5-Sarah

46 8 2
                                    

Se mi chiama ancora una volta giuro che la uccido, oggi è il mio primo giorno sulla nuova scuola mi sono appena trasferita perché i rapporti tra mia madre e mio padre non erano propio al massimo.
Il trasferimento è stato abbastanza duro perché ho perso tutto di Miami (gli amici, il ragazzo ma soprattutto mio padre) sembra strano sentirmelo dire ma manca più di quanto m'immaginassi, per fortuna c'è mia madre che anche con grandissimi sacrifici mi ha sempre fatto trovare tutto perfetto, ma so che dopo il divorzio non sarà più come era prima.
Dopo essermi persa nei miei pensieri sento mia madre che continua a urlare " Sarah se non ti sbrighi vengo su in camera tua e ti mando fuori a calci", allora decido di alzarmi perché non voglio di certo arrivare in ritardo il primo giorno nella scuola nuova.
Trascino i piedi in bagno mi metto un po' di eyeliner e fondo tinta per coprire le occhiaie che mi ritrovo ogni mattina "forse dormo troppo poco, ma chissene frega", poi ritorno in camera e decido di mettere una maglia rossa abbastanza stretta che mi risalta i fianchi e una gonna che arriva fino al ginocchio per non scoprire troppo le gambe.
Mentre sto pensando alla scuola a come saranno i miei compagni ecc.. mi ritrovo già giù in cucina dove mia mamma come sempre mi ha già preparato il caffè l'unica cosa che riesce a svegliarmi, dopo essermi bevuta il te e aver abbracciato mia madre deciso che è ora di andare... prendo la cartella ed esco di casa.
Appena metto un piede fuori di casa sento le mie gambe gelare "non pensavo fosse così freddo perché siamo in estate, ma evidentemente!", arrivo alla fermata dell'autobus in 10 min. E mi siedo ad aspettare l'autobus che arriva subito dopo.
Entro in autobus e sento il sangue che ricomincia a scorrere nelle mie gambe, mi siedo nel primo posto libero vuoto e mi metto le cuffiette alle orecchie.
Appena arrivo a scuola vedo molta gente fuori in cortile che aspetta il suono della campanella, sono molto curiosa di chi saranno i miei compagni di classe però devo aspettare ancora un po'.
Appena suona la campanella in meno di mezzo minuto già tutti i ragazzi sono entrati compresa me, provo a chiedere a qualcuno se sà la classe ma sono troppo impegnati per correre nelle loro classi e perciò non mi badano.
Allora decido di aspettare che i corridoi siano vuoti per cercare la mia aula, per mia fortuna la trovo subito ma qualcuno in fondo al corridoio mi chiama "signorina young?!"-"si" rispondi "ah eccola la stavo cercando, sono il professore di matematica la devo accompagnare in classe" dice ed io rispondo con un semplicissimo "ok".
Arrivato davanti alla classe che non era assolutamente quella che avevo visto io il professore mi dice di aspettare fuori finché non sentirò il mio nome, da quel momento il mio cuore incomincia a rallentare i battiti si fanno molto più lenti, non sembra nemmeno di vivere, appena sento il mio nome entro in classe e il prof mi tiene per un braccio vicino a lui per presentarmi meglio.
Intanto io guardo in giro trovo subito gli occhi di un ragazzo che mi guarda con uno sguardo "cattivo" mi soffermo su quel ragazzo a qualcosa di strano, poi continuo a guardarmi intorno e noto un altro ragazzo carino sembra molto timido ed è anche abbastanza bello.

Dopo aver finito di rappresentarmi alla classe il prof mi dice di andare a sedermi vicino a quel ragazzo che non so ancora come si chiama, mi siedo e lo squadro attentamente da testa a piedi, lui però se ne accorge e mi chiede "che c'è?" con un tono un po' scocciato, allora sento dentro di me la rabbia che mi sale come se qualcuno mi avesse mandata affanculo e allora ricambio con un "niente".

SognandotiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora