Quel giorno batteva il sole. Ero con mia zia e stavamo camminando verso la sala d'aspetto.
Non ero agitata. Ero convinta di star bene e non avevo paura.
Quel giorno non ero andata a scuola anche se la visita era di pomeriggio.
Non vedevo l'ora di fare questa visita! Mia zia mi aveva cosi assillata. Era troppo insicura!
Per lei e per questa sua ossessione avevo rinunciato al mio appuntamento con il ragazzo che mi interessava.
Era un ragazzo d'oro. Aveva gli occhi verdi e i capelli castani. Era dolce, simpatico, disponibile, socievole. Mi aveva affascinato sin dal primo giorno di scuola.
L'unico ragazzo che mi aveva lasciata senza parole. Era bello certo ma questa mia reazione é dovuta ai suoi gesti che mi hanno sempre sorpresa.
Si chiama Matías. Eravamo già usciti insieme. Non eravamo fidanzati ma ci comportavano da tali.
"Tesoro a che stai pensando?" mi disse mia zia.
"No nulla zia."
"Comunque scusami se ti ho assillata molto per questa storia della visita ma sei la cosa più importante che ho e voglio essere sicura."
"Tranquilla zia. Non ti preoccupare."
Eravamo arrivate alla sala. Ci sedemmo. Mia zia era agitata a differenza mia. Lo notavo. Aveva le mani sudate.
"Zia, sta tranquilla. Andrà tutto bene"
"Si scusami tesoro"
Dopo un'oretta d'attesa arrivo il mio turno. L'infermiera mi indicò la stanza in cui entrare.
Aprii la porta e subito dopo il dottore mi disse di togliermi la maglia per visitare meglio.
Non ci mise troppo tempo. Mi diede un fazzoletto per pulirmi di quella gelatina sul petto.
Mi rivestii e il medico ci disse che i risultati sarebbero arrivati a casa nei giorni seguenti.
Tornammo a casa verso le sei e mezza. Mi feci una doccia e, dopo esser uscita, mi rivestii mettendomi un pantalone di felpa e una maglietta a maniche corte.
Scesi al piano di sotto e insieme ai miei zii cenai. Parlammo del più e del meno.
Erano persone fantastiche. Dei secondi genitori.
Dopo aver finito di cenare, salutaii i miei zii, dandogli la buonanotte e salii al piano superiore per raggiungere la mia stanza.
Mi buttai sul letto e subito dopo sentii il mio telefono vibrare.
Mi era arrivato un messaggio.
Matías
Arrossi immediatamente. Questo ragazzo la sorprendeva troppo spesso. Voleva una tregua.
Con un sorriso da ebete sul viso si addormentò sprofondando in un sonno profondo.
~Ero in una macchina con i miei genitori. Eravamo tutti felici e canticchiavamo canzoni trasmesse in radio.
Stavamo tornando a casa dopo le nostre vacanze stupende in montagna durante le feste natalizie.
Mancava ancora molto per arrivare a casa cosi mi misi comoda e mi addormentai.
Nel mentre però non mi accorsi che una macchina venne contro la nostra.
Dopodiché il buio.
Il vuoto.
Quando mi risvegliai ero in una stanza bianca. Iniziai a urlare il nome della mia mamma.
Subito dopo entrò nella stanza mia zia con una faccia molto stanca e addolorata.
-Zia, dov'è la mamma?-
-Tesoro la mamma non può venire adesso-
-Dov'è?-urlai.
-Dio le ha dato un compito importante-
-Non capisco zia-
-Lei e papà sono andati in cielo ad aiutare Dio con i bimbi cattivi.-
-E io?!-
-Tu puoi stare con me se vuoi-
-Non rivedrò più la mia mamma?-
-Non lo so tesoro-
-Dimmi la verità zia. Rivedrò la mia mamma?-
-Purtroppo no. Non rivedrai più né mamma né papà-
Scoppiai in un pianto senza fine.~
Mi risvegliai di soprassalto. Stavo piangendo.
Era da molto tempo che non facevo un sogno del genere.
Era da troppo tempo che non sognava quel giorno.
Spazio autrice
Allora ragazzi questa é la mia prima storia e sono molto contenta delle visualizzazioni ricevute. Volevo chiedervi se vi sta piacendo la storia. Vi aspettate qualcosa in particolare? Scrivetemelo nei commenti. Mi fa piacere ricevere vostri pensieri. Sul mio profilo trovate i miei social. Se volete potete seguirmi. Non mi resta che dirvi che ci vediamo al prossimo capitolo lettori. All the love. Beka. øÿ
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•RINASCERE•
RomanceRinascere dopo lotte. Rinascere per vivere. Rinascere per conoscere. Rinascere per essere felici.