The Vampire's Hunter

3.

«Luis? Luis dove sei?»
«Sono qui Sara...che vuoi?»
«Perché sei sempre così gelido?» mi compare davanti agli occhi.
«Non sono affari tuoi. E ora non rompere e non seguirmi per continuare a blaterare. Ne ne vado.»
«No aspetta...ma dove...Luis!» cerca di tendermi una mano, ma rinuncia subito.

«Ah che pace!» sono circa le 3 di notte, è una serata calda e il cielo è pieno di stelle luminose. Erano ormai 5 o 6 anni che non venivo qui. È un parco appena fuori città e quando ero piccolo ci venivo sempre «Che schifo la mia vita...che poi la mia si può definire vita? Come invidio gli esseri umani...hanno un tempo limitatissimo di vita, ma la sfruttano appieno tra mille lavori ed emozioni. Vampiro Purosangue...uno stupidissimo titolo che ti fa stare al di sopra di tutti gli altri della nostra razza. Noi sì che abbiamo l'eternità assicurata, ma a che serve averla se poi finiamo col perdere ogni emozione. Ma che emozioni? Noi non proviamo emozioni...è proprio per questo che succhiamo il sangue dalle persone e non riusciamo a vivere solo di quelle stupide pastiglie create dalla classe speciale dell'Accademia Cross. Grazie al sangue noi riusciamo a percepire tutte le emozioni che vivono gli umani e soprattutto riusciamo a copiarle dando un po' di colore alla nostra eterna vita unicamente rossa. Alla fine i Vampiri sono creature atone, una retta che si allunga per tutto l'arco della vita del mondo. Ma allora qualcuno mi dica, perché ci sono vampiri che dicono 'Ringrazio che quello volta sono nata, o nato, vampiro!'? Ma scusa, chi volete ringraziare che siamo semplicemente delle creature condannate a vagare su questo pezzo di terra per sempre? Cosa c'è di bello ad esserlo?»
«Se vuoi posso porre fine alla tua vita nel giro di due secondi succhiasangue!»
«Tu...» dico girandomi e vedendolo dritto davanti a me «...non potrei mai confondere l'odore così dolce e forte contemporaneamente del tuo sangue.»