Tobias a Tris

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Cara Tris,
Potrò non essere un divergente.
Potrò essere un difetto della genetica, una persona destinata a vivere una vita sbagliata.
Potrò non essere onesto e sincero come un candido, ma dopo una vita passata a nascondersi da un infanzia di bugie e dolore, finalmente ho trovato la tessera del puzzle che mancava, quella che non sentivo mia. Quella tessera che non avrei mai immaginato di poter possedere.
L'amore.
Quell'amore che ti fa dubitare di tutto.
Quell'amore che ti fa vacillare.
Quell'amore che ti fa sentire le farfalle nello stomaco.
Quell'amore che no ti abbandonerà mai.
Da subito ho sentito che tu saresti diventata una persona unica. Speciale. Soprattutto nella mia vita.
In quel momento non avrei voluto altro che starti accanto. Di proteggerti da quei matti degli intrepidi capaci di buttarti dal Pozzo solo per arrivare primi. Ma ho capito col tempo che non c'è ne sarebbe stato il motivo. Tu eri una ragazza coraggiosa, indipendente, leale.
Sempre dedita ad una causa giusta.
Eri quel tipo di ragazza che non si sarebbe fatta fare le scarpe da nessuno.
Quando ho dovuto tirarti quei coltelli avevo il cuore in gola. Sapevo che non ti avrebbero lasciato andare con poco. Avevo però più paura che tu mi avresti odiato se fossi stato troppo crudele.
Ed anche lì l'amore mi offuscava la mente. Non sapevo come comportarmi. Invece tu ti aprivi sempre di più nella tua vera bellezza. Così altruista da metterti in pericolo per qualcun'altro.
Era difficile riuscire a capirti più in fondo dalla mia posizione. Sarebbe parso un po' strano che un istruttore passasse molto tempo con un'allieva dopo le lezioni, e sicuramente sarebbe parso anche a te.
Mi sentivo osservato. Forse, perché avevo paura che qualcuno scoprisse cosa provavo, e proverò per sempre, per te. Ma soprattutto per temevo scoprissero il nostro (bhe in realtà tuo...) segreto. I divergenti non erano visti di buon occhi....
Ho capito di amarti veramente quando quel volto innocente fu sostituito dal tuo viso. Era dalla mia prima simulazione che non cambiava nessun dettaglio nelle mie paure.
Poi mi hai difeso. Non contro una persona qualunque ma contro una delle mie stesse paure.
Non voglio mentire a me stesso dicendo che è sempre stato tutto perfetto. Che non ci siamo mai allontanati. Perché è successo molte volte, ma siamo sempre riusciti a riavvicinarsi.
Il fatto di non essere anche io un divergente come te mi ha bloccato e ho fatto degli sbagli che potevano essere facilmente evitabili.
E ci siamo allontanati.
Non ti ho nemmeno salutata, prima che te ne andassi via per sempre.
Grazie al tuo gesto hai salvato così tante vite, non solo dalla morte, ma anche da una società che abbandonava chi non era "giusto" per il loro scopo.
Ma sai com'è.... rigidi si nasce, rigidi si muore.
È la prima volta che uso la parola morte, da quel giorno.
Tutto questo, tutto quello che abbiamo passato, mi ha fatto capire di chi mi sono innamorato.
Non della Tris abnegante disposta a dare la vita per la sua causa.
Non della Tris intrepida che è saltata per prima.
Ma della mia Tris, tu.
Mi manchi.
Per sempre tuo,
Tobias.

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