Don't Look Back

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Hey Ari" mi chiama harry. Lui é il mio migliore amico. E anche quello di Niall, il biondino che faceva impazzire tutte le ragazze e, purtroppo, anche io ero caduta nella sua trappola. "Harry ciao. Mi devi parlare?" Chiesi, schioccandogli un bacio sulla guancia.
"Sai che giorno é domani?"
"No, non lo so" risposi
"É il compleanno di Niall"
In realtà lo sapevo benissimo, ma cercavo sempre di fare l'indifferente quando si trattava di lui. Soprattutto da quando aveva iniziato ad evitarmi...
"E allora?" Dissi io con tono indifferente
"E allora? Sarà la migliore festa di sempre. Sai che lui è un perfezionista no? Sarà bellissimo... Farà 20 anni..."
Caspita. 20 anni.
"Non credo di venire" risposi decisa e con un tono il più convincente possibile
"Come mai?" Mi chiede Harry incuriosito
"Non credo che si accorgerebbe di me... Una ragazza in più o una in meno per lui che differenza farebbe? Poi se si tratta di me..." Dico, distrattamente, mentre ripongo le ultime cose nel mio armadietto. Afferro la cartella e lo chiudo.
"Ma che dici, sai che non è così... Bhe se non ci vuoi andare per lui, fallo per me. Ci divertiremo..."
Mi mostra i suoi occhi supplicanti, a cui io non sapevo resistere.
In quell'istante suona la campanella. Che fortuna.
"Senti, ci penserò..." Gli dico prima di schioccargli un altro fugace bacio sulla guancia, dirigendomi di corsa verso l'aula di chimica.
Forse, però, sarebbe stato meglio rimanere lì a parlare con Harry, perché appena entro in classe, lo vedo: occhi azzurri e capelli biondi, attorniato da ragazze. Come sempre. Appena mi vedono cala il silenzio. Niall ha gli occhi su di me e, di conseguenza, anche quelle oche che lo circondano, mi fissano. Che palle!
Cerco di fare finta di niente e mi siedo al mio solito banco.
Da sola.
Arriva il prof. La lezione inizia. Niall é seduto dietro di me. Inizia a stuzzicarmi, a cercare un pretesto per parlarmi. Finché, scocciata, mi giro verso di lui e gli dico: "ora cerchi di attaccare bottone? Mi fa schifo il tuo comportamento. Tu mi fai schifo! Sono mesi che mi eviti, e ora mi cerchi? Mi fai proprio schifo..." Sputo
"Signorina ha qualcosa di interessante da dire alla classe?"
Cazzo. Il prof. Mi aveva sgamata.
"Non si preoccupi prof, è stata colpa mia, non sua" rispose Niall.
Non lo sopportavo quando faceva così, il finto galantuomo. Cioè sempre. Perché cazzo mi aveva difesa? Ne ero perfettamente in grado anche da sola...
"Bene Horan, giochiamo a fare il cavaliere? Ora vi darò io qualcosa da fare per tenervi impegnati: passerete tutto il giorno in detenzione, contenti?" Disse il prof, scarabocchiando qualcosa sul registro.
"Ma prof, noi..." Tento di dire
"Niente ma, signorina. Filate subito in detenzione"
Così siamo costretti ad uscire. Mentre cammino verso la porta, sento Clara, una di quelle snob, sempre al seguito di Niall, bisbigliare a Serena, una povera cretina: "toh! Guarda quella troia in che guaio ha fatto cacciare il *MIO* Niall" non so cosa mi avesse dato tanto fastidio in quella frase. Forse non volevo che Niall fosse di qualcun'altra. D'altronde ne ero innamorata, anche se era un cretino.
Mi chino su di lei e appoggio le mani sul banco: "senti un po stronzetta, vediamo un po chi é la troia tra noi due..." Le dico in tono minaccioso
"Qualcosa non va, signorina?" Chiede il prof
"No, tutto a posto, grazie. Me ne stavo giusto andando" dico, uscendo dalla classe lanciando un'ultima occhiata di fuoco a Clara.
Io e Niall ci dirigiamo verso la detenzione, piena di ragazzi, tutti intenti a fare qualcosa. Cercavamo di scontrarci il meno possibile, io e Niall. Volevo chiedergli tante cose, come ad esempio perché mi avesse difesa. Ma non lo feci.
Sul tardo pomeriggio, finalmente, la detenzione finì.
Appena suonata la Campanella, mi fiondo verso l'uscita di quella prigione. Sono costretta a fermarmi, però, quando qualcuno mi afferra il braccio. Mi giro, riconoscerei la sua presa in mezzo a mille.
"Senti, Harry me ne ha parlato, ma non è come credi..."
Non stavo capendo.
"Insomma, io mi chiedevo se,... verresti alla mia festa"
Ora avevo capito. Ma perché Harry gliel'aveva detto?
"Perché me lo chiedi..." Risposi, un po' seccata "... É solo per avere più gente alla festa, non noteresti nemmeno la mia presenza..."
Mi giro e faccio per andarmene
"Non è come pensi, e te lo dimostrerò..."
