremmo essere insieme, di tutto quello che potrei offrirti: non ti interessa per niente. Non ti preoccupare mia Vicky, ti ricrederai.

[...]

Sono passati due mesi e tutte le lettere che ti ho mandato non hanno mai ricevuto risposta, non ti sei mai più degnata nemmeno di uno sguardo nei miei confronti. Al contrario le tue amiche mi guardano sempre, quasi come se fossero impaurite, come se gli incutessi non so quale terrore. Oh, mie care, non sapete proprio cosa significa avere paura, non avete idea di cosa significhi sfidarmi. Rimanete pure lì a ridere sotto i baffi finché potete, perché non durerà per molto. 

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