Lucy pov
"Mi raccomando Lucy...con lui dovrai fare molta attenzione" mi spiega meticolosamente Erza,il capo della polizia di Magnolia,nonché donna più perseverante a seguire le regole e a farle seguire agli altri.
"Erza ha ragione Lu-chan,anche se non è il tuo primo interrogatorio da sola, con lui non c'è da scherzare" disse Levy,incaricata degli archivi,mentre cercava di tenere il veloce passo di marcia mio è della scarlatta,mentre andavamo nell'impenetrabile e spettrale sala interrogatori.
"Scusate se mi permetto ma...lui chi?" Chiesi mentre la turchina mi porgeva una cartelletta piena di fogli svolazzanti,che nonostante fosse piccola doveva essere molto pesante per le sue fragili braccia "Lo sai chi è Lu-chan..." Provò a dirmi Levy.
"Sì,è quel maiale che il primo giorno alle prigioni ti ha fischiato dietro. Quel porco bastardo..." Disse tra i denti Erza. E non aveva tutti i torti, guardando la foto e poi i precedenti penali mi veniva da dire la stessa cosa.
Mentre passavamo incontrai con lo sguardo Evergreen insieme a Mirajane intente a calmare Elfman, che imprecava sottovoce con gli occhi iniettati di sangue e le mani tremanti. Posso capire come si deve sentire.
"Eccoci arrivate" davanti a me si parò un'immensa porta blindata con tanto di grosso chiavistello in legno e uno sportelletto con sbarre molto spesse. Quel qualcuno che c'era dentro metteva così paura da metterlo in questa cella di estrema sicurezza?
Mentre Erza parlava con Juvia,l'addetta agli interrogatori,mi affacciai a quella piccola finestrella notando un ragazzo dai folti e sbarazzini capelli rosa,legato con braccia e piedi ad un sedia di metallo con delle manette. Molte manette. A coprirgli la bocca c'era un grossa museruola di cuoio,come quella dei pazzi nei manicomi,da cui vedevo le labbra muoversi ma non sentivo alcun suono.
"La stanza è interamente insonorizzata,qualunque cosa stia dicendo la sente solo lui..." Mi spiegò Juvia,intenta a torturarsi le mani con fare spaventato "E perché ha una museruola?" Erza si limitò ad indurire lo sguardo verso la cella mentre calò il silenzio tra di noi "Fidati...è necessaria" disse Gajil,partner di Juvia negli interrogatori, prendendo delle chiavi dalla tasca, visto che aveva un braccio rotto.
"Quel bastardo mi ha morso talmente forte che mi ha rotto un osso dell'avambraccio" disse armeggiando con la serratura della cella,mentre Levy lo guardava tristemente. "Buona fortuna e...fa attenzione Lucy" mi disse Erza allontanandosi insieme a Levy,mentre entravo in quella stanza con un pazzo a pochi metri da me.
Mi sentì gelare il sangue quando la porta in ferro si chiuse con un sordo tonfo dietro di me e scopri che quel ragazzo,che fino a poco prima aveva la testa bassa,mi stava fissando con occhi omicida, seguendo ogni mio movimento come il più feroce dei predatori.
Mi sedetti al tavolo di metallo impiantato nel terreno e ad una distanza di sicurezza da lui,per essere sicuri, aprì la cartelletta mettendo un po' d'ordine al suo interno,mentre lui continuava a seguirmi con quello sguardo di fuoco. Non appena aprì la bocca per porre le prime domande,però fui interrotta "Se sei qui per cercare di farmi parlare,la risposta è sempre la stessa: Io.Non.Sono.Stato"
La sua voce era roca e bassa,ovattata dalla museruola,che mi provocò brividi fino al basso ventre. "Se tu non sei stato i testimoni oculari,i dossier e i familiari della vittima starebbero dicendo stronzate vero?" Dissi con una punta di sarcasmo nella voce che però sparì al sentire di quella domanda "E mi avete messo qui dentro con questa museruola perché vi faccio paura vero?"
Lo fissai truce,martirizzandolo con lo sguardo che però gli fece fare una risatina divertita "Sai, pensavo che la polizia di Magnolia non avesse tutti questi fifoni fra le sue fila" non ci vidi più per la rabbia e mi alzai di scatto andando verso di lui,sotto il suo sguardo incuriosito, gli afferrai saldamente la museruola e gliela strappai dalla bocca con un colpo secco,in un impeto di rabbia, che lo fece grugnire infastidito.
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