I love you, dads

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-Mamma?

-Dimmi, amore-  la donna accarezzò dolcemente i capelli della figlia.

-Mi racconti la storia dei due principi innamorati?- La bambina sgranò i suoi occhioni da cerbiatta, cercando di convincere la madre. La donna sospirò, -Di nuovo? Te l'avrò raccontata mille volte!

-Lo so, ma adoro quella storia.

Sum sospirò nuovamente. - va bene.. Allora: come ben sai qualche anno fa esistevano due ragazzi. Il primo...

Capelli ricci, occhi verdi, sorriso perfetto, fossette, alto e bellissimo: l'uomo che tutte le donne desiderano, peccato che il ragazzo in questione sia gay. Harry Styles, figlio della famiglia più ricca del secolo. Tutti sapevano del suo orientamento sessuale e questo per suo padre era un grosso problema. Harry lavorava per mantenersi, possedeva un piccolo negozietto di tatuaggi nel centro di Miami, lavoro perfetto per lui. Fu lì che incontrò per la prima volta Louis Tomlinson. Uomo bello e dannato, piercing al sopracciglio, due sotto al labbro e diversi sulle orecchie, braccio destro completamente tatuato e capelli mori e lisci. Per Harry era forse l'uomo più bello del mondo intero.

Si incontrarono per la prima volta un sabato mattina, Louis voleva farsi un nuovo tatuaggio sul polso e si era recato nel negozietto di cui aveva sentito spesso parlare. Si era seduto e aveva aspettato pazientemente il suo turno. Una volta entrato nella stanzetta, aveva guardato per la prima volta il ragazzo che gli avrebbe inciso la pelle per sempre. E forse anche il cuore. Era rimasto incantato dalla bellezza di Harry, era assolutamente perfetto. -Ciao.- Louis fece uno dei suoi migliori sorrisi, che provocò la colorazione delle guance del riccio.

-Ehm.. Ciao.- era ufficiale, il moro si era già innamorato della sua voce bassa e roca e dei suoi occhi. E lui lo sapeva: se si innamorava degli occhi di una persona si poteva già considerare una storia conclusa. Sarebbero usciti insieme, di questo ne era certo. -Allora- Harry prese parola- cosa vuoi farti?-.

'Te'. Louis scacciò immediatamente quel pensiero e sfilò il telefono dalla tasca dei jeans rossi per far vedere a Harry il disegno che aveva in mente.

-Questo qui sul polso, per piacere. La parte della corda rotta deve stare all'interno.- Era in imbarazzo e Louis William Tomlinson non è mai in imbarazzo.

-Okay, va bene. Vado nella saletta a fare uno schizzo e poi sarò subito da te. In meno di due ore sarai fuori di qui, promesso. Gli sorrise apertamente facendo formare le fossette per poi sparire dietro una porta bianca. 'Wow' Il moro si lasciò cadere su una sedia lì vicino. Gli occhi di quel ragazzo lo avevano incantato. Non aveva mai visto un'essere più bello di lui.

Una mezzoretta dopo Harry era già di ritorno.

-Va bene, così?- lo sguardo di Louis si illuminò alla vista di quel disegno.

-È perfetto!.

Il riccio sorrise soddisfatto poi si mise a lavoro. Come promesso, in poco tempo si ritrovò pronto ad uscire. Durante il tempo trascorso in sua compagnia, Louis aveva scoperto molte cose su Harry ed era convinto che il riccio avrebbe accettato se gli avesse chiesto di uscire. Quindi si fece coraggio.

-Mi raccomando: non togliere la garza e se devi farlo disinfettati subito dopo!

Louis sospirò affranto, era la sesta volta forse che glielo ripeteva. -Ho capito, ho capito! Ora puoi darmi il tuo numero di telefono e il tuo indirizzo così posso passare a prenderti alle 8, questa sera?- rispose sicuro. Sul volto del riccio si dipinse un'espressione confusa. -Come scusa? E a che ti serve?- domandò Harry confuso.

-Ma come? Mi spieghi come faccio a venirti a prendere questa sera per portarti a cena se non so dove abiti?- sorrise beffardo Louis. Harry parve finalmente capire, infatti sul suo viso si formò lo stesso sorriso del moro.

-Mi stai chiedendo di uscire per caso? Di avere un appuntamento con te?-

Louis sorrise.- Forse.. Tu accetteresti?- Il suo tono era strafottente, ma nascondeva anche un pizzico di insicurezza.

-Ti aspetto a Oxford Street, 93. Sii puntuale. A te il numero.- gli porse un bigliettino bianco con alcuni numeri in nero scarabocchiati sopra. Louis sorrise compiaciuto, poi annuì e uscì dal negozio.

Ora quei due ragazzi sono sposati e hanno due bellissimi bambini, Austin di 5 anni e Summer di 3. E chissà, magari per loro la vita riserva qualcosa di più emozionante.

-Mamma?- la bambina si strofinò gli occhetti stancamente.

-Dimmi, piccola.

-Louis e Harry sono i miei nonni?- la donna sorrise intenerita.

-Sì amore, sono nonno Louis e nonno Harry. Ora dormi piccolina.- la bimba annuì piano per poi chiudere gli occhi azzurri e dormire. Summer baciò il capo della figlia, si alzò dal letto e si diresse verso la sua camera.

'Vi voglio bene, papà' e con questo pensiero, si addormentò.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 21, 2014 ⏰

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