Capitolo 1

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Raccontare una storia o scriverne una non è mai semplice bisogna ricordare e talvolta aprire vecchie ferite ed è difficile trovare le parole adatte. Sapete di cosa ho sempre avuto paura? Degli addii mancati, delle parole sussurrate, quelle dette con così tanto amore da avere i brividi, ho paura del buio, sapete sono quelle paure che ti porti dietro da piccola, ho paura anche degli insetti tanto per essere chiara! Ma quello che mi fa più paura è l'oblio, la morte e il dolore sono le tre cose che mi terrorizzano, mi paralizzano non solo il cuore ma tutto il corpo. Sapete prima ero una di quelle ragazze che credeva in Dio, ora non più, non ci credo più perché se davvero esistesse non sarebbe stato assente, invece cazzo se lo è stato! Ed ora eccomi qua... ad aver paura di tante, forse troppe cose. Però c'è una grande lezione che ho imparato nella vita, noi non siamo mai uguali a noi stessi, ogni giorno abbiamo una maschera diversa per forma e spessore che indossiamo in base alle situazioni, alcune persone hanno tre maschere altre dieci ed altre ancora cento. Io ancora non capisco quante ne ho, so solo che le debolezze ti rendono vulnerabile e a questo mondo non puoi permetterti di esserlo, la debolezza ti lascia indifeso di fronte al dolore e alle perdite ed è proprio per questo mio modo di pensare che ogni scelta che ho fatto nella mia vita è sempre stata messa in dubbio, non sono mai mancate le persone pronte a sputare giudizi sui modi che ho adottato per andare avanti e difendermi. Chi non ha mai ingoiato merda crede di sapere tutto su come devi reagire, credono che avere delle cicatrici sia facile ma non hanno ancora capito che quelle cicatrici non spariscono mai del tutto, impari a conviverci insieme ma con il tempo non le dimentichi non credete a chi vi dice questo perché è l'ennesima bugia. Bisogna sempre ricordare che la sofferenza ha i suoi limiti ma non il dolore, il dolore non ha né limiti, né margini e né confini.. esiste e vive in noi. Ho passato la maggior parte dei miei giorni ad arrabbiarmi e a rimanere delusa dalle persone e dalle diverse situazioni ma ora non più, quella persona non c'è più. Quindi se c'è una cosa che ho capito è che il passato viene chiamato così per un motivo ed è perché il passato deve restare tale. Ne ho fatti di errori da cui trarne una lezione, il mio primo errore l'ho commesso all'età di dieci anni quando Tommy Brandon mi ha rubato il mio panino con la Nutella è io invece di reagire sono rimasta ferma a guardare quell'orribile bambino che mangiava il mio panino, il mio secondo errore l'ho commesso a 16 anni quando ho lasciato che il mio cuore si affezionasse alle persone facendo in modo che il mio primo amore mi spezzasse il cuore tradendomi con la mia amica.. e del mio terzo errore ne parleremo più tardi.
<<Meredith ci sei?>> a distogliermi dai miei pensieri è Scarlett, la mia migliore amica, che in questo momento sta parlando e straparlando sul l'organizzazione della sua giornata, tutti i giorni è la stessa storia <<allora alle 11.00 abbiamo lezione fino alle 14.00 giusto ? >> ora inizia la sua solita routine ovvero chiedere conferme e poi iniziare a parlare su quando deve lavarsi i capelli e organizzare tutte le sue cose <<Certo Scar e dobbiamo anche muoverci perché abbiamo solo un'ora per prepararci e arrivare a lezione puntuali>> ora dirà di non preoccuparmi e che dobbiamo andare con calma e io la odio troppo quando fa così perché odio arrivare tardi a lezione. <<Ma si, non ti preoccupare... abbiamo tutto il tempo, comunque ti stavo dicendo che stasera quando dobbiamo prepararci per uscire utilizza prima tu il bagno, perché sai com'è devo lavarmi i capelli>> ed è in questo esatto istante che smetto di ascoltarla, comunque io e Scarlett abitiamo insieme da tre anni ormai, siamo all'ultimo anno di università, abbiamo deciso di andarcene da Georgetown perché Seattle era vicina ed è per questo che ora ci ritroviamo alla Washington university che non è niente male.
