Un amore impossibile

un passato oscuro

in quel momento entra lui.

<<salve sergente sono Jay Halstead.E' un onore per me prendere parte a questa unità>>

continua....

POV ERIN

Fisso per più di un secondo il nuovo arrivato e lui ricambia il mio sguardo regalandomi anche un sorriso.Diciamo che mi ero incantata come una povera scema,ma a riscuotermi dai miei pensieri e a riportarmi sulla terra è la voce rauca di Henk

<<Erin lui è Halstead,il tuo nuovo partner>>

<<piacere Erin Lindsay>>gli porgo la mano e lui me la stringe forte

A primo impatto sembra un tipo tosto e deciso...(aggiungerei anche muscoloso,bello e alquanto figo...ma non prdiamoci e torniamo a noi)

<<vabene direi che per oggi è meglio se lavorate in ufficio almeno vi potete conoscere meglio e capire quali sono i punti deboli di entrambi,perchè ricordate,la regola che non dovete mai scordare è che quando si lavora sotto copertura la prima cosa da fare è guardare le spalle del proprio partner>> afferma Henk deciso

<<Jay tu puoi sistemarti sulla scrivania qui a destra>> continuò lui

Stavamo per uscire ma Henk mi trattiene

<<Erin tu resta un secondo devo parlarti>>

io che stavo sulla soglia della porta pronta ad uscire,faccio due passi indietro,chiudo la porta e mi siedo dall'altra parte della scrivania difronte a lui

<<sentiamo>> dico un po' scocciata perchè già sò la ramnzina che mi aspetta

<<non ci andrò a letto tranquillo>>

<<Erin non è un gioco okay?Lui mi serve sveglio e attivo, non a venirti dietro quindi regolati e non fare la bambina presuntuosa che non ci metto niente a rispedirti da tua madre>>

esco dal suo ufficio senza neache rispondergli perchè in questo momento non ho nessuna intenzione di litigare.Non ho avuto un' infanzia semplice e allegra come quella di gran parte delle mie coetanee,anzi tutto il contrario;mio padre non l'ho mai conosciuto e non ho mai desiderato in particolar modo di conoscerlo,mia madre è da sempre una povera drogata che non mi ha mai prestato neanche un briciolo di attenzione e io...be io ho seguito le sue orme.A 14 anni ho inizato a fumare e a scuola avevano tutti paura di me.A 14 anni e mezzo sono scappata di casa,ho iniziato a drogarmi e ogni notte andavo a letto con uno diverso.La strada era diventata la mia casa fino a che non arrivò Voight che disse che non potevo non avere un tutore e visto che io non volevo minimamente l'intenzione di tornare a casa mia mi ha presa con se,lui e sua moglie mi hanno cresciuto.Sono diventata sua informatrice e poi sono etrata nell'Intelligence.La mia vita,però,non è stata cosi breve ma non corriamo e andiamo con calma...

continua...