"15 gennaio 2015"

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Autunno, non era la mia stagione preferita, si sa per le ragazze capelli gonfi, gli insetti ma io riuscivo a sorvolare a questo, ma i rapporti in casa mi risultava molto difficili, non ho mai avuto tanta confidenza con i miei sono, sempre stata una ragazza molto chiusa sulle mie cose, ho sempre pensato che se avessi fatto sapere tutto di me subito a una persona, questa si sarebbe stufata, per ciò mi faccio conoscere piano piano.
Come tutte le quindicenni andavo a scuola, non sono una che ama studiare, anzi facevo di tutto pur di non aprire il libro, pensavo che in caso di verifiche avrei usato i bigliettini per questo più di sette a casa non lo portavo.
Amavo la mia migliore amica, con lei mi divertivo un mondo, andavamo a ballare, facevamo le stupide insieme, avevamo una cosa in comune: voler che i nostri genitori fossero orgogliosi di noi.
Io e lei eravamo single quindi quando andavamo a ballare, bevevamo e si, facevamo cazzate, senza andare mai oltre.
Ogni tanto mi arrivavano messaggi su Facebook di ragazzi a cui magari potevo interessare ma io mi volevo divertire.
Con il passare del tempo però sentivo la mancanza di avere qualcuno al mio fianco.
Un giorno mi scrisse un ragazzo e io gli risposi, lui in maniera molto dolce mi scrisse quanto fossi bella; e si sa, ogni ragazza ama ricevere complimenti, allora abbiamo iniziamo a scriverci e ci siamo scambiati i numeri.
Un giorno vedo una foto in cui si bacia con un'altra allora io, senza nessuno problema, smisi di scrivergli e lui dopo un po' di messaggi senza risposta non mi cerco più.
Io intanto andavo avanti con la mia vita, andavo a ballare il sabato sera, uscivo con le amiche durante la settimana e andavo a scuola, solito insomma.
Passato un mese il ragazzo mi riscrive e chiede se ci potevamo vedere, io senza problemi gli risposi di si.
15 gennaio. Ci siamo trovati in stazione, siamo stati tutto il giorno insieme, era perfetto. L'unica imperfezione era il fatto che fumava, gli chiesi se poteva non fumare perché mi dava fastidio e lui per tutto il giorno non fumò.
Abbiamo camminato e parlato ma c'erano quei momenti di silenzio molto imbarazzanti.
Alle 6 lui prese il treno perché doveva tornare a casa e abitava lontano così lo accompagnai.
Dopo cinque minuti mi arrivò un messaggio con scritto se volevo continuare a frequentarlo oppure no, gli risposi che se anche per lui andava bene a me avrebbe fatto piacere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 03, 2016 ⏰

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