Era Febbraio, precisamente il 14 Febbraio... San Valentino.
In quel giorno Chat Noir e Ladybug dovevano combattere molto più spesso: uno, due, anche tre akuma al giorno, San Valentino era un ottimo giorno per Le Papillion, che ebbe molte più occasioni per liberare delle akuma causate dalle delusioni amorose scatenate da molte persone respinte da chi amano.
I due super-eroi avrebbero voluto passare più tempo insieme in quella giornata, ma a quanto pare Le Papillion voleva ostacolarli, come sempre del resto...
«Miraculous Ladybug!» Esclamò la super-eroina lanciando in aria l'oggetto magico utilizzato per sconfiggere l'akumatizzato.
«Okay, questa dovrebbe essere l'ultima akuma per oggi... spero» Commentò Ladybug sbuffando a causa del duro lavoro, infatti era ormai sera e San Valentino era quasi finito.
«Eh già, salvare Parigi quotidianamente è faticoso... ma ora abbiamo del tempo per noi, m'lady» Disse Chat girandosi verso la ragazza, sorridendole, e poi prendendola in braccio.
«Chat, cosa stai facend-» Disse lei quando venne presa in braccio dal forte ragazzo, che la interruppe parlando.
«Vorresti saltare la nostra conversazione quotidiana proprio il giorno di San Valentino?» Aggiunse Chat Noir una volta arrivato a destinazione, semplicemente il tetto di una casa da dove però si vedeva il tramonto, per poi appoggiare la ragazza facendola sedere al suo fianco.
«Chat, posso raccontarti una cosa che non ti ho mai detto?» Chiese la ragazza guardando il panorama, la Tour Eiffel era bellissima al tramonto, Parigi è già la città dell'amore, quel meraviglioso panorama rendeva il tutto ancora più romantico, probabilmente Chat l'aveva portata lì non per caso.
«Certo che puoi!» Sorrise lui curioso.
«Ricordi niente del San Valentino dello scorso anno, Quando abbiamo combattuto contro Le Dislocœur? Sai... ricordi qualcosa di particolare?» Continuó la super-eroina.
«Uhm... Ricordo che quel giorno un ragazzo è stato akumatizzato e che avevo provato a dichiararmi a te ma... Aspetta, non ricordo nulla di cosa successe dopo! Non ricordo nulla della battaglia, ricordo solo che lo abbiamo sconfitto in poco tempo... Oddio, è successo qualcosa di grave?! È per cosa successo qualcosa a te, m'lady?» Disse per poi chiedere preoccupato il ragazzo vestito di nero.
«Tranquillo micetto, non mi è successo niente» sorrise lei commossa dal vederlo preoccupato per lei, come ha fatto a non vedere quanto lui fosse protettivo e premuroso nei suoi confronti?
«Comunque...» continuò la ragazza-coccinella «...Quando lo scorso anno stavi per dichiararti a me, prima di finire la frase ti sei girato abbracciandomi, per proteggermi, così la freccia di Le Dislocœur colpì te e prese il tuo controllo, utilizzandoti per prendere il mio Miraculous...» Raccontava lei
«E ci sono riuscito?!» La interruppe Chat preoccupato.
«No, ovviamente» Ladybug riprese «...Prima dovrei dirti un'altra cosa... ricordi quando dovevamo sconfiggere Le Pharaon e c'era quella ragazza del Ladyblog... Alya, che voleva sapere se io frequentassi la scuola e se fossi una studentessa?» Chiese Ladybug
«Sì» rispose semplicemente Chat.
«Io dissi di no... ma in realtà sì: sono una studentessa e ho quattordici anni...» Spiegò la ragazza, anche se non voleva far scoprire troppo della sua vera identità.
«Tranquilla, non lo sa nessuno, ma anche io sono uno studente e ho quindici anni!» Disse Chat sorridendo,
Ladybug rimase un po' rigida dopo la frase del ragazzo.
«N-Non sapevo che avessi quasi la mia età... ti avrei dato, non so... diciott'anni! O anche sedici, come minimo!» Balbettó la ragazza, pensando di avere a che fare con qualcuno più grande della sua età.
«Anche io ti avrei dato di più di quattordici anni, sei molto intelligente, dimostri di essere più matura di una ragazza della tua età!» Le disse Chat sdraiandosi sul tetto, guardando le stelle che si cominciavano a intravedere durante il tramonto.
«Hey, è un complimento questo?» Ridacchiò la ragazza girandosi per guardarlo.
Chat alzò leggermente la testa per guardarla, per poi dirle sorridendo «Sì».
«Tornando a noi, stavi dicendo?» Continuò il biondo tornando a guardare il cielo.
«Beh, io non volevo combattere contro di te, ma tu sotto il controllo di Le Dislocœur continuavi ad attaccarmi, quando ad un tratto tu dissi che è sempre l'odio a vincere, in quel momento mi ricordai della lezione fatta quella mattina a scuola: nelle fiabe l'incantesimo viene spezzato con un bacio e che è sempre l'amore a sconfiggere l'odio. In quel momento capì come spezzare l'incantesimo, anche se non era proprio il modo in cui volevo liberarti sinceramente» La ragazza ridacchió pronunciando l'ultima frase.
