Capitolo II

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Cominciò ad elencarmi un po' i professori: «Italiano? Ah vai tranquilla è una nonnina ed è molto gentile e giusta con i voti. Matematica preparati è un professore un po' strano, diciamo "schizzato". Inglese una noia, puoi anche portarti un cuscino e metterti a dormire. Spagnolo, una prof abbastanza anziana ma perfida.» "Bene, fantastico" pensai. Alla prima ora ci fece lezione il prof di matematica, era veramente pazzo, è entrato dicendo il suo nome, senza salutare ed ha cominciato a spiegare. Poi italiano e inglese.
Finita l'ora di inglese io ed Ashley andammo in due minuti alle macchinette a comperare una bottiglietta d'acqua e tornammo in classe sperando che la professoressa di spagnolo non fosse già arrivata.
Ma la porta era già chiusa purtroppo quindi bussammo.
Aprimmo la porta e a nostra gradevole sorpresa trovammo un'affascinante uomo seduto alla cattedra. Si girò e ci fece cenno si entrare. «Scusi professore, eravamo alle macchinette per prendere dell'acqua» «Non preoccupatevi ragazze, accomodatevi pure».
Era alto, muscoloso, con i capelli corti e lisci, biondo cenere e ribelli. I suoi lineamenti erano così perfetti. Ma la cosa più fantastica erano gli occhi verde smeraldo e le sue labbra perfette.
«Mi scusi, ma non dovremmo avere spagnolo ora?» domandò Ashley.
«Si, la vostra professoressa ha avuto delle complicazioni, quindi dovrò sostituirla io.
Mi chiamo Raul Martinez e d'ora in poi sarò il vostro professore di spagnolo.»
"Okay calma. Ce lo avremo per tutto l'anno. Non puoi sclerare già dal primo giorno." pensai.
«Bene visto che ci siete tutti possiamo cominciare con le presentazioni, che ne dite?» cominciammo uno ad uno a presentarci.
«Signorina Meddison? Giusto?» chiese aggrottando leggermente le sopracciglia per poi svelare un meraviglioso sorriso travolgente. «È il suo turno»
Feci fatica a parlare a causa del suo sguardo che mi scrutava.
Cercai a stento di raccontargli un po' di me cercando di distogliere lo sguardo guardando in giro.
«E come se la cava in spagnolo signorina?»
«Credo bene, è una tra le mie materie preferite» «Benissimo, allora si troverà bene spero».
"Per fortuna" la lezione finì in un batter d'occhio e il professore prese con se la sua cartellina e se ne uscì dalla classe lanciandomi un ultimo sguardo.

«Elan. Quanto. Cavolo. È. Perfetto.» disse urlando Ashley, scandendo ogni singola parola. «Ma come ha detto che si chiama?» domandai ridendo. «Mi pare Raul. Ma non importa il nome, è veramente bellissimo» mi rispose Ashley.
La mattinata finì prima del previsto e tornai a casa facendo un tratto di strada con Ashley.

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