Non avevo idea di cosa era appena successo. Il tempo era passato così velocemente, come se qualcuno avesse schioccato le dita.
Era il mio compleanno, e non sapevo se gli altri si ricordassero del mio giorno, tranne Fran, ovviamente."Buongiorno" disse Edward stiracchiandosi, ormai viveva da noi siccome i suoi genitori erano fuori per lavoro, come i miei.
"Buongiorno" augurai come risposta
Avevo compiuto i 17 anni. E in qualche modo mi dispiaceva, perché noi eravamo immortali, ed avrei visto i miei genitori morire. Direte 'ma non dovrebbero diventare angeli?'
Ebbene sì, ma il mondo che ci aspetta è diverso. Angeli dalla nascita, come me, erano in un mondo quasi come questo, poco diverso. Il mondo degli altri angeli era esattamente come questo, ma avevano solo delle ali. Era difficile distinguerli, ma poiché solo la mia specie di angelo poteva scendere sulla terra, ovviamente senza farsi vedere, era più facile da distinguere.Ma non volevo stare a pensare alla vita, quel giorno, era il mio giorno. Lo avrei passato con i miei amici, anche se volevo anche la mia famiglia accanto a me.
"Andiamo a fare colazione?" Suggerii voltando la testa verso di lui
"Certo"
Non avevo ancora ricevuto gli auguri da lui, e mi stavo insospettendo visto che era sempre così attento a me, come se fossi qualcosa di fragile e prezioso.Avrei voluto avere un regalo concreto da lui, dio, non che sia una viziata. Volevo che mi dicesse delle parole. Parole come 'vuoi essere la mia ragazza?'
Non avevo mai avuto un ragazzo, non mi ero mai stata innamorata, non avevo mai avuto una cotta, finché lui non apparve ai miei occhi. Ricordo ancora come se fosse ieri, il modo in cui ci accolse il primo giorno di scuola. Un ragazzo biondo con occhi marroni, tendenti sul verde, e labbra carnose aprì la porta, e poi sorrise. Da subito avevamo preso confidenza, era come se ci conoscessimo da una vita.
Avevo fatto l'abitudine a vederlo ogni mattina a torso nudo cercando qualcosa da mettere. Era ogni volta così bello con i capelli scompigliati e il corpo magro e muscoloso, ogni volta che poteva andava in palestra, ritornava a casa sudato e affannato, invece di prendere il bus correva ogni volta.
Ed era bellissimo ancora, col viso sorridente e imperlato di goccioline di sudore.Sorrise debolmente, mostrando a malapena le sue fossette ai lati della bocca.
"Ah, e... oggi non sono in casa, ho da fare" mi voltai di scatto alle sue parole. Cosa?
"Cosa hai detto scusa?"
"Che oggi non passerò il giorno con te, non hai sentito?"
"Edward ma lo sai che giorno è oggi?"
"Ehm.., venerdì(?)"
Sbuffai
"No! Cioè, sì, però non intendo questo"
"Riprovo. 17 maggio?"
"Ah sì? Fottiti Edward."
Non lo avevo mai insultato, se non in gioco, e mi sentivo libera, ma anche in colpa.Uscii dalla stanza e feci colazione con Fran, solo lei mi aveva augurato il 'buon compleanno'
Non avevo più quella energia di pochi minuti prima.
Mi sentivo più debole. E poi perché? Solo perché una persona non mi ha augurato il buon compleanno?
Devo smettere di farmi condizionare dalle persone.Misi la mia ciotolina dei cereali nel lavastoviglie e andai a vestirmi, volevo uscire.
Andai in un parco lontano da casa, non mi avrebbero trovata, ma soprattutto nè cercata.
Tirai un sospiro, l'aria che mi circondava era pura ma fresca.
Passai un bel po di tempo lì, erano passate 3 ore.
Chiusi gli occhi per rilassarmi ancor di più, ma ecco che qualcuno mi tocca la spalla.
Mi girai e vidi una ragazza riccia, bassa ma bellissima.
"Ciao, posso aiutarti con qualcosa?" Chiesi
"Veramente no, ma ho visto che sei qui da un bel po', quindi ho deciso di venire da te, e non so, magari conoscerci se vuoi" disse con un sorriso bianchissimo
"Oh, certo" sorrisi anche io
"Come ti chiami?" Chiesi facendole spazio sulla panchina
"Martina, sono italiana. Tu?"
"Wow, io sono mezza italiana, sono Michelle"
"Che bel nome" non smise di sorridere
"Grazie, anche il tuo è bellissimo"
Parlammo un bel po, mi disse che aveva 17 anni compiuti da 2 giorni, che i suoi erano in Italia e che era in America per gli studi, che viveva col suo ragazzo e che molto altro.Era una ragazza davvero simpatica
"Va bene Mich, io dovrei andare, ti scrivo su WhatsApp!" Disse dandomi un bacio veloce sulla guancia e allontanandosi
Feci soltanto un gesto con la mano. Decisi di andare a prendere qualcosa da mangiare, ero affamata. Non sarei tornata a casa fino a sera.I'M BACK BITCHEEEES
Credevate di potervi davvero liberarvi di me? Io. Sono. Immortale. Come. Savitaaaaar.
Senza Cisco non potete battermi eheh
Apparte gli scleri, sono tornata con una nuova tecnica di scrivere, i capitoli saranno un po' più corti, enniende, ciauuu c:
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I Ragazzi Degli Elementi
FantasySiccome sono una ritardata e non so neanche mettere un titolo e una descrizione decente, lo scrivo così. Il titolo è di merda, ma forse leggendo cambierete idea sulla storia :3