~Capitolo 3
Quel giorno alla gilda si respirava un'aria pesante.
Non c'era la solita allegria che la contraddisgueva dalle altre, le solite risse, il solito chiacchiericcio, niente di tutto questo.
C'era silenzio, un velo di angioscia e tristezza.
-Master...- una voce osò rompere quella "calma turbata", se così si può definire. Era Erza Scarlet, detta Titania -la Regina delle Fate- per la sua incredibile forza.
Forza di cui approfittava per sostenere i suoi amici nei momenti difficili, ma che ora stava lentamente andando via.
Il Master Makarov -un ometto in quel momento troppo serio per il carattere che aveva solitamente- non rispose, continuando a stare seduto come suo solito sul bancone, gli occhi chiusi e la mente concentrata in qualche strano e contorto ragionamento che nessuno poteva cogliere.
-Mi chiedo se...- aprì gli occhi improvvisamente, passando in rassegna con lo sguardo tutti i suoi figli, come lui li chiamava, soffermandosi in particolare su Levy. -se non ci sia sotto qualcos'altro.- nasconse un sorriso che, spontaneo, gli era nato in volto vedendo gli occhi della giovane maga del Solid Script rianimarsi di speranza.
Probabilmente Levy era la persona che stava soffrendo di più dopo Lucy.
La sua migliore amica violentata dalla persona amata.
Ma in fondo anche Natsu non era messo meglio...
-Che intende Master?- lo riscosse dai suoi pensieri la bella Mirajane, tenendosi stretta al fianco la sorella terrorizzata al pensiero che potesse accadere qualcosa anche a lei, di nuovo.
-Intende che non è normale il fatto che Gajeel abbia deciso di stuprare Lucy così all'improvviso, non ti pare?- intervenne Luxus, nipote del Master.
-Mmh... No. Non credo sia stato all'improvviso.-
-Che intendi Mira?-
-Non avete i suoi comportamenti verso Lucy, Natsu, Levy e tutti gli altri componenti della gilda? E' diventato più schivo, non lottava nemmeno più Gray o Natsu. Anche quel giorno in gilda, lui non reagiva... Guardava Lucy. Anche per questo Natsu lo ha colpito. Perché stava guardando Lucy. Quasi come se fosse... geloso.- disse l'albina guardando di sottecchi Levy, che si era pietrificata sul posto.
-Vuoi dire che... che Gajeel-kun... che Gajeel-kun ama Lu-chan?- chiese con voce flebile e spezzata, roca, stringendo il cuore dei presenti in una morsa, mentre alcune lacrime iniziavano incontrollate a rigarle il volto.
-Juvia non pensa che Gajeel-kun sia innamorato di Lucy-san. Juvia pensa che quando si ama una persona non la si tratti come Gajeel-kun ha trattato Lucy-san.- intervenì la maga dell'acqua, incredibilmente lontana dal suo amato Gray per poter stare vicino all'amica, abbracciandola.
-Appunto per questo deve esserci sotto qualcos'altro. Se Natsu non fosse così preda dell'ira forse si renderebbe conto che l'odore di Gajeel è diverso, più aspro, cattivo. Come se dentro di lui ci fosse un'altra presenza, come se...-
-Come se il drago che c'è in lui si fosse risvegliato...- concluse Wendy per Luxus, accoccolandosi al petto di Romeo che le circondava le spalle con un braccio, preoccupata.
-Che intendi Wendy?- fece Makarov, interrompendo il brusio che si era creato a quelle parole.
-Bè... Gajeel-kun è un Dragon Slayer, e come tale è stato cresciuto da un drago. O meglio, il suo drago, Metallikana, gli ha insegnato tecniche che risiedono in una parte nascosta e sopita dentro di lui, di cui si risveglia una parte quando deve lottare, permettendogli di usare le tecniche dei Dragon Slayers. Qualcosa però deve averla fatta risvegliare completamente. Non so cosa, ma di sicuro una forte emozione. Potrebbe succedere anche a Natsu-san considerando quanto è arrabbiato. Comunque questo... risveglio del drago, lo ha portato a non avere più il controllo del suo corpo e ad esaudire tutti i desideri sopiti dentro di lui che se non venivano realizzati era perché dentro di lui c'era ancora una traccia di ragione. Ma adesso che non ve n'è più e che lui non può più controllare la sua mente o il suo corpo... bè...-
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Heart's dream - Fairy Tail - NaLu
Fanfiction"Siamo semplicemente attratti da ciò che più ci fa del male." Lucy *** "E' come se fosse qualcosa di insopportabile, indomabile ma inevitabile. E non perché ce lo impone qualcuno di più potente, ma perché siamo noi a volere che lo sia." Gajeel ...