Kathleen

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Mentre ti scattavo, come mio solito fare, un centinaio di foto: indaffarata a scherzare con le tue amiche ed a seguire le tue lezioni di scuola, la tua amica Kathleen mi ha notato ed è venuto subito a riferirtelo, per questo siete scappate via ed io non sono più riuscito a poter ammirare la tua folgorante bellezza. Oh, Kathleen, non dovevi proprio.

[..]

<<E' passato un mese da quel giorno, è passata una settimana senza la tua presenza in quella confraternita. Non dovevi farmi arrabbiare, non dovevi proprio>>

La malvagità è comparsa sul mio volto, mentre con la punta affilata del coltello lascio delle cicatrici indelebili sul viso di Kathleen. Il sangue comincia a colarle incessantemente macchiandole tutto il vestito ormai ricoperto di sporcizia e strappato in varie parti.

Le ho tagliato un piede, di netto, cosicché sia sicuro che non si possa muovere di un solo passo da quì. E' imprigionata, ora è solo di mia proprietà. Rido incessantemente mentre noto nel suo volto un'espressione di terrore. Sta piangendo a dirotto e la cosa non può fare altro che divertirmi. Non ti preoccupare mia cara, la tua sofferenza non durerà così a lungo. Anzi, da qui a momenti questa agonia che ti sto infliggendo cesserà di esistere.

Mi siedo a cavalcioni sopra di lei, prendendole il viso con le mie mani, avvicinandola a me. Le do un forte bacio sulle labbra, assaporandolo a pieno.

<< Mi rammarica farti sapere che sarà il tuo ultimo >>

La guardo per gli ultimi istanti per poi conficcarle il coltello dritto al cuore, facendolo uscire e rientrare più volte, lacerandogli la pelle e facendogli uscire un pezzo di cuore. Siamo coperti di sangue, più sangue scorre intorno a me più il desiderio di conficcarle ripetutamente il coltello dentro di lei cresce. E' una sensazione meravigliosa, penso che non riuscirò mai più a starne senza.

[...]

Questa foto mi piace proprio tanto, stai sorridendo. Amo vederti sorridere, ti ricorderò così per sempre quando ti seppellirò nel giardino di casa mia.

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Sono sdraiato sul letto a guardare il soffitto, o meglio, a guardare le tue foto attaccate al soffitto.

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