《 Ci sono cose che non abbiamo scelto. E quelle ci hanno cambiato. 》
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Fuori c'era una nebbia come non si era mai vista. In casa regnava un silenzio assordante, tutto e niente taceva. Gli unici suoni che si sentivano erano il cuore di Luc e i respiri dei due giovani. Nym era ancora immersa nell'acqua ghiacciata della vasca. La testa rovesciata all'indietro, i suoi capelli erano sparsi per tutta l'acqua come petrolio, le mani rivolte verso l'alto come a chiedere aiuto a un qualcuno di superiore, per far terminare tutto quel dolore, la bocca socchiusa e le sopracciglia nere corrugate, più la si osservava e più ci si rendeva conto che era di una bellezza mozzafiato. Era la da ore ormai. E non sembrava a voler dare segni di vita. Le sue condizioni fisiche non erano ne peggiorate ne migliorate, rimaneva sempre priva di sensi e con una smorfia di dolore in volto. Suo fratello, preoccupato come non si sa cosa non le distoglieva gli occhi di dosso neanche per errore. Continuava a prendersi cura di lei, senza interruzioni. Era preoccupato per lei, aveva paura che la sua sorellina non si sarebbe mai più ripresa, e lui non voleva. Lui voleva che sua sorella di svegliasse e tornasse a sorridergli come faceva sempre, che tornasse a prenderlo in giro per la cotta che aveva dicendogli come ogni volta " Oh Luc, l'uomo senza palle, che arrossisce ogni volta che la sua bella gli è vicino!", continuando a stuzzicarlo come solo lei sapeva fare. Ma niente di tutto ciò accadeva, lei continuava a rimanere priva di sensi con una temperatura corporea sopra ogni immaginazione. La ragazza stava soffrendo e il fatto che non poteva esserle d'aiuto in nessun modo lo distruggeva. Non capiva cosa accadeva alla sorella, e da ore non c'erano segni di miglioramento ne di peggioramento, lui voleva solo rivedere quei due occhi verdi così simili e così diversi al contempo dai suoi. Ad un tratto qualcosa incominciò a mutare nella sorella, il suo collo incominciò a brillare sempre di più, una luce quasi accecante e dico quasi perché appena il ragazzo si abituò alla luce notò il simbolo del fuoco al lato del collo della ragazza; anche i suoi capelli iniziarono a mutare infatti dal nero carbone quali erano iniziarono a diventare dalla radice fino alle punte di un rosso fuoco come tant'è fiamme. Al ragazzo venne quasi da ridere a quel paragone, delle fiamme che si spargevano nell'acqua? Siamo seri? Si chiese. Mentre i capelli della sorella mutavano al lato della sua testa iniziarono a spuntare piano piano due grandi corna nere come la pece. Al ché il ragazzo quando se ne accorse sbiancò e quasi non urlò per lo spavento. Nel senso era già abbastanza scioccato per via del tatuaggio apparso dal nulla e per il cambio di colore dei capelli improvviso, ma delle corna erano troppo per il suo povero cuore, nel senso era sempre sua sorella, bella come non mai a sua detta ( anche se non glielo avrebbe mai detto), ma adesso era di una bellezza spaventosa come la più terribile delle creature. A lui sembrava di essere entrato in uno di quei libri di fantascienza che tanto piacevano alla sua piccola Nym, infatti appena la ragazza di sarebbe svegliata le avrebbe proibito di continuare a leggergli, che a detta sua, tutto quello che stava accadendo era colpa, appunto dei libri. Dalla schiena della ragazza iniziarono a spuntare delle cose nere, che per colpa dell'acqua Luc non riusciva a capire cosa potevano essere così, provo a tirare su sua sorella stando attendo a non scottarsi. Quando constatò che alla giovane ragazza era tornata una temperatura corporea nella norma la tirò su senza problemi. Le testa della ragazza cadde in avanti sulla spalla del fratello e gli tirò una cornata come poche. Il ragazzo imprecò ma quando si accorse che dalla schiena di sua sorella stavano uscendo due maestose ali nere come il catrame si meravigliò. Sua sorella era cambiata e adesso intorno a lei c'era un'aria tetra che l'avvolgeva, sembrava un angelo nero. La prese in braccio e ancora bagnata andò a depositarla a pancia in giù sul suo letto. Mentre la stava appoggiando al letto, sua sorella prese a brillare di una luce accecante, lui non riusciva a guardare perché la luce era tropo forte così chiuse gli occhi e se li riparò con una mano. La luce illuminò tutta la stanza a giorno, durò un paio di minuti e poi iniziò ad affievolirsi fino a scomparire. Il ragazzo aprì prima un occhio per controllare che la luce non ci fosse più e poi l'altro. Si alzò dal pavimento dove si era seduto e si avvicinò lentamente a sua sorella. Rimase sbalordito nel vederla, aveva i capelli rossi come le fiamme più vive, due corna nere come la pece che si arrotolavano al lato della testa, un tatuaggio con il simbolo del fuoco sul collo; due maestose ali nere come il carbone, le quali però assumevano diverse sfumature di oro, rosso e arancione a seconda della luce, erano grandi il doppio rispetto al corpo della sorella. La quale aveva cambiato non solo il suo aspetto ma anche il suo vestiario, ora indossava una gonna nera, che scendeva con delle pieghe morbide, più lunga dietro ( fino a metà polpaccio) e più corta davanti ( fino a 10cm ad occhio sopra il ginocchio), al petto portava un corsetto in pelle nera, che si allacciava sul davanti con dei fili rigorosamente in pelle anch'essi. I piedi erano scalzi ricoperti solamente da dei fili neri ed oro che si attorcigliano su per il polpaccio. Era cambiata ed era di una bellezza travolgente, come la più terribile delle creature. Solo a guardarla trasmetteva un non si sa che di potenza... mentre Luc era perso ad osservarla non si accorse che il sonno lo stava portando piano piano sempre più con se, infatti ad un certo punto le palpebre del ragazzo si fecero pesanti e lui non resistette più e si addormentò affianco alla sorella.
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| Lumière |
Fantasy> Questo mondo è crudele. Freddo. E violento. Pieno di persone crudeli. Freddi. E violenti. Un mondo che ti ruba ciò che ti è prezioso. E in un mondo fatto così, ci saranno sempre i buoni e i cattivi, tutti e due avidi per una forza più grande di s...