Speciale - Epilogo 2

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ValeriaBelleri spero ti piaccia e grazie per avermi chiesto di scrivere questo capitolo, è stato bello tornare a scrivere qui. ❤️

***

Quando Fred e Hermione uscirono dal Diamond Palace, mano nella mano, era ormai passata la mezzanotte.

Stranamente, in strada non c'era nessuno, solo loro due, che nonostante il freddo non si curavano di nulla, pensando solo al fatto che finalmente si erano ritrovati.

Le loro risate riecheggiavano nella notte e illuminati dalla luce della luna, si stringevano l'uno tra braccia dell'altro sussurrando parole solo a loro conosciute.

Si baciarono una volta, due volte e mille altre ancora.

Verso le due del mattino, decisero di tornare al bungalow, dove trovarono il resto del gruppo sveglio e pimpante.

«Ehi, ragazzi, che fine avevate fatto?» chiese Ron sbadigliando.

Il rosso guardò la riccia come uno che la sa lunga.

«Be', siamo andati a un ballo...»

«... e ci siamo divertiti moltissimo...» continuò Hermione annuendo.

Ginny e George li stavano studiando, cercando di capire cosa ci fosse di diverso.
Perché qualcosa era cambiato.

Fred si lasciò cadere sulla poltrona lì vicino, mentre Hermione si sistemava sul bracciolo accanto a lui.

«Invece, voi cosa avete fatto?»

«Niente di che, a dire la verità. Abbiamo mangiato in un ristorante italiano dove facevano una pasta al pesto davvero buonissima, poi siamo andati in giro per la città e verso le otto siamo tornati qui.»

Il silenzio calò su di loro poi, venne spezzato da una risata.

«Cos'hai da ridere, Freddie?» gli chiese George, alzando un sopracciglio.

«No, è che stavo pensando a quando avevo cinque anni e ho trasformato l'orsacchiotto di Ron in un ragno gigante.»

«Sì, molto divertente» disse Ron scoccando un'occhiataccia al fratello e rabbrividendo al ricordo, mentre George se la rideva sotto i baffi.

«Oh, e vi ricordate di quando a Grimmauld Place, per colpa di Hermione, la mamma ci ha messo a pulire casa?» continuò il rosso, perso tra i suoi pensieri.

«Certo! Come dimenticare quel delizioso odorino che veniva dal bagno...» disse Ginny ironica, facendo una smorfia.

«E quando Ron e Harry si sono sfidati a Quidditch? Quella è stata davvero una bella giornata!»

«Sì, hai ragione e ci siamo divertiti un sacco!» disse Harry annuendo.

«Solo perché mi hai stracciato 10-1!» ribatté l'altro, ridendo anche lui.

Risero tutti insieme.

«Bei ricordi» sospirò Fred, con un sorriso sornione.

All'improvviso, Ginny sgranò gli occhi e fissò il fratello.

«Aspetta un attimo... non dirmi che...»

Il rosso rise piano, poi annuì guardandola dritta negli occhi.

«Sì, sorellina. Sono tornato!» disse.

La giovane Weasley scattò in piedi e con le lacrime agli occhi, abbracciò forte suo fratello.

«Lo sapevo! Ero certa che sarebbe
successo!» urlò, sollevata.

Si strinsero in un abbraccio di gruppo e quando si staccarono, George mise una mano sulla spalla di Hermione.

«È stato tutto merito tuo. Grazie, Hermione.»

«Te l'avevo detto o no, che ci saresti riuscita?» aggiunse Ginny, facendole l'occhiolino.

Leggermente commossa, Hermione li strinse di nuovo in un abbraccio.

«Che ne dite di un pigiama party, qui in salotto?» propose Ron.

«Chi si addormenta per primo, è un Graphorn peloso!» rispose scherzosamente Fred.

I ragazzi corsero nelle loro stanze a cambiarsi e dopo tanto tempo, sentirono che tutto ciò che avevano passato, fosse stato solo un brutto sogno.

Sentirono che nulla era davvero cambiato.

Un Amore RitrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora