Non potevo chiedere di meglio

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Appena uscito dal bar mi sento strano. Felicissimo sí, ma allo stesso tempo incredulo. Davvero le interesso? Be, se non le interessassi non mi avrebbe dato il suo numero...almeno credo.
Che cos'ho di speciale per averla attratta? Bah, proprio non so.
Guardo l'ora e a quel punto mi rendo conto che mi conviene tornare a casa per pranzo.
Sto aspettando il pullman (sperando che non ci siano i controllori come stamattina), quando a un certo punto sento dietro di me la porta del bar sbattere.
È uscita Michelle e sembra parecchio incazzata; la guardo meglio e noto che ha le lacrime agli occhi.
D'istinto corro da lei che sta andando verso la sua macchina parcheggiata accanto al bar. Mi avvicino e noto che ha un bel po' di banconote in mano.
'Che é successo?' le chiedo preoccupato.
'Lascia stare....' ha la voce rotta dai singhiozzi 'Semplicemente il mio capo è uno stronzo e un porco....mi ha messo le mani addosso....be sí non era la prima volta, ma ora basta, mi sono rotta...me ne sto andando'
Io non riesco a dire una parola da quanto sono disgustato per il comportamento di quell'uomo.
'Mi sono presa ciò che di soldi mi spetta, niente di più...e ora me ne vado...anche se non so dove'
Lei continua a piangere e io per questo sto malissimo.
Di colpo si asciuga le lacrime, fa un bel sorriso e sale in macchina.
'Be', in questa mia situazione di merda, l'ultima cosa che posso fare è stare a piangermi addosso....che dici, parti anche tu all'avventura insieme a me?'
Mi fa l'occhiolino e io, ve lo giuro, perdo completamente la testa. Mi piace da impazzire ma non solo fisicamente, anche come modo di comportarsi, una ragazza cosí sveglia, forte, coraggiosa, viva, non l'ho mai conosciuta.
Mi trasmette un senso di libertà e potenza che mi fa venire voglia di non separarmi mai più da lei.
Strano però, la conosco da appena un'ora.
'Cioè...tu mi stai chiedendo di venire con te in macchina? E dove andiamo?' Ero confuso, io sarei dovuto tornare a casa, per poi l'indomani andare a scuola, già oggi l'ho saltata...
'Ei bimbo, non ti sto chiedendo di buttarti da un burrone con me! Non fare quella faccia! Semplicemente, sali in macchina e stai con me'
Mi porge la mano come invito a salire.
Tutti i miei dubbi e le mie perplessità in quel preciso istante sono finite. Non penso più a tornare a casa, non penso più alla normalità della mia vita.
Guardo la sua mano tesa verso di me, e poi i suoi occhi verdi cosí intensi e sexy, e mi convinco subito.
Salgo in macchina.

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