E bene si anche per noi quel giorno era arrivato. I soldati per via delle urla della signora Van Pels ci avevano scoperto, e ci avevano portato ad Auschwitz.
Il grande campo era diviso in due parti: maschile e femminile. Le giornate erano sempre monotone, ci si svegliava all'alba e si lavorava, il pomeriggio io e Peter ci prendevano per mano e saltellando portavando felicità a vecchi e piccini. E la sera bé la sera si continuava a lavorare.
Kitty arrivò presto l'inverno, il freddo della notte nelle ossa, la nove gelata sotto i piedi la mattina e le troppe persone che si ammalavano.
E poi quella sera arrivò Kitty venni portata in una stanza dove c'erano delle camere a gas chiamate doccie. Addio mia cara amica.
-Tua Anna!
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The diary of Anna Frank
Short StoryBreve storia su quello che c'è scritto nel diario di Anna Frank! Storia revisionata e riscritta, dato che era scritta male, spero può piacervi anche con questa revisione. #201 in storie brevi~04/01/18 #161 in storie brevi~ 09/01/18 #96 in storie bre...