Mi giro verso di lui. Dimostrarmi? Cosa?
"Eh va bene. Verrò"  dissi "ma lo farò solo perché Harry me l'ha chiesto"
Potevo percepire la delusione nei suoi occhi, ma non me ne preoccupai più di tanto, dopo tutto quello che mi aveva fatto, era il minimo. Se lo poteva aspettare.
"Bene, ci vediamo domani. Ciao..." Dico in fretta e, senza nemmeno lasciare che lui risponda, me ne vado.
                                                                                                      ***
L'indomani, dopo un'altra giornata di scuola, verso le 20:30, Harry mi viene a prendere. Indosso una t-shirt nera, pantaloncini fuxia e décolleté neri con paillettes. "Sei bellissima" dice lui appena mi vede.
Scoppio in una risata e lo guardo meglio.
"Anche tu sei niente male"
Mi sorride, mi prende per mano e ci incamminiamo verso casa di Niall. Sentiamo già da lontano la musica altissima e vediamo le luci. Quando entriamo, un ragazzo all'entrata ci saluta. Harry mi lascia da sola, mentre va a prendere due drink.
Passa un'ora
Non torna
Sono seduta a un tavolo
Da sola
Dove si era cacciato quel ragazzo?
A circa metà festa, cerco di andarmene, perché mi sto annoiando. Cerco Harry per dirglielo, ma non riesco a farmi largo tra la folla.
Vedo Niall salire su un grande tavolo, con un microfono in mano.
"Ehy ragazzi vi state divertendo?"
Si solleva un boato
Squallido, penso.
"Sentite, non é per rovinare questa atmosfera di gioia... Ma devo dire una cosa importante ad una persona importante..."
Mi giro di scatto verso la sua direzione.
Niall che dice qualcosa di importante?
Erano tutti stupiti quanto me
La musica cessò. Silenzio
"Io devo chiedere scusa ad una persona, ad una ragazza, molto importante. So che non ti ho trattata bene in questi mesi, a sire il vero sono stato un completo stronzo. Ma volevo che tu capissi che l'ho fatto solo perché dovevo riflettere su una cosa. In realtá ne ho solo avuto la conferma, perchè l'ho sempre saputo. Ho sempre saputo che eri diversa dalle altre, sei stata l'unica a farmi provare qualcosa di concreto. Ho sempre saputo di amarti"
Ancora silenzio, seguito da applausi, fischi e grida di incoraggiamento.
Sapevo che stava parlando di me. Non vedevo i suoi occhi pieni di gioia da tantissimo tempo. Quegli occhi che c'erano solo quando eravamo insieme.
Quegli occhi, che adesso cercavano di farsi largo in mezzo alla folla, alla ricerca di un unico sguardo.
Il mio
" GRAZIE AMORE ANCHE IO TI AMO "
Si sentì gracchiare al microfono.
Ci fu di nuovo silenzio
Era una voce insopportabile, che conoscevo benissimo
Clara
Chiaramente lei riuscì a trovarmi anche in mezzo a tutta quella gente, mi aveva tenuta d'occhio fin dall'inizio.
E adesso, cercava di poggiare la sua bocca da zoccola su quella di Niall, ovviamente non senza prima avermi mandato un'occhiata di sfida.
Lui nel frattempo tentava anche di scansarla.
Si vedeva che lei non lo amava, e quello ne era stata la prova. Come aveva fatto a pensare anche solo per un istante che potesse essere lei?
Non era più tempo per pensare.
Infuriata con Clara, decisi di salire sul tavolo, con i miei tacchi che per poco non lo spaccarono.
" Ciao Clara, sei stata bene? Bene, perchè adesso starai peggio" le urlo contro, spingendola e facendola cadere dal tavolo.
Niall riprende il microfono
"Ecco, è di te che stavo parlando. Ariana io ti amo, sono stato uno stupido e... Mi dispiace"
Aveva gli occhi lucidi mentre pronunciava quelle parole, e più lo guardavo, più le lacrime minacciavano di uscire anche dai miei.
Dio solo sa quanto mi era mancato
Non potendo stare più a guardarlo, in questo stato, gli presi il microfono di mano, lanciandolo in mezzo alla folla, e prima di zittirlo completamente, gli sussurrai alla sua bocca
"Ti ho sempre amato"
Dopo che le mie labbra incontrarono le sue, lui mi avvolse le braccia intorno alla vita, ricambiando il bacio, mentre la folla stava applaudendo e fischiando di gioia. Qualcuno si era persino commosso.
Finalmente un Harry selvatico sbucò dietro di noi. Ecco dove si era cacciato. Ed ecco perché aveva detto quelle cose a Niall.
Scesi dal tavolo dirigendomi verso di lui e mi getto tra le sue braccia, che si erano giá preventivamente allargate.
"Grazie" sussurro al suo orecchio, schioccandogli un bacio sulla guancia
"Di niente, piccola mia" disse lui, lasciandomi un dolce bacio sulla guancia
Non potevo chiedere di meglio

"Sure"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora