5 novembre 2050
Sono passati cinquant'anni da quando l'uomo ha lasciato la Terra che egli stesso aveva contribuito a danneggiare fino a quasi l'autodistruzione.
Ora la razza umana abita in altri due pianeti: Marte e Ossia.
Il primo un antico pianeta, abitabile solo dal 2019.
Il secondo di più tarda scoperta.
Fu su Marte che conobbi Cleo, la mia migliore amica e compagna d'armi.
Per far capire il tutto devo risalire a mio padre e ciò che mi raccontò.
Mio padre nacque nel 1997, in una città vicino a Mosca in Russia, una delle nazioni della terra.
Non aveva genitori e all'età di due anni venne adottato da una famiglia italiana.
Frequentò la scuola, asilo, elementari e medie, in seguito si iscrisse al liceo musicale, in cui studiò violino e pianoforte.
Inoltre da privato imparò il flauto.
Quei cinque anni passarono velocemente, dopodiché entro all'università alla facoltà di Ingegneria Informatica e dell'automazione, era il 2017.
Mentre frequentava l'università continuò a studiare anche musica privatamente.
Quando alla fine del 2019 le prime persone iniziarono ad andare ad abitare su Marte, mio padre frequentava il terzo anno e stava per ottenere la laurea.
Appassionato di sicurezza informatica e ingegneria aerospaziale seguì le vicende che dal 2019 al 2025 e anche dopo coinvolsero tutte le persone sulla terra.
Proprio nel 2025 mio padre entrò come tecnico e analista nell'aeronautica militare e da lì riuscì ad essere arruolato nella Michael, la nave spaziale più grande mai costruita.
Per la Michael costruì G, un software di controllo vocale fruibile solo da lui e dal capitano della nave ma dopo soli cinque anni lasciò la nave e si trasferì insieme ad alcuni amici delle superiori, che aveva ritrovato, su Marte.
L'uomo aveva fatto del pianeta la base militare principale dell'SMIPD, acronimo che sta per Space Military Intelligence and Police Department.
L'SMIPD nacque intorno al 2022 quando si iniziarono a scoprire nuovi pianeti molto più distanti di qualsiasi altro conosciuto.
In questi anni divenne chiara la necessità di lasciare la Terra, un pianeta ormai malato e quasi inospitale.
Fortunatamente trovarono Ossia, un pianeta simile alla Terra, facilmente abitabile per la presenza di un'atmosfera come quella della Terra.
Mio padre non andò mai su quel pianeta, ma dopo un anno di arruolamento sulla Michael si trasferì insieme ad alcuni amici in un borgo di Marte. Lì dopo qualche mese venne alla luce mia sorella, era il 2 giugno 2031.
L'anno seguente nacqui io, il 10 settembre 2032.
Di mia madre non so nulla, è morta poco dopo la mia nascita e mio padre non ce ne ha mai parlato, cambiando discorso ogni qualvolta si presentasse l'occasione.
Non ci ha mai detto nemmeno il suo nome e coloro che la conoscevano hanno rispettato la volontà di nostro padre non facendone parola.
Nonostante tutto nostro padre riuscì a crescerci al meglio e, all'età di diciassette anni, decisi di seguire le orme di mio padre e mi arruolai all'SMIPD.
Qui conobbi Cleo.
Lei è diversa dalle altre ragazze che conosco.
Di solito porta dei pantaloni lunghi stile militare o dei pantaloncini che arrivano sopra al ginocchio.
I suoi capelli lunghi e mori non sono ben curati ma le stanno sempre bene, non l'ho mai vista truccata, inoltre.
Ho subito sentito un legame con lei, da quando l'ho vista.
Era in piedi, in fila per arruolarsi, mi è sembrato strano, non avevo mai visto nessuna come lei. Immobile, seria, con lo sguardo fisso davanti a sé.
Dopo essermi arruolato scoprì di essere in squadra con lei, passando i dieci mesi successivi ad allenarci assieme.
Poi è arrivata Michael e la nostra missione.
Ci troviamo davanti all'atmosfera della Terra, mancano due ore e quindici minuti alla partenza.
Ho deciso di tenere questo diario per raccontare la mia esperienza, in quanto non sappiamo cosa ci aspetterà.
Ora vi saluto, devo scappare.
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Terra 2050
Science FictionDiario del ritorno sul pianeta Terra venticinque anni dopo.