Prologo

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Infilo la chiave nella serratura, un giro, entro e sbatto la porta dietro di me con una rabbia mai provata prima, si sente il rimbombo lungo la rampa delle scale del palazzo, è quasi l'una di notte, qualcuno dei condomini imprecherà nella tranquillità del suo letto per questo rumore violento. Attraverso la sala immersa nel buio, un buio che sembra, anche se solo per pochi istanti, rendermi meno vulnerabile, almeno finché non raggiungerò il bagno e accenderò la luce. Spingo il pulsante e l'applique accanto allo specchio si colora di bianco. Ora mi vedo, sono io, è mia quell'immagine riflessa, quel mascara sbavato sotto gli occhi rossi e gonfi, gli zigomi pallidi e le labbra di un vermiglio ormai sbiadito.

Frugo nel cestino accanto ai cosmetici e prendo un dischetto di cotone, poi del latte detergente e mi pulisco il viso dai segni di questa serata, la più brutta serata degli ultimi undici mesi. Il rossetto sembra voler resistere, apro il rubinetto, prendo il sapone e comincio a strofinare con le dita sulle labbra. Ora quel rosso è ovunque: sulle mani, sulla pelle intorno alla mia bocca e nell'acqua sporca che scivola via oltre lo scarico del lavandino. Vorrei essere io l'acqua nello scarico del lavandino e cadere giù in un lungo tubo di metallo nero nascosto nel cemento. Rosso, come il suo colore preferito. Rosso come lo smalto che ho steso sulle mie unghie per lui, per soddisfare la sua vanità.

«Sono belle le tue mani, e poi, lo smalto rosso sa di femmina, di donna, è qualcosa di incredibilmente seducente», mi aveva detto una sera. Quella sera, la prima sera che poi, in realtà, sarebbe stata anche l'ultima prima di perdermi nel suo labirinto.

Tutto è iniziato colorato di rosso. Il semaforo rosso e la sua macchina rossa. Con il rosso inizia, con il rosso finisce. Ci si può innamorare ed essere ricambiati, si può essere amati e non amare, si può non amare e non essere amati, in ogni caso si sopravvive. Ma amare, amare incondizionatamente, amare senza freni, amare rinunciando anche alla propria dignità è inaccettabile. Le persone non cambiano per amore, ma l'amore può cambiare le persone.

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