Il viaggio

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"Secondo me è tutto un caso, una coincidenza, non posso pensare che ci sia un qualcuno o un qualcosa in grado di creare tutta questa perfezione" disse Laura, che da sempre finge con tanta irrazionalità la sua amata razionalità.
"E davvero pensi che ad un certo punto tutte queste coincidenze si siano messe insieme casualmente?" dissi io, che ostento la mia fede e le mie idee con tanta convinzione.
"Non posso darti delle risposte, non come le vorresti, nessuno può" mi rispose lei.
Sembrava una banale discussione sulla creazione, sul caso e sulle domande che tutto il mondo si pone, a cui avevamo dato un'importanza eccessiva.
Ma per me era stato importante, quel momento, quelle sensazioni erano state importanti, quasi decisive.
Non era stato un periodo facile. Avevo appena terminato l'ultimo anno delle superiori. Era stato un anno impegnativo, verifiche, esami, test d'ammissione, scelte, rinunce, saluti. Però era passato, come passa tutto ciò che si vive, tutto quello che accade, tutto quello che senti.
O forse no, non proprio tutto.
Quella discussione aveva avuto luogo sulla poppa di una nave diretta a Corfù. Quella era la destinazione che avevamo scelto per il nostro viaggio di maturità io e le mie amiche. Si, siamo un trio, un'unione un po' strana e bizzarra.
Laura è lituana, si vede dai colori, la sua pelle bianca, i suoi peletti biondi quasi invisibili, gli occhi azzurri con un contorno un po' giallognolo che ho sempre adorato. Non ha una grossa autostima ma so per certo che dentro di lei sa quanto vale e apprezza le sue qualità. È intelligente, di quel l'intelligenza fine, quasi empatica, per quanto lei cerchi di nasconderlo. Sembriamo non avere niente in comune io e lei ma in realtà siamo più simili di quanto si possa pensare.
E poi c'è Giulia. Noi la chiamiamo "la nonna". Ha un carattere a dir poco protettivo. Lei è una piccola bimba con una vocina potente e stridula. Ha un ordine maniacale in testa che quasi confonde tutti gli altri. È la tipica persona che riesce sempre a fare le cose giuste al momento giusto, che riesce ad esserci e che cerca in tutti i modi di non abbandonarti. Lei invece, sin dall'inizio sembrava quasi identica a me eppure si è rivelata quella più diversa.
Con il suo tono di voce quasi esasperante disse: "Gli scienziati hanno ipotizzato un fenomeno che mi disorienta: l'effetto farfalla! Non ve lo so spiegare con termini scientifici, ma sembra che se in qualsiasi parte del mondo qualcuno si muove, tossisce o anche solo sbatte le palpebre, dall'altra parte del mondo, quest'azione ha un effetto che può essere di ogni tipo. Mi sbalordisce quanto tutto sia perfettamente collegato e allo stesso tempo estremamente delicato"
Subito dopo era scappata dentro, perché stava calando la notte e il buio, il vuoto la spaventavano.
Tutto tenebroso, sembra banale ma non capita tutti i giorni di non scorgere alcun tipo di luce, di vedere solo il nero, la notte, di sentire il vuoto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 15, 2018 ⏰

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