Estate.

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In quell'estate purtroppo avevo da recuperare un debito e dovevo assolutamente andare alle lezioni pomeridiane. In quel mese avevo conosciuto un sacco di ragazzi tutti molto simpatici. Ma ce ne era uno in particolare che mi incuriosiva. Veniva sempre vestito in nero, eppure era estate. E si sa che con 40º e vestiti tutti di nero... Ci si scioglie. Però lui non sembrava minimante soffrire il caldo anzi sembra che in quelle sue felpe o in quelle sue maglie tutte nere si trovasse a suo agio in quel calore che solo in inverno riesci a trovare. Un giorno arrivata a scuola per la mia solita lezione pomeridiana di spagnolo (ebbene sì ero stata bocciata in spagnolo) arrivata in classe mi siedo infondo all'aula in un angolo e infilo le cuffie e faccio partire la riproduzione dei brani casualmente. La prima canzone che c'è è una canzone molto triste che si chiama "my immortal" . È una canzone molto triste ma che se ascoltata per bene è una canzone con un significato profondo e molto bello. Ad un tratto mi rendo conto che la classe si era riempita di tutti i miei amici temporanei e accanto a me si era seduto lui. Quel ragazzo con quell'aria misteriosa che mi affascinava tanto. Dopo poco tempo che era entrato in classe e si era seduto accanto a me, sento che qualcuno mi picchietta la spalla. È la mia amica Rita che mi dice di guardare whatsupp. Vedo il suo messaggio. C'era scritto "il ragazzo accanto a te ti continua a fissare...😏 secondo me gli piaci🙈😏❤️" Ad un tratto sento picchiettarmi di nuovo la spalla ma questa volta è una mano diversa da quella di Rita. Mi giro nella direzione dove ho sentito picchiettare... Era lui che volava parlarmi. Tolgo dal mio orecchio una cuffia, e si presenta "piacere Marco" porgendomi la mano per stringerla. Come risposta dico "ciao piacere dominga" inizia la lezione e lui inizia ad uscire quaderno e penna. Quando finisce la lezione esco dall'aula e mi dirigo verso le scale per poi uscire da quel manicomio chiamato "scuola". Appena fatti i primi due passi fuori dall'aula mi sento tirare da un braccio. Pensavo fosse Rita ma invece sentivo che la mano era più grande del solito . Mi giro per vedere chi e. Vedo lui. Che mi tiene ancora il braccio, come in una sorta di morsa per non farmi scappare via, insomma come se volesse che io fossi sua. Dopo poco mi lascia il braccio e incomincia a parlare (amavo la sua voce) "hei, ti va se facciamo un giro" io rispondendo in modo molto agitato gli dissi "si mi farebbe molto piacere" dopo poco mando un messaggio a mia mamma avvisandola che non sarei tornata a casa fino alle 9:30-10:00. Andiamo in un piccolo parchetto dove non c'era nessuno, solo una coppietta. Lui mi invita a sedermi su una altalena molto grande quasi come una poltrona. Mi siedo ancora più agitata di prima, iniziamo a parlare un po' del più e del meno finché non arrivano le 8:30. Per tornare a casa dovevo prendere il pullman. Gli dico che dovevo andare alla fermata del pullman e lui mi dice che mi avrebbe accompagnato alla prima fermata vicino alla scuola (sapeva anche dove scendono quando arrivavo a scuola e dove prendevo il pullman per tornare a casa) arrivati lì ci eravamo resi cono che tra poco meno di 20 minuti sarebbe passato il mio pullman e in quei 20 minuti mi fa sentire una canzone. Gli chiedo come si chiama e mi dice che il titolo e "l'amore" poco dopo mi dice "questa canzone lo dedicata a te già dalla prima volta che ti ho visto" ad un certo punto non rendendomene ancora conto il mio viso era già tra le sue mani che iniziava a darmi un bacio appassionato. Quando arriva il pullman mi saluta facendomi un occhiolino e dicendomi "a domani principessa". Ero appena partita e mi chiedevo perché domani se domani non c'era lezione e non sapeva dove abitavo. Inizia a cercare di ricordare tra i miei pensieri se avessi visto quel ragazzo che mi piaceva molto. Solo dopo ripenso a quella sera.
INIZIO FLASHBACK
Lui era li che mi fissava. Era seduto su una panchina in quella piazzetta giù al mare. Parlava con i suoi amici ma intanto il suo sguardo era su di me.
FINE FLASHBACK
Forse avevo capito dove ci saremmo visti l'indomani. Solo nel dormire mi accorsi che l'inizio del bacio coincideva con l'inizio del ritornello della NOSTRA colonna sonora. Inizia a sognare. E sognai lui.

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