tre mesi prima

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Svegliati Valentina, sta succedendo qualcosa...svegliati...buum!
"Ahia" sono caduta dal letto mentre stavo sognando...probabilmente era un incubo...ne faccio molti in questo periodo.
"Sveglia Vale, devi andare a scuola!" Mia mamma che mi chiama.
"Arrivo mamma!"
"Che due scatole...Non ho voglia di andare a scuola" Dico io mentre mi tiro via le coperte dalle gambe
"Dai che è l' ultimo giorno" Mi dice mia sorella maggiore Ludovica.
Mi vesto scendo velocemente le scale e vado a fare colazione prendo la borsa ed esco e vado davanti a casa di Leone, il mio migliore amico!
Esce, e insieme andiamo alla fermata. Leo è un ragazzo piuttosto alto, gli occhi azzurru e i capelli corti e chiari.
Mentre prendiamo lo scuolabus lui, ovviamente mi parla della sua nuova ed ennesima fidanzata... Io faccio finta di niente ma intanto penso che sarà l' ennesima ragazza che verrà mollata in seguito a una stupidata litigata.
Arriviamo a scuola e io vedo in lontananza  Lydia, la mia migliore amica e le corro in contro, la abbraccio e quando mi giro vedo Alice (la nuova fidanzata di Leo) che gli accarezza i capelli mente gli parla.
Mi arrabbio così tanto da andare lì a disturbarti con una scusa solo per staccarli.
Leo mi guarda stupito e Alice mi fulmina con lo sgusrdo.
Io dico " Mi dispiace ma io e Leo dobbiamo andare in classe"
Lei mi dice con tono di superiorità "Ma io non ho sentito nessuna campanella"
Io ribatto dicendo "io non ho sentito niente di quello che usciva dalla tua bocca, quindi se non ti dispiace..."
Così prendo Leo per un braccio e faccio un cenno a Lydia di seguirmi.
Stranamente Leo non mi disse nulla e al contrario Lydia mi fece una domanda stupida, almeno così credevo.
"Ma ti piace Leo?"
Io le risposi
"Ma no, come ti viene in mente una cosa del genere?"
I

n quel momento entro in classe Tyler un altro grande mio amico e io ne ero grata perché se non fosse entrato, io non avrei avuto nessuna scusa plausibile per evita re la conversazione che Lydia stava avviando.
Lo andai a salutare  e lui mi chiese se ci fosse Cristal.
Io gli dico di no e gli dico che probabilmente sarebbe
arrivata presto.

Quando siamo ormai tutti in classe che chiaccheriamo e giochiamo arrivava El Diablo, il prof. Di geografia e  indovinate perché lo chiamiamo così?
Dopo che entra ci mettiamo tutti in piedi dietro il banco si sente un silenzio tombale, ma solo quando lui dice Bongiorno possiamo sederci e incominciare la lezione.

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