I miei soliti incubi notturni, vengono interrotti del mio cellulare che suona. Allungo la mano verso il comodino e lo afferro. Osservo i 7 messaggi di Piers che riempiono lo schermo.
"Max, scendi, sono sotto casa tua"
"Devo dirti una cosa"
"Sbrigati"
"È importante"
"Svegliati"
"Devo suonare il clacson?"
"Devo lanciare una pietra nella finestra aperta?"
Neanche il tempo di leggere questo ultimo messaggio, che arriva con violenza una pietra nel mio letto.
Scrivo velocemente "arrivo" e mi affretto a uscire di casa senza farmi sentire da mia sorella Jezebel. Esco dalla mia stanza attentamente, scendo le scale stando attento a non toccare i gradinichescricchiolano e mi affretto a uscire di casa.
"Ti sembra modo? Sono le 3 di notte."
"Sono le 2.45. Non ti avrei mai chiamato se fossero state le 3. Sarebbe stato troppo tardi. "
"Allora? Cosa vuoi?" Sono assonnato, e voglio tornare a letto.
"Voglio proporti una terapia."
"Una terapia?"
"Una terapia. Ho trovato la soluzione ai tuoi incubi notturni."
"Mi svegli di notte per evitare che io possa dormire e di conseguenza fare incubi?" Mi viene di picchiare il mio amico. È tardi. Se mi scoprisse Jezebel sarebbe la fine, e per ora ho solo voglia di tornare a letto.
"Beh, detto così sembra molto stupido. Però non è così. È un piano molto intelligente."
"Si, intelligente quanto te."
"Spero sia un complimento."
Mi riavvio verso la porta di casa, senza salutare Piers.
"Ehi amico. Io voglio aiutarti. E comunque, è vero, magari questo non è uno miei migliori piani"
"Riflettendoci non c'è un migliore. Non è mai riuscito nessuno." Lo interrompo bruscamente.
"Lo so. Però dai, ormai ti ho svegliato, almeno facciamo qualcosa. Magari passiamo dal campo di calcio."
Dopo 7 anni so che se Piers desidera qualcosa fa di tutto per ottenerla. Non ha senso contraddirlo. Mi incammino verso la sua macchina.
"Comunque, per la cronaca, oggi il sogno stava continuando."
"In che senso?"
"Beh, lo sai che di solito mi sveglio dopo essere morto?"
"Si lo so. Non fai che parlarmene da luglio."
"Si, ma stanotte qualcosa è accaduto."
Riesco a vedere gli occhi di Piers luccicare per l'emozione, anche se notte.
"Stavolta... ho visto chi mi uccide"
Piers assume uno sguardo interrogativo.
"Era... un cavallo!