[Ale]
Io lo feci una seconda volta. Passammo i venti minuti successivi a darci baci sempre più appassionati, anche se sapevo che non rientrava nelle condizioni che mi ero data riguardanti la fine di una relazione. Finimmo con lui sopra di me ed entrambi che ridevamo.:"Ho mollato e trovato un ragazzo nello stesso giorno.".:"Lo volevo da tempo." Strinsi gli occhi e lo baciai di nuovo.:"Dovremmo recuperare". Rise e cominciò a farmi il solletico.:"Cos... Ahah ma... Cosa...?". Dissi quasi soffocando per le risate. Ci stendemmo e cominciammo a parlare. Di tutto quello che ci era successo durante il periodo in cui non ci siamo sentiti. Non
Arrivò ora di cena che eravamo ancora a ridere e farci coccole sul letto.:"Hai fame Ale?".:"Si e tanta.". Scendemmo in salotto.:"Ti porto al ristorante, allora." Mi disse aprendo la porta.:"Ma io sono vestita male.".:"No. Sei bellissima.". Mi diede un bacio in fronte, presi la borsa e uscimmo. Mentre salivamo in macchina Micah mi chiese dove avevo voglia andare.:"Da qualche parte dove si mangia la pizza." Ero sempre molto decisa e diretta, in questo casi. Micah mi portò in una pizzeria in centro. Il ristorante era davvero carino, con uno stile abbastanza moderno. Ci sedemmo ad un tavolo a divanetto. Ordinammo entrambi una margherita.:"Era da troppo tempo che non mangiavo una pizza. Con gli allenamenti è sempre una rottura, devi mangiare solo cose sane eccetera. Quindi se qualcuno te lo chiede noi non siamo mai stati qui." Ridemmo, e spostammo la conversazione su altri argomenti. Ad un certo punto Micah assunse un'aria seria. Anche troppo.:"Ale, ti devo chiedere una cosa.".:"Dimmi. Ma è tutto okay?".:"Sì sì, tranquilla. Ma... Ecco. Ti vorresti trasferire qua?".
Mi chiese tutto d'un fiato. Mi colse abbastanza alla sprovvista.:"Ecco, Ale, non subito, magari prima prendi una pausa da tutto, passi un po di tempo a casa tua... Ma mi farebbe molto piacere se venissi qui a vivere. C'è un'ottima società pallavolistica qua.". Rimasi un po' in silenzio. Dove vivevo c'erano tutti i miei amici, la mia squadra, avevo passato molti dei momenti migliori della mia vita, finora...:"Ci penserò." Dissi con un sorriso scemo.
Tornammo a casa che erano ormai le undici. Una volta dentro decisi che avevo bisogno di un momento per pensare e quale luogo migliore della doccia?:"Vado a farmi una doccia Micah.".:"Ultima porta a destra nel corridoio". Disse sorridendo. Entrai e mi spogliai. Aprii l'acqua nella doccia ed entrai. Il rumore dell'acqua, inizialmente fredda, mi escludeva dal mondo esterno. Mi misi a pensare alla proposta di Micah. In quella situazione, la mia testa era completamente sul sì, ma era un pensiero impulsivo, data la mia nuova condizione amorosa.
Finii di insaponarmi e di risciacquarmi, uscii dalla doccia e mi legai l'asciugamano attorno al corpo.
