"Mamma ti ho detto che ci sarà anche
Rachele con me!" grido facendo cadere
La forchetta. "E io ti ho detto di no".
***
Ciao! mi chiamo Judith, ho 17 anni e
abito in Italia. Mio papà è di origine
italiana, mentre mia mamma è nata in
Inghilterra. Anche se sono di 'sangue'
inglese, non sono mai stata in
Inghilterra da quando sono nata e
quest'anno mi piacerebbe moltissimo
andare a Londra almeno per qualche
mese; ma qualcuno me lo impedisce...
***
"Non sono più una bambina!",
continuo ad urlare
"Ma non sei ancora matura per poter
andare da sola a Londra!" mi risponde
con il suo accento britannico
facendomi trattenere le restate.
Anche se la conosco da una vita quel
l'accento non ha mai smesso di farmi
ridere!
"L'anno prossimo compirò 18 anni! E
poi non sarò da sola, ma ci sarà anche
Raky! Quante volte devo ripeterlo?!"
"NO è NO! E non cambierò idea!" mi
dice con tono fermo guardandomi
negli occhi.
Cala il silenzio, ma non voglio che sia
finita qui: "Papà, per te va bene?"
cerco di ritornare al mio tono di voce
normale, mentre lui di risveglia dai
suoi pensieri guardandomi
"Se la mamma ti ha già detto di no, io
non posso darti un'altra risposta".
Che 'strano' che mi risponda così; mi
dà sempre questa risposta. A volte mi
chiedo se tra loro fosse stato così
anche prima del matronio...
Il CAPO guarda prima papà per poi
spostare il suo sguardo su di me
facendomi una smorfia, ma prima che
riesca ad aprir bocca non la lascio
parlare e corro in camera mia
piangendo.
"Judith, vieni qui subito!" ma non la
ascolto e sbatto la porta facendo
tremare le finestre e il lampadario.
Mi lancio sul letto, prendo l'iPhone e le
cuffie; lo accendo e metto 'Mirrors'
schiacciando play.
Chiudo gli occhi, mentre le lacrime mi
percorrono il viso.
A volte penso a che senso abbia vivere
se i tuoi ti tengono chiusa in casa come
una carcerata, quando poi sono proprio
loro a dirti che devi uscire e imparare a
conoscere il mondo.
Senti i passi di qualcuno salire le scale;
mi tolgo le cuffie, salto giù dal letto e
chiudo la porta a chiave. Sento bussare:
"Judith apri la porta, ti devo parlare!"
cerca di forzare la serratura.
"Non ho niente da dirti! E tanto meno
di sentire altri rimproveri; in fondo
sono solo 'una bambina capricciosa'
ricordi?!" Urlo piangendo.
Mentre cerca in tutti i modi di entrare,
prendo il cellulare, la borsa buttandoci
dentro dei vestiti ed esco dalla
finestra...
//spazio d'autrice//
Ciaoooooo (a tutti)!!! Mi chiamo alice,
ma nei commenti chiamatemi pure
Cice ;)
Questo è il primo capitolo della prima
ff che scrivo e spero vi piaccia!!!!! Per
adesso ho solo un follower (che oltre
tutto è anche una mia amica XD) ma
mi piacerebbe che questa ff si 'diffonda'
e che aumentino i followers!!!!
Spero che questo capitolo non sia
troppo lungo (ne dubito) ma essendo il
primo ho voluto spiegare la storia e il
problema della protagonista (Judith).
Più avanti si spiegheranno molte cose e
chissà chi incontrerà????!!!!! (Con
'chissà' vi dico subito che c'entrano i
1D)
Ma vi ho già detto troppo... Al prossimo
capitoloooooooo!!!!! BACI : *
_Cice <3