Il fantasma

17 0 0
                                        

Non aveva mai avuto ben chiaro il senso dell'amore, cosa fosse..come si potesse esprimere.
Nella sua vita era riuscito a vedere nel cielo più oscuro unicamente tre stelle, tutte cadenti... ma non come le comunissime stelle cadenti, queste era lui a buttarle giù, a tirarle al suolo... trascinandole lontane dai sogni.
Era il fantasma di se stesso, probabilmente non era in grado di vivere da uomo, era lo spettro della sua esistenza, era riuscito a farsi odiare dal mondo, isolandosi da tutti e tutto; zero respiri, nessuna parola menoché un sentimento, era ed é sempre stato solo e soltanto un ammasso di pelle e organi, la sua anima era un tuttuno col silenzio..e sarebbe rimasta tale per il resto dei tempi.
Non aveva uno scopo di vita, non aspirava a nulla si limitava a definirsi inutile senza far nulla per cambiare, chissà cosa gli passasse per la testa, nessuno l'ha mai capito probabilmente se qualcuno l'avrebbe psicanalizzato avrebbe gettato via la laurea.
Era impossibile comprenderlo quando ancor si spacciava per uomo, figurarsi ora che si era reso figlio del niente e amante del nulla.
Era un fantasma diverso da tutti gli altri, andava infestando cuori anzicchè case o castelli, spaventava facilmente senza aver bisogno di chiavi o catene arrugginite, era la sua stessa ombra a incutere ansia.
Le sue urla erano in grado di sfreggiare gli animi più pacati, la sua voce portava incubi a chiunque la udisse.
Lui era tutto questo ma non credeva di essere sbagliato anzi tuttaltro, reputava il mondo in difetto sempre e comunque, ed é proprio per questo che rimase solo.

Racconti altrui.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora