Il sole sorgeva da dietro le montagne di Kandor e pian piano ogni cosa iniziava a prendere vita come ogni mattina. Gli gnomi che, grazia al canto del gallo, erano già pronti, si misero in marcia verso il grande mulino per iniziare il loro lavoro, ovvero attivare la bocca del grande Kand che sarebbe la nostra fonte. Le Pixy, piccole fate protettrici dei regni lontani svolazzavano qui e la per la città, spargendo, con le proprie ali, piccoli brillantini che cadevano sui prati e sugli alberi dando vita alla tenera e dolce rugiada mattutina. Il regno era diviso in due parti: i Kandid e i Kanded. La prima parte vive nella zona alta della fonte, oltre roccia alta. Li la gente è nobile, indossa vestiti eleganti, va in giro a cavallo, parlano tutti lo stesso dialetto e sono molto calmi e pacifici tra di loro, e poi ci siamo noi, i Kanded, una piccola popolazione sotto la grande roccia che vive adeguandosi a quello che la terra può darci. Noi siamo diversi dai Kandid, noi combiniamo casini, urliamo, litighiamo tra di noi, facciamo feste dove la gente, con un po' di birra nanica, inizia a ridere senza mai fermarsi, beh siamo un popolo abbastanza libero e indipendente. Tra le tante persone che vivono nella parte bassa del regno ci sono anche io, Shelin Copperin.
Sono un elfa sul metro e cinquanta, castana e con degli occhi verdi accessi che spiccano in mezzo al pallore del mio in viso. Molto spesso mi riconoscono per la mia coda di cavallo che parte dalla testa e arriva fino alla parte più bassa della schiena aprendosi poi dopo il laccio.
Vivo con mia madre Lenah e mio padre Holin e con noi ci sono anche i miei tre fratelli: Fanie, il maggiore, Gren, il mio gemello e poi c'è Roish, il minore.***********************************************************************************************
Era il 23 di Fagthen e la gente del mio paese si stava preparando, come ogni anno ad accogliere la regina ed il re che ci venivano a far visita. Io non ricordo molto dei sovrani poiché non li vedo in giro spesso quindi l'unica cosa che mi rimane di loro è questa data e l'odore di betula, un profumo che la regina usa spesso. Il fiore di betula è l'unico fiore che cresce in queste zone infatti, i lavoratori di essenze, guadagnano molti soldi solo grazie all'estratto di questo fiore. Mi svegliai presto quella mattina, poco dopo l'alba insomma, e iniziai a preparare la colazione ai miei fratelli dato che i miei erano già a lavoro. Presi dallo scaffale tre piatti che riempì con della carne di cinghiale del giorno precedente e poi tre bicchieri che contenevano per il maggiore una birra di seconda mano mentre per gli altri due della semplice acqua. Dopo aver apparecchiato tornai in camera e mi sedetti sulla punta del letto con avanti il mio armadio. Non sapevo cosa mettermi per quel evento ma dopo varie scelte decisi di indossare un corpetto bianco con dei ghirigori dorati che partiva dalla parte alta del petto e si allungava verso i piedi fino ad arrivare leggermente a terra, una mantellina rossa che abbracciava le mie spalle e si congiungevano al centro del petto con un diadema color verde cobalto, degli stivali neri.
Poco dopo essermi preparata senti bussare alla mia porta e io oramai pronta andai ad aprire, era Gren.
«Ehi Shelin, stai dormendo?» Disse aprendo la porta e notandomi in piedi e pronta.
«Ah, già sei pronta a quanto pare, perfetto.» Chiuse la porta di camera mia e corse giù per le scale andando in cucina dove sicuramente c'erano gli altri due che stavano già mangiando. Andai vicino lo specchio, presi la spazzola e iniziai a passarla tra i capelli per aggiustarmeli e tra una spazzolata e l'altra pensavo a mia madre che da piccola mi pettinava i capelli e me li faceva tenere sempre sciolti; "I tuoi capelli sono bellissimi" diceva lei e anche se non c'ho mai creduto lei continuava ad affermarlo, chissà se lo pensa ancora.
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Fantasy
"Noi siamo comuni mortali infondo. Siamo stati creati diversamente da loro ma, come gli umani, anche noi sappiamo distruggerci."