<<Meredith ma mi ascolti quando parlo?>> ed ecco, questo è il momento in cui mi ricordo che Scarlett stava parlando
<<Certo che ti ascolto ma ormai so perfettamente tutto quello che dici ed ora con tutto il permesso io me ne vado a lezione.>> afferro la borsa e mi avvio verso la porta
<<ehi aspettami!! Vengo anche io>> in risposta sbuffo solo. Mentre percorriamo la strada per arrivare in università vedo Scarlett molto pensierosa quindi senza pensare le chiedo cosa c'è che non va
<<Allora cosa c'è che non va? A cosa stai pensando?>> esita un istante e vedo i suoi grossi occhini marroni puntati a terra
<<niente va tutto bene>> tipico di lei, non dice mai cosa c'è che non va bensì devo essere sempre io a farla parlare così mi faccio avanti
<<Dai dimmi cosa è successo!>> punta i suoi occhioni su di me e mi scruta attentamente
<<Sei sicura ?? Perché non voglio che...>> la interrompo perché ora inizia con la storia del non volermi dare fastidio ma dico io si può essere ancora così dopo tutti questi anni?
<<oh e dai Scar dimmi cosa c'è e basta>> mi fa un leggero un sorriso e inizia a parlare
<<Sai Ethan ieri è stato molto strano, non so, ha iniziato a ripetere di nuovo che non vuole impegnarsi>>
Ethan è un ragazzo con cui si frequenta ormai da un paio di mesi, è bellissimo ma d'altronde anche lei è bellissima quindi è inevitabile che anche lui lo sia. Lei è strepitosa con i suoi lunghi capelli color miele, il corpo perfetto, le forme al punto giusto, è piccolina non è la solita bionda con le gambe chilometriche, il suo viso è qualcosa di così raffinato e grazioso, gli occhioni grandi color nocciola con delle venature bronzee, gli zigomi paffuti e le labbra sottili. È stato proprio il suo modo di essere ad avermi attratto è sempre così gentile ed educata anche con chi non lo merita ed è stata proprio questa caratteristica a provocarle la maggior parte delle sue sofferenze ma alla fine ce l'ha fatta. È riuscita a prendersi il suo riscatto ed è solo merito suo, è incredibile e neanche se ne rende conto, il suo sorriso mi ha salvata tante di quelle volte e lei neanche lo sa ma quel sorriso è stata la mia forza.
<<Scar, ma si vede lontano chilometri che stravede per te solo che per qualche assurdo motivo si comporta così>>
Ethan è un ragazzo carinissimo, alto, fisico asciutto, capelli neri, un ragazzo molto curato e sexy ma non si sa il perché in tutti i modi cerca di non avere una relazione con lei quando ormai é evidente che entrambi ci sono dentro fino al collo.
<<non lo so, ormai io non so più cosa pensare ma io non voglio più ricascarci>> ed ecco che tutte le sue insicurezze vengono fuori, l'ombra di se stessa la perseguita ancora...
<<Ascoltami bene.. tu non sei più così, quindi provaci e se non va non va ma non ti torturare non è colpa tua!>> ed è a queste esatte parole che le spunta un sorriso
<<Si va bene Scarlett ora entriamo in aula>>
La blocco prima che mi abbracci perché altrimenti dovrei iniziare ad asciugarle le lacrime.
Nell'esatto momento in cui entriamo in aula qualcosa o meglio qualcuno mi viene addosso con tutto il suo peso, in due secondi mi ritrovo con il culo a terra e un corpo addosso, l'urlo di Scarlett arriva acuto alle mie orecchie e poi sento delle persone che ridono, la furia si impadronisce di me, accantono il dolore ed apro gli occhi, vedo occhi color cioccolato che mi guardano sorpresi, lo guardo anche io per un momento ma solo per urlargli in faccia
<<Togliti di dosso coglione!>> è solo colpa sua se ho fatto questa figura avanti a circa 800 studenti! Lui non si muove e questo inizia ad innervosirmi <<Scarlett toglimelo di dosso!>> la guardo in cagnesco ma anche lei ormai ride come tutti gli altri ormai, giuro che la ammazzo! Non mi resta che spingerlo, con tutta la forza che ho,lo spingo dall'altro lato e con una grande sorpresa finalmente parla
<<Ahia! Mi hai fatto male! Fà attenzione>> bene!anzi benissimo ora sono io la causa di questa caduta, lentamente mi alzo e insieme a me anche lui ma lo vedo che mi guarda e nell'esatto istante in cui cerca di parlarmi lo blocco
<<Ora Sparisci!>> rispondo così di getto, lui sgrana gli occhi come se non se lo aspettasse, gli amici iniziano a ridere più forte e mentre mi allontano lui mi urla <<è stato un piacere venirti addosso!>> oddio! Non l'ha detto davvero! Che vergogna, sento l risate farsi sempre più forti ed io non faccio altro che guardarlo per un momento e poi mi avvio al mio posto insieme a Scarlett che mi guarda e ride istericamente dicendo: <<Ma lo hai visto?>>

Our DestiniesWhere stories live. Discover now