Capitolo 1

106 7 2
                                    

Martina's pov
La sveglia suona incessantemente, certe volte vorrei proprio distruggerla...
La lascio suonare incurante, ma poi ricordo di dover andare a fare un colloquio di lavoro per un'azienda di rilievo, eh si, purtroppo a 18 anni sono costretta a cercare un posto di lavoro...
Il mio sogno era quello di potermi laureare e diventare qualcuno, magari un'ambasciatrice, o un'importante avvocatessa...
A dire il vero il mio sogno più grande è sempre stato quello di poter fare la cantante, eh si, ricordo che fin da piccolina guardando i cartoni animati cantavo tutte le canzoni a memoria...
All'età di otto anni avevo iniziato a frequentare un corso di musica, come mi piaceva poter dedicare quell'ora alla settimana alla mia più grande passione...
Era tutto stupendo, fino a quando mio padre se n'è andato con una puttana brasiliana, da quel giorno tutto il futuro che stavo costruendo mi è caduto addosso, sogni, aspirazioni, tutto mandato in fumo...
Mia madre si è risposata con un uomo viscido, prepotente e arrogante solo per interessi, allora decisi di andare via di casa, di garantirmi una vita più serena lontana da tutta quella merda...
Da quel momento in poi del futuro non me n'è fregato più niente, pensavo solo al presente...
Ma purtroppo le spese dell'affitto e della vita quotidiana hanno iniziato a pesare, e quindi sono stata obbligata a farmi il culo per poter continuare a tirare avanti...
Vedo l'orario, le 7:50...
-merda, alle otto ho il colloquio, devo sbrigarmi.
Mi preparo frettolosamente, prendo le prime cose che mi capitano sotto mano, senza attenzionare il mio aspetto, ma devo dire di aver fatto un buon lavoro. Indosso una camicetta bianca,  una gonna a metà coscia nera e un paio di ballerine nere per stare comoda (fortunatamente sono alta e non ho bisogno dei tacchi). Per il trucco ho optato per una linea sottile di matita, un po' di mascara e un lucida labbra  molto chiaro. Pettino i miei lunghi capelli e li lascio sciolti. Mi guardo un ultima volta allo specchio e corro fuori verso la mia macchinetta, non è una di quelle speciali ma a me piace così, è una panda bianca che mi è stata regalata qualche mese fa, quando ho preso la patente...
Guardo nuovamente l'orario, -Oh cazzo, le otto e cinque, sono in ritardo!-
********
Questo è il primo capitolo della mia storia, per puntualizzare, la mia PRIMA storiaaa.
Fatemi sapere se vi piace e se vorreste che apportassi qualche modificaaa. Baci, Martina❤️😘

You're worse than nicotine|| CDWhere stories live. Discover now