- Kat, Kat!
Credo che sia la cinquantesima volta che mi chiama dall'inizio della giornata... anzi a dire il vero è dall'inizio di questo orrendo periodo della mia vita che mi chiama di continuo per sapere come sto. Questo perché è da una settimana a questa parte che sono sdraiata su questo fottuto letto a piangere per l'ennesima volta. Posso dirlo anche con precisione; sono cinque volte che piango dall'inizio di questa giornata e non so assolutamente come smettere. Non trovo un motivo per farlo, vedo tutto in bianco e nero come se il mondo avesse perso tutti i suoi colori, non riesco a trovare uno scopo, un motivo per scendere da questo letto e provare a cercare un po' di felicità... non la troverei nemmeno se la pagassero per uscir fuori, è andata, sparita, non esiste più. Quindi perché dovrei cercare una cosa che so di non trovare mai?!
Allora è deciso, non la cercherò. Resterò qui a crogiolarmi su questo letto aspettando il momento in cui questo dolore deciderà di andarsene da solo e deciderà di lasciarmi in pace così che io possa finalmente, almeno, riuscire a respirare di nuovo.
- Kat, hey!
Mia madre apre la porta della mia camera e fa capolino dallo stipite, mi offre uno dei suoi meravigliosi sorrisi che ho avuto il privilegio di ereditare e mi mostra l'enorme vassoio che tiene in mano, che sostiene una tazza fumante di cioccolata calda con marshmallow inzuppati dentro e un piatto pieno di biscotti, anche essi al cioccolato, i miei preferiti.
- Oh, sei sveglia... ho pensato che avessi voglia di mangiare qualcosa, dato che è una settimana che non mangi. Forza, assaggia un biscotto, li ho appena sfornati!
La guardo, questa scena mi ricorda quando lui mi portava la colazione al letto, sempre accompagnata da una rosa rossa. Ed eccolo qui, eccolo il dolore che torna silenzioso e devastante, che mi prende, mi soffoca e mi butta giù senza darmi la possibilità di risalire. Mi giro dalla parte opposta alla sua direzione, mi sdraio di nuovo e mi porto le coperte sopra alla testa.
- Tesoro, ti prego non fare così... devi pur mangiare qualcosa o morirai di fame!
Come al solito, fa la madre esagerata.
- Sto già morendo mamma, non credo che il cibo possa fare molto.
- Ti va di parlarne? È una settimana che non parli, sei sempre chiusa qui dentro, esci solo per guardare la TV e per mandarci un saluto qualche volta. Non mangi, non bevi e non vuoi più parlare con nessuno. Le tue amiche cominciano a preoccuparsi. Davina mi ha chiamata due volte negli ultimi due giorni, vuole sapere come stai... tu non rispondi alle sue chiamate. Forse parlarne con qualcuno potrebbe aiutarti a superare il momento.
- Non credo proprio mamma, è un dolore troppo forte da poter sparire con una chiacchierata.
- Lo so tesoro, non svanirà lo so, ma potrebbe aiutarti fidati. Nessuno si salva da solo amore, ricordatelo. So che sei testarda, indipendente e manica del controllo, ma devi anche saper comprendere quando hai bisogno di aiuto, e vedrai che una mano qualcuno te la tenderà sempre, proprio quando ne hai più bisogno.
Tiro un po' fuori la testa, liberando gli occhi dal nascondiglio in cui erano nascosti.
- Ne sei proprio sicura?
- Certo, tesoro!
- Va bene...
Mi tiro su a sedere e la guardo negli occhi, aprendole il mio cuore senza limiti.
- Mi manca da morire mamma, mi sento così vuota, così incompleta, così sola. Sono uno straccio, ho il cuore a pezzi e non so assolutamente come tirarmi su. Poi, odio me stessa perché lui mi ha abbandonata e io comunque non riesco a smettere di pensare a lui, lo amo ancora tantissimo, senza alcun freno, ma nel frattempo ho una tale rabbia dentro che potrebbe far crollare un grattacielo se solo gli dessi un pugno. Come puoi tu dirmi tutte quelle cose: "Sei l'unica, sei importante, non ti lascerò mai, sei l'unica cosa bella che mi sia mai capitata in tutta la mia vita, sono io il ragazzo fortunato e non tu, tu sei perfetta e io invece non lo sono..." e poi sparire così nel nulla, come se io non contassi nulla per te. Come ha potuto mamma?
