LA CIMA DELLA MONTAGNA | BEZONI

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Vivere alcune relazioni può essere paragonato allo scalare una montagna.

Incontro la persona che penso possa passare con me l'intera vita e, con lei, intraprendo questo percorso.
Comincio con calma, o almeno ci provo, perché da qualche parte si deve pur iniziare.

Impegnato ad arrampicarmi su questa ripida, ruvida, pericolosa parete rocciosa, non posso far altro che essere felice, non accorgendomi della fatica, perché voltando lo sguardo in dietro, al passato, ciò che è successo prima, questo incrocia solamente esperienze, andate ad aggiungersi al mio bagaglio personale, e luminosi ricordi.

Continuo, continuo e continuo, perché, nonostante la fatica che caratterizza questo viaggio, l'immagine nitida che ho nella testa, l'obbiettivo finale che mi sono preposto, il raggiungimento della cima della montagna, sarà la ricompensa che ripagherà ogni piacevole affanno.

E giungo, giungo a quel finale che per me è solo l'inizio, ma dove, a volte, per l'altra è l'inizio della fine.
Tutto è perfetto, con la testa tra le nuvole e il cuore carico di ossigeno.
Sopra al mondo, dall'alto del mio spirito, non posso far altro che sentirmi onorato di comprendere quanto possiamo, quanto possiamo essere felici se solo lo vogliamo.
Ma lei non capisce.
Lei non si accontenta.
Lei vuole di più, andare avanti, scalare ancora, non comprendendo che, dopo la vetta, ci aspetta solo il precipizio, un crollo emotivo.
E per questo pretende, prova a cambiarmi, non si guarda attorno, se non per lamentarsi.

E ci provo ad abbracciarla, a dirle che tutto sarà bellissimo, a farle capire che siamo al sicuro, finendo, poi, nello stesso dirupo in cui si è lanciata per prima.

Per questo alcune relazioni possono essere paragonate allo scalare una montagna.
Solo che, quelle meravigliose, nel loro equilibrio, si godono la maestosità del panorama una volta giunti alla punta, traendo da questo quante più emozioni possibili, rinnovandole e rinnovandosi, crescendo assieme, mentre altre la attraversano soltanto un secondo per poi lanciarsi di testa nel baratro della sofferenza, trascinando con loro chiunque li circondi.

IO SONO STATO UNO DI QUELLI MA NON LO SARO' PIU'.
E TU, SCEGLI DI RIMANERCI SULLA CIMA DELLA MONTAGNA?

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