In quel momento Chat Noir, anche se era occupato a guardare le sfumature del tramonto dissolversi nel nero della notte, concluse cosa Ladybug aveva appena detto.
“Ha appena parlato della lezione che avevamo fatto quella mattina a scuola! Ricordo ancora bene la professoressa che mi chiese di cosa stavamo parlando mentre stavo scrivendo la lettera a Ladybug... questo può solo significare che io e Ladybug ci conosciamo anche nella nostra vita normale!” Pensò il ragazzo, facendo finta di niente riguardo a ciò che lei aveva appena detto.
«Ecco, io... capì che per liberarti dovevo...» si interruppe la ragazza arrossendo per l'imbarazzo «...dovevo baciarti...» concluse infine attirando l'attenzione del ragazzo.
Ladybug si sdraiò al suo fianco ancora rossa in viso, gli sorrise imbarazzata.
«Non sai quant'era strano vedere che evitavi le mie 'smancerie', non era proprio da te» Disse la super-eroina ridendo.
«E poi cos'è successo?» Chiese curioso Chat Noir.
«Volevi usare il tuo Cataclisma su di me e prendere il mio Miraculous» Rispose lei girandosi su un lato, per guardarlo negli occhi.
Il ragazzo-gatto la guardó come per chiedere altre informazioni, allora la ragazza gli si avvicinò di più.
«Appena sono riuscita ad ostacolare Le Dislocœur mi sarei occupata di te, solo che tu poi mi sei saltato addosso-» La ragazza arrossì ancora di più guardandolo, mentre Chat evitó il suo sguardo per non mostrare il suo visibile imbarazzo.
“Ma quando ero sotto il controllo di Le Dislocœur dovevo proprio saltarle addosso?” Pensò lui.
«E poi?» Chiese lui esitando.
La ragazza rimase ferma un'attimo, quasi senza respirare, per poi sorridere e dire:
«E poi io ho fatto questo» prima di prendere il suo viso tra le mani e baciarlo, baciarlo come quel giorno.
Esattamente come quella volta Chat guardò per un istante le mani di Ladybug prendergli il viso, per poi essere trascinato verso di lei e ritrovarsi a baciarla, sgranando inizialmente gli occhi per la sorpresa, per poi chiuderli. Adesso ricordava, ricordava di quando era stato colpito dalla freccia per proteggere la sua lady, di quando le aveva detto di odiarla, di quando aveva stretto un patto con Le Dislocœur... e finalmente ricordava anche quel bacio.
Appena la ragazza si staccò, subito tornò a sedersi sul posto facendo come per nascondersi, non voleva farsi vedere in quel momento.
Aveva fatto di tutto per rendere quel momento duraturo per lui ma veloce per lei, anche se voleva godere l'attimo non voleva che lui le potesse fare tante domande, sarebbe morta per l'imbarazzo.
Lui era ancora lì sdraiato con gli occhi sgranati, dopo un po' si sollevò lentamente e si avvicinò verso la corvina che girava il viso, allora lui le mise una mano sulla gamba.
«Ehy» Cercò di attirare la sua attenzione per poi girarle il viso verso di lui, appoggiando delicatamente la sua mano sulla guancia calda -e rossa- della ragazza.
Lei lo guardò dritto nei suoi occhi verdi, erano così vicini che i loro nasi si sfioravano, allora lui socchiuse un po' gli occhi e si avvicinò di qualche millimetro in più chiedendole un altro bacio.
Allora Ladybug sospiró, chiuse gli occhi e si sporse a sua volta verso il super-eroe, fino a toccare leggermente le sue labbra.
«Grazie...» Bisbiglió il ragazzo-gatto prima di toccare le labbra della ragazza.
Questa era la terza volta che si baciavano, ma a differenza delle altre due precedenti volte -una di queste pochi minuti prima- in cui era un bacio veloce e a stampo, questa volta si erano baciati davvero, dimostrando per la prima volta il loro amore.
Non sapevano se non volevano staccarsi per evitare l'imbarazzo che sarebbe venuto dopo o perché amavano troppo quel momento e non volevano che terminasse. Entrambe le motivazioni, probabilmente.
Ad un certo punto decisero si smettere e si guardarono, lui sorrideva dolcemente, lei invece aveva gli occhi lucidi e ad un tratto scoppiò a piangere, buttandosi sul petto del biondo, che la strinse a sé stupito.
«Scusa se ho negato per tutto questo tempo» Disse lasciando scorrere le sue lacrime, a tal punto Chat Noir capì e la abbracciò con tutto il suo affetto, cercando di farla sentire bene.
«Non ti preoccupare» Bisbiglió lui facendola sedere sulle sue ginocchia -e quindi prendendola tra le sue braccia-, bisbigliandole dolci parole.
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The Truth About That Kiss... || Miraculous Ladybug
FanfictionEra tutto iniziato quell'inverno, a causa del vischio. Doveva proprio baciarlo? D'altronde dev'essere grata a sé stessa, se non l'avesse fatto non avrebbe mai iniziato a frequentare Chat Noir e a parlare quotidianamente con lui, non gli avrebbe mai...