Singhiozzo
- Come ha potuto?
Non riesco più a trattenere il pianto, vedo tutto indefinito mentre gli occhi affogano nelle mie stesse lacrime, ed ecco che scendono di nuovo, inesorabili e infinite, quelle lacrime che comincio ad odiare a morte. Mia madre mi abbraccia.
- Sssh, tranquilla Kat, lo so tesoro, è dura lo so. Ma non disperare, purtroppo succede, questa è la vita che ti fa capire che lui non è quello giusto per te. Soffrirai tanto tesoro, purtroppo, però prima o poi troverai qualcuno che saprà restare anche nei momenti più bui della tua esistenza e sarai la donna più felice del mondo...
Mi guarda sorridendo.
- Adesso devi solo pensare a quello che è meglio per te. Non esiste nessun altro, adesso esisti solo tu.
Continuo a singhiozzare più forte di prima.
- Non ci riesco mamma, mi ero abituata a pensare tutto in due e adesso è tutto brutto, fa tutto schifo e non riesco più a pensare solo a me stessa, non ci riesco.
Mia madre sospira e continua a guardarmi.
- Devi farcela tesoro, se ti ha abbandonata non merita tutto il tuo dolore. Quando comincerai a voler bene a te stessa allora vedrai che anche l'amore andrà meglio.
Riesco un po' a smettere di piangere e la guardo negli occhi.
- Vorrei toglierti tutto questo dolore di dosso amore, lo farei davvero.
Sbuffa.
- Sono davvero un branco di cretini, idioti, conigli e caca sotto.
- Io avrei un altro termine mamma.
La guardo di sottecchi.
- Lo so, anche io... ma volevo essere gentile.
Non so come, ma riesce a farmi ridere, sarà quello che ha detto, sarà il suo sguardo o il modo in cui ha parlato, non so, però dopo una settimana di lacrime mi ha fatto ridere. È proprio vero... la mamma è sempre la mamma.
- La tua infinita bontà non ha paragoni mamma.
Lei sorride.
- Vuoi andare giù da tua sorella? È diventata un tutt'uno con Just Dance.
Al piano di sotto si sente mia sorella che sbraita, sostenendo che un passo non era nella sequenza giusta come tutte le altre volte che aveva ballato quella canzone. Come si suol dire "18 anni e non sentirli..." Beh, è ovvio che lei non li sente... si comporta come se ne avesse 15. Idiota di sorella. Nel frattempo che io mi perdo nei miei pensieri, mia madre continua il suo discorso.
- Vuoi andare giù da lei? Potresti divertirti.
Sospiro e le rispondo.
- Forse dopo, adesso credo che resterò un po' qui a gustarmi la tua magnifica creazione.
Lei mi sorride, entusiasta del suo capolavoro che sa mi tirerà su il morale, mi lascia un bacio sulla fronte ed esce dalla stanza.
Rimasta sola, prendo il diario da sotto il letto, dove lo avevo nascosto e comincio a scrivere ciò che mi passa per la testa, trangugiando la mia merenda.
Incredibile, in 23 anni di esistenza non ho mai scritto un diario... dicono che c'è una prima volta per tutto no?!
E infatti dopo 23 anni io ho cominciato a scrivere un diario per colpa sua.
Fantastico.********
ANGOLO SCRITTRICE:
Ciao a tutti, questo è il primo capitolo della mia storia e spero vivamente che vi piaccia. Perdonatemi se vi ho fatto aspettare tanto, ma ci ho tenuto a scriverlo bene prima di caricarlo.. ora che finalmente è online spero che lo leggiate e se volete potete lasciare un commentino o mettere la storia tra i vostri preferiti se vi piace.
Grazie mille per tutto.
Un bacio, al prossimo capitolo.😘💕
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• Almeno Tu.. •
FanfictionGioia e tristezza, sorrisi e lacrime, luce e buio, bianco e nero, amore e odio, ragione e sentimento... La vita è tutto questo. Non sai mai quello che ti capita, in un primo momento sei la donna più felice dell'universo e in quello dopo la più devas...