L'aldilà non è come immaginavo. Chi si comporta bene magari va in paradiso e chi male all'inferno, ma io non sono andata proprio da nessuna parte. Sono rimasta in questa casa, insieme a tutte le persone morte quì, a vagare per le stanze. Non è male la vita da spirito, certo mi manca il sapore del cibo ma gli altri sensi più o meno funzionano ancora e se voglio posso afferrare ancora le cose. I nuovi inquilini sono brava gente, di comune accordo con gli altri morti abbiamo deciso di non dare loro nessun fastidio. Come dicevo la vita da spirito, se proprio vogliamo chiamarla vita, non è male. Tranne per quei momenti in cui ti dimentichi di essere morto, ti addormenti per il sonno e torni a soffrire. Prima ho detto forse un po avventatamente che non siamo all'inferno, ma a volte penso che ci andiamo molto vicino. Quando il nostro tempo di libera permanenza viene interrotto ci ritroviamo immersi in dell'acqua gelida, in eterno annegamento, sotto uno strato di ghiaccio. Ogni volta cerco con tutte le mie forze di romperlo. Uso i pugni, graffio, lo prendo a testate, mentre l'acqua mi scivola nei polmoni e respirare diventa doloroso. Ieri per romperlo mi sono messa a testa in basso e lo ho sfondato con i piedi. Quando in parecchi emergiamo dal ghiaccio ci troviamo tutt'intorno le pareti della cantina. Non ci sono altre vie d'uscita in quel seminterrato se non la porta porta dall'altro lato della stanza. Ma c'è un guardiano. Un nano è sempre li in attesa degli spiriti che rompono la parete. Dalla sua bocca esce un lungo collo nero che termina con una bocca irta di denti. Appena gli spiriti fuoriescono dal ghiaccio quella bocca li affetta ad uno ad uno e li ingoia. Tutti si lanciano verso l'uscita, lottando con il nano. Lui è molto forte. Li spinge via ed emettendo un verso come di qualcuno che sta vomitando, sputa fuori quella specie di serpente e li inghiotte uno ad uno.
Poco fa mi stava tenendo con le sue piccole e forti mani e mi ha spinto sulla parete ma poco prima che vomitasse quel nero orrore un altro spirito gli si accanì sopra. Non riuscivo ad aprire la porta, ogni volta mi dimentico come si fa e ogni volta devo reimpararlo. Il nano buttò per terra il suo aggressore e con una specie di rutto fuoriuscì quella mostruosità che ingollò il malcapitato in meno di un secondo. Riuscii ad aprire la porta. Il nano si voltò verso di me e cacciò di nuovo fuori quell'orrore, ma io gli chiusi la porta in faccia. Cosi ora psso stare un po tranquilla di nuovo in questo mondo.P.S: Spero che gli inquilini non si accorgano che sto usando il loro computer per scrivere :)
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Sogni Inquietanti
HorrorScrivo qua i miei sogni piu inquietanti sotto forma di racconti.