Capitolo 4.

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Passarono i giorni, Luca non lo vidi più, non volevo vederlo, mi faceva schifo, eppure ancora lo amavo perchè alla fine eravamo stati insieme un anno, alla fine lui mi amava e me l'aveva detto più di una volta. Ero felice in quei giorni, Ross continuava a scrivermi, mi continuavo a vedere tutti i giorni con le mie amiche, tutto era normale. Eppure.. eppure c'era qualcosa che mi mancava, sentivo come un vuoto dentro di me. Cosa c'era che non andava? La mia vita era perfetta dal momento che Luca ne era uscito, e allora cosa? Non avevo nessuna risposta per questa domanda, e mi tormentavo continuamente.

I giorni estivi passavano velocemente e in men che non si dica mi ritrovai a luglio. Dovevo trovarmi un lavoretto estivo così da aver qualcosa da fare durante il giorno.

Mi ricordo vagamente il giorno preciso, però credo che sia intorno all'inizio di luglio. Si era luglio anche per me era molto caldo. Era pomeriggio e non sapevo che fare quindi decisi di andarmi a cercare un lavoro. Non avendo la macchina dovetti andare a piedi in centro, non vi dico il caldo e la fatica. Credevo di morire dov'ero.
Arrivata in centro mi recai in un bar, ma mi dissero che non prendevano nessuno, erano apposto così. Tutti i bar del mio paese non avevano bisogno di me, nemmeno i ristoranti e le gelaterie. Dove potevo andare? Presi la corriera e andai in un paesino vicino al mio, era più piccolo di quello in cui abitavo io, ma bello come paesello. Mi recai in alcuni bar anche là, ma niente, nessuno aveva posto. Entrai in un ultimo bar. Il nome era "Buongiornissimo", un nome molto strano. Entrai, era tutto vecchissimo e c'erano ragnatele ovunque. Dietro il bancone c'era un anziano signore: aveva la barba folta, capelli bianchi e occhi grandi e scuri. Inquietante.

"Scusi, sono una ragazza di 18 anni che vuole cercare un lavoretto estivo, voi sareste disposti a prendermi per tutto il mese di Luglio, fino a metà agosto?"

"No, non siamo interessati, grazie"

La sua freddezza mi fece rabbrividire.

"Sa dove posso trovare qualcosa?"

"Si, più avanti c'è una casa di cura, che non è proprio una casa di cura, è una specie di ospedale, prova a chiedere là"

"Grazie mille, arrivederla"

"Arrivederci"

Uscì da quel locale tenebroso più in fretta che potevo, una volta uscita sentì un brivido lungo la schiena, quel posto metteva ansia, eppure il nome non mi sembrava da posto cupo. Bah.

Seguì le indicazioni del signore, che poi alla fine non me ne aveva date tante di informazioni, così mi arrangiai e chiesi a una signora che passeggiava con il cane. Mi disse che per trovare la casa dovevo andare dritto e all'incrocio girare a destra, la prima casa a sinistra era il luogo che stavo cercando. Così feci. Ci misi venti minuti solo per arrivare all'incrocio, però la casa la trovai subito.

VIENI CON NOI. Questo era il nome, tutto ciò mi metteva un sacco di ansia. Alla fine presi coraggio ed entrai. L'atrio era grandissimo, c'erano delle poltrone bianche e dei tavolini in vetro, sulle poltrone c'erano delle persone che sorseggiavano thè e ridevano. La cosa che mi colpì di più era che erano tutti pelati e in camice, ma erano felici.
Andai verso la reception.

"Ehm salve, mi chiamo Micaela e ho 18 anni, ceravo un alvoretto estivo, sareste interessati?"

"Certo che siamo interessati, una ragazza giovane che ci dia una mano ci servirebbe, vieni con me"

Mi portò in un uffico. Parlammo per un po', mi chiese di dov'ero, anni, nome e cognome, tutto quanto. Palrammo un po' della mia vita e altre cose, fu una conversazione lunga ma molto piacevole. La signora con cui parlavo si chiamava Anna Smilzoni, era alta, magra, occhi marroni e capelli chiari, era una signora socievole e piena di vita, mi trasmise un sacco di serenità.

Finito il colloquio, uscimmo dall'ufficio e mi fece fare un giro per quella immensa casa.
C'era un sacco di gente, ma tutti erano malati. La casa era suddivisa in 3 piani.
Primo piano: Pronto soccorso, sala gessi e sale operatorie.
Secondo piano: Malati terminali, malattie curabile e tutte le varie sale a loro connesse.
Terzo piano: Casa di cura per i drogati e alcolisti.
Non avevo mai visto una cosa del genere, era tutto immenso, ogni piano avevo minimo 40 camere e per ogni camera c'erano due pazienti, in più in ogni piano c'erano tutte le stanze a loro connesse ed erano tipo 5.

La signora Smilzoni mi congedò dicendomi che mi avrebbe fatto sapere al più presto. Rimasta sola decisi di vagare per tutti i vari piani, mi incuriosiva quel mondo, mi incuriosa vedere come le gente stando così male riusciva ad essere felice e ridere sempre. Mi incuriosa vedere come i bambini nonostante fosse attaccati a delle macchine riuscissero a giocare e a litigare tra di loro.
Era una relatà completamente diversa dalla mia, volevo conoscere tutto di quella realtà.

Andai al secondo piano, là vidi persone a letto, persone in piedi, bambini che correvano e ragazzi della mia età che giocavano a carte. I bambini quando mi vedevano mi salutavano, erano troppo dolci.

Stavo per salire in ascensore quando da lontano vidi questo ragazzo venire verso di me. Era alto, moro, riccio e con gli occhi verdi, davvero bello. Prese l'ascensore con me. Per tutto il tempo che stetti in ascensore lo guardai e lui se ne accorse.

"Smettila di guardarmi, mi imbarazzi"

Diventai rossa. La sua voce roca era stupenda.

"Oddio scusami non volevo..." balbettai.

Si girò verso di me e sorrise. Okay, anche il suo sorriso era qualcosa di spettacolare. Era perfetto. Il momento magico svanì perchè l'ascensore si aprì e lui uscì nel piano del pronto soccorso, io invece proseguì fino giù in reception.
Uscì dal quell'ospedale/casa di cura e andai alla fermata, non smisi di pensare nemmeno per un secondo a quel ragazzo misterioso. Ma dove è sbucato? Perchè era là? Come si chiamava? quanti anni aveva? Come faceva ad essere così bello?

L'autobus arrivò e me ne tornai a casa, mangiai e andai in camera,

Dovevo scoprire chi era quel ragazzo.

*******

Mie pipol, la storia sta entrando nel vivo, vi va di sapere chi è il ragazzo misterioso?

Bacioni, Miki


Semplicemente IoWhere stories live. Discover now