Capitolo 1: Mi presento

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Ciao, mi chiamo Agata sono ormai arrivata all'età di 67 anni. Vi voglio raccontare la storia della mia vita con Andrea.

All'età di 18 anni vivevo in una piccola pronvica di Bologna con mia madre, anche se era quasi tutto il giorno al lavoro era molto presente nella mia vita. Mio padre era poco presente, lo vedevo si e no due volte al mese per un gelato o una pizza, ma del resto nulla, d'altronde lui aveva un'altra famiglia, non ero triste per questo, perchè mia mamma dodici anni prima incontrò un ragazzo che diventò mio padre a tutti gli effetti, perchè alla fine fu lui a crescermi. Avevo due sorelle più piccole: Alice, 8 anni e Laura, 2 anni. Erano due piccole pesti ma le amavo con tutta me stessa. Senza questa famiglia la mia vita non aveva senso.

Beh, tornando a me. Ero una ragazza alta, castana-bionda, liscia, e occhi verdognoli. Ero solare, piena di entusiasmo, amavo fare sport e andare fuori con gli amici. Odiavo le persone che non avevano voglia di fare nulla, che volevano stare chiuse in casa a poltrire. Odiavo le tartarughe e avevo paura degli aghi. Odiavo e amavo stare da sola, dipendeva in che momenti. Tipo in alcuni momenti mi piaceva rifuggiarmi al fiume, dove potevo stare da sola e riflettere, però parallelamente odiavo stare per troppo tempo da sola, sono un controsenso lo so.

Avevo due migliori amiche e due migliori amici: Sofia, bassa, bionda, riccia e con gli occhi neri. Sempre solare come me, amava fare danza e stava con un ragazzo: Davide. Portarono avanti quella relazione a distanza per tantissimo tempo e alla fine si sposarono. Poi c'era Alice, bassa, castana, liscia e occhi color nutella. Ti trasmetteva molta tranquillità, quando eri con lei non pensavi a nulla, era stra simpatica e sapeva stare al gioco senza prendersela. Infine c'erano i miei due uomini: Alberto, denominato Zaffo e Manuel denominato Zop, erano cugini. Che dire di loro, erano fantastici, avevano un gran senso dell'umorismo ed erano molto simili a me, per questo andavamo molto d'accordo.

Parlando del paesino in cui vivevo, era piccolo, tutti conoscevano tutti e soprattutto sapevano tutto di tutti. Ero molto conosciuta perchè per un anno stetti con Luca. Alto, biondo, occhi azzurri, bel fisico e bella fisionomia del viso, però aveva un carattere bruttissimo: rubava, si drogava, fumava, picchiava. A me non mi ha mai picchiata, eccetto una volta: era ubriaco, io gli stavo tirando via dalle mani la bottiglia e lui mi diede un pugno. Lo lasciai seduta stante, ma dopo un paio di giorni tornammo insieme, non ci riuscivo a stare senza di lui. Lo amavo, o almeno credevo di amarlo, o forse amavo la sua figura ovvero che era bellissimo ma con un carattere di merda. Con lui mi sentivo protetta... Protetta? Ma scherziamo? Ero più in pericolo con lui che in altri momenti. Diciamo che la cosa che mi fece aprire gli occhi fu quando, ad una festa si ubriacò e si drogò, mi portò a casa e andammo a sbattere contro un albero, grazie a dio mi ruppi solo un braccio e mi diedero qualche punto in testa, ma lui andò in coma e ci stette 2 settimane. In quelle due settimane rimasi in ospedale con lui, ma una volta dimesso, lo lasciai.

Nei giorni seguenti non mi lasciò stare, mi tampinava di chiamate e messaggi, veniva sotto casa mia e pretendeva di entrare, ma mia madre ogni volta lo cacciava via. La situazione degenerò quando una domenica mattina suonò al campanello, urlò contro mio padre e pur di entrare gli lasciò andare un pugno sul naso che lo stese. Arrivò in camera da me, mi prese e mi baciò, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò "Sei solo mia", lo guardai e mi baciò di nuovo, presi coraggio e gli dissi "No. Non sono tua. Non lo voglio essere più. Ti odio. Con il tuo carattere di merda stavo per morire". Il suo viso cambiò espressione: abbassò gli occhi, si allontanò da me, chiuse il pugno e con voce tremolante disse "Io ti amo", a quelle parole rabbrividii, in un anno di relazione non me lo aveva mai detto, e ora? Cosa gli era preso? Tornai in me e senza pensarci due volte gli urlai di andarsene da casa mia. Mi guardò un ultima volta con quei suoi occhioni azzurri, poi se ne andò. Fu l'ultima volta che lo vidi.

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Questo è un piccolo inizio della mia storia, Andrea ancora non si è fatto vedere, ma più avanti uscirà anche lui. Volete vedere che personaggio sarà?

Bacioni, Miki

Semplicemente IoWhere stories live. Discover now