Capitolo 3 - Fantasy

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Gábo Gabi era intento a far volare in aria un mazzo di carte, Diska Okkiosanguigno stava lucidando alcune monete d'oro con un fazzoletto, mentre Briëla si stava mettendo a posto il trucco davanti a uno specchietto portatile.

Siri aprì la porta metallica della Macchina del Tempo.

«Prego, signori e signore, fuori di qui vi troverete esattamente mille anni luce fa.»

Eerepass scosse la testa energicamente.

«Mille anni fa, vorrai dire.»

Ma l'androide insistette:

«Ripeto quanto appena detto: prego signori e signore, fuori di qui vi troverete esattamente mille anni luce fa. Per ulteriori informazioni, consultate questa pagina.» Quindi mostrò alla studiosa un grosso e vecchio libro di scienza aperto su un capitolo che non centrava assolutamente nulla con il loro discorso. Eerepass lo respinse.

«Ma scusa, gli anni luce sono una misura di spazio!»

Siri inclinò la testa perplessa facendo cigolare i perni del collo.

«Purtroppo non capisco cosa intendi con "misura di spazio", ma potrei cercare la definizione sul mio libro.»

Eerepass lasciò andare uno sbuffo esasperato. Rush soffocò una risatina e sgattaiolò fuori dalla macchina.

Atterrò in un prato verdeggiante scivolando sull'erba bagnata di rugiada. A giudicare dal profumo di fiori e legno fresco doveva essere primavera.

La grigia città di Anhipaar era sparita, e al suo posto si stendeva un'enorme prateria circondata da boschi e montagne, in mezzo alla quale correvano allegre diverse lepri selvatiche. Al centro poi, scorreva limpido e cristallino il Fiume Othruf –sempre che a quei tempi si chiamasse già così- che andava poi a scomparire tra i faggi e le conifere della foresta.

Rush sollevò la faccia verso il cielo limpido inspirando l'aria fresca di prima mattina, e in quel momento scorse uno strano volatile. Aveva le sembianze di un'aquila, ma il suo piumaggio sfumava dall'arancio al rosso fiammante e le punte delle sue ali erano infuocate e ardenti.

«Venite a vedere!» esclamò il bambino. Eerepass lo raggiunse seguita a ruota da Siri.

L'androide ruotò la testa indietro e girò i bulbi oculari puntandoli verso la creatura di fuoco.

«Ho appena identificato un esemplare di fagiano» disse con voce elettronica.

Eerepass sbuffò sdegnata.

«Quello non è un comune fagiano: è una fenice! Una creatura leggendaria dal piumaggio infuocato, in grado di curare le ferite con le sue lacrime e di rigenerarsi dalla proprie ceneri. È l'unica nella sua specie e per questo è condannata alla solitudine, quindi dovremmo considerarci fortunati ad averne vista una!»

Rush ascoltò cercando di immagazzinare tutte queste nuove informazioni.

Quando anche gli altri quattro furono usciti dalla macchina del tempo, Siri indicò loro un carro trainato da sei cavalli, sopra il quale stava una coperta di lana su cui sedersi.

«Prego, signore e signori, salite a bordo.»

Gli Okkiosangugno storsero il naso alla vista della carrozza tutt'altro che confortevole, e Briëla si lamentò:

«Non è possibile che a noi vengano offerti dei posti a sedere degni della terza classe! Con tutto quel che abbiamo pag...»

Il marito la interruppe con una leggera gomitata, poi, tossicchiando, la corresse:

Un inganno dal passato - Concorso Twisted Tales 2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora