Tutto grazie ad una foto//Federico Rossi

1.Il grande giorno

Sono le 6:46 ed io mi sono appena svegliata. Mi alzo e vado in cucina dove trovo mia madre che fa colazione << buon giorno>> la saluto dandole un bacio sulla guancia. Lei si volta e mi sorride << sei già sveglia?>> sorrido ed annuisco << oggi è il grande giorno!>> esulto gioiosa mentre torno in camera mia saltellando. Già,oggi vedrò una mia amica che non vedo da tanto,e non solo,ci incontreremo in centro poi andremo al firma copie di Benji e Fede,dopo un anno,finalmente,potrò rivederli! Mi cambio e ritorno in cucina a fare colazione,mia madre è già andata a lavoro quindi finisco di mangiare ed esco anch'io per prendere l'autobus che mi porta in stazione. Eh,sì,la mattina devo svegliarmi presto per andare all'università che,purtroppo,non è nella mia amata Bologna. Fortuna che oggi ho solo due ore di lezione,non riuscirei a sopportarne di più,ho la testa tra le nuvole. A mezzo giorno la prof esce dall'aula ed io la seguo a ruota precipitandomi fuori dalla porta,dalla mia facoltà alla stazione,a piedi,ci vogliono 20 minuti buoni ed io percorro tutta la strada correndo come una pazza,arrivo al binario che per poco non rigetto anche le pappine che mangiavo quando ero appena nata. Il treno non è ancora arrivato e ne approfitto per riprendere fiato e assumere le sembianze di una persona,più o meno,normale e non di una pazza appena uscita da un manicomio. Una volta ripreso fiato mando un messaggio a Dani e nel frattempo arriva il treno e ci salgo,prendo posto e mi arriva un messaggio su whatsapp "ehi psicopatica,dove sei scappata?" è Angela,una mia collega dell'università,sorrido e le rispondo "scusa An,dovevo assolutamente prendere il treno" lo invio e metto via il telefono per poi guardare fuori dal finestrino mentre il mezzo inizia a muoversi