Mi soffermai per qualche secondo sulla soglia, tra il bagno e il corridoio che porta al salotto...:"Ma no, bella, stai tranquilla... No, no davvero, vieni quando vuoi". Sentii Micah sul divano che parlava al telefono. Era al telefono con una ragazza. Non volevo farmi subito idee sbagliate, ma dovevo almeno chiarire questa situazione prima che dentro di me nascesse sfiducia nei confronti di Micah. Tornai in bagno e mi vestii, scoprendo di avere un pigiama/cambio in borsa. Maglietta blu e bianca e shorts. Uscii a piedi nudi, coi capelli bagnati che sulle spalle mi inumidivano la maglia. Micah chiuse la telefonata.:"Micah... Con chi eri al telefono?".:"Ale! Perché? Stavi origliando per caso?" Disse ridendo.:"Con chi eri al telefono?" Ripetei.:"Era una mia amica." Disse calmo.:"Ah. E le dici così, che può venire quando vuole?". Micah sospirò e si sedette.:"Ascolta, le è successa più o meno la stessa cosa che è successa a te, okay? Le sto offrendo quello che ho offerto a te.".:"Con la piccola differenza che sono la tua ragazza." Sentivo di starmi comportando troppo oppressivamente, come la classica ragazza bionda oca dei film, che poi veniva lasciata, ma mi aveva disturbato quello che avevo sentito.:"Alessia" non mi chiamava mai con il mio nome per intero.:"Se vuoi le dico di no, ma gliel'ho detto perché non sapevo se saresti rimasta o no. Insomma, se tu rimanessi-".:"Rimarremmo fidanzati, se no, no." Lo interruppi.:"Senti, ci siamo messi insieme oggi... Litighiamo già?". Lo abbracciai sedendomi sulle sue gambe e mi scusai, dandogli qualche bacio sul collo.:"Guardiamo un film?". Sbadigliai.:"Io sono troppo stanca, è mezzanotte, ormai.".:"Okay, buonanotte." Lo baciai e mi diressi in camera. Mi misi sotto le coperte, il tepore mi arrivava alle ossa. Rimasi sveglia per un po' ad ascoltare musica. Mi arrivò un messaggio da Leonardo. Diceva:"Io ti amo ancora. E tu non avresti dovuto sbattermi fuori." Decisi di chiamarlo. Non rispose, lasciai un messaggio sulla segreteria."Non hai neanche le palle di chiamarmi, vero? Sappi che non mi pentirò di questa scelta. Io non so come ho fatto a mettermi con te. E ti ringrazio di essere stato così con me, ho trovato una persona migliore. Non chiamarmi più.". In seguito lo bloccai. Avrebbe potuto essere scambiato per un gesto da vigliacchi, ma non la pensavo così. Lui mi disgustava, ormai. Solo questo era quello che provavo nei suoi confronti.
In seguito mi addormentai
Il mattino seguente aprii gli occhi che erano le dieci. Quel giorno non avevo lezione, per fortuna. Mi alzai, mi sfregai gli occhi e andai in bagno, mi lavai la faccia ed uscii. Scesi in cucina, chiamai Micah e Klemen. Nessuna risposta. Attaccato al frigorifero c'era un biglietto blu che diceva:"Buongiorno bellissima. Noi siamo ad allenamento. La colazione è sul tavolo, baci." Sorrisi e cominciai a mangiare, girando per casa. Ripensai per l'ennesima volta alla proposta di Micah. Quel giorno sarei ripartita, sarei tornata a casa mia o a prendere le mie cose o ad iniziare una nuova vita sentimentale. Mi misi i vestiti di ieri ed uscii, facendomi la coda. Montai in macchina e appoggiai la borsa sui sedili posteriori. Partii in direzione PalaCivitanova. Arrivai che i ragazzi stavano uscendo dagli spogliatoi, Micah stava parlando con un compagno. Uscì, gli andai incontro abbastanza timidamente. L'amico di Micah mi vide e gli fece un cenno, poi si allontanò.:"Ale!" Ci abbracciammo, rimanendo così, incollati, per un po'.:"Io sto partendo." Annuì.:"Mi ha fatto tanto piacere rivederti, sappilo, qualunque sarà la tua decisione.". Sorrisi e gli diedi un bacio a stampo.:"Ti aggiornerò sulla mia scelta tra al massimo un mese, okay? E sappi che qualunque essa sarà, io ti voglio bene e ti vorrò sempre nella mia vita, qualunque sia la relazione tra di noi." Mi accompagnò alla macchina, lui sedette al volante e io mi sedetti sulle sue gambe. Ci demmo quello che potrebbe essere l'ultimo bacio tra noi. Lui sapeva di shampoo, aveva ancora i capelli bagnati per la doccia. Il bacio fu dolce e lento. Gliene diedi qualcuno anche sul collo.
Poi io partii.