2. Happy Encounters

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«Kelsey, wow, sei uno schianto!» affermo Devon prendendomi la mano e facendomi fare un giro su me stessa. Io risi alla sua affermazione molto banale.

«lecca culo di merda, mi sei mancato tanto!» affermo stringendolo in un'abbraccio, sinceramente mi sembrava che questo abbraccio non finisse più. Mi erano mancati i suoi abbraccio, lo strinsi a me sempre di più come se avessi paura che piano piano mi scivolasse via e scomparisse, come l'ultima volta.

Mi staccai dall'abbraccio e lui mi sorride facendo mettere in evidenza le sue adorabili fossette.

«ragazzi dobbiamo fare una festa, tutti devono sapere che la mia migliore amica è tornata!» afferma Lydia tutta sorridente, Devon accettò la sua proposta e lui avrebbe scelto il posto giusto.

«gli altri devono sapere assolutamente che sei tornata!» afferma Lydia e Devon concorda, non mi sono mai piaciute le feste di ben tornato anche se sono una festaiola, tutti che mi abbracciano e mi chiedono se sto bene, gente che mi regala roba insulsa, tutta questa roba non fa per me. Mi basterebbe una festa qualunque per scatenarmi, bere qualcosa e forse allargarmi un po' sul personale.

«dai Kelsey, dobbiamo andare nel rifugio!» afferma Devon, all'improvviso lui mi prese per il braccio e mi trascinò in macchina insieme a Lydia. Il rifugio. Molti ricordi mi tornano in mente con quei pazzi dei miei amici, i casinò che abbiamo combinato ai soli tredici anni, abbiamo rischiato che una vecchietta chiamasse la polizia, ma a parte quella sventura, tutte le nostre avventure passare in quel rifugio sono state fantastiche. Ma non pensavo che a distanza di tre anni il rifugio sarebbe esistito ancora per molto.

Guardai fuori dal finestrino, come Boston fosse cambiata, o forse è perché non sono più uscita da quell'ospedale e che a me sembra cambiata, ma so perfettamente che a Lydia non è cambiata per niente, ha passato anni di inferno essendo stata usata dal unico ragazzo che avesse sempre amato, avrebbe tanto voluto scappare da questo posto, chissà in Europa, a lei piace tanto il romanticismo anche se non sembra, per lei potrebbe andare bene Parigi o l'Italia. Lei andrebbe in qualunque posto pur di non stare qui, ad affogare in una cioccolata calda, sul divano guardando serie tv deprimenti per poi far si che i ricordi ritornano.

Notai che Devon fermò la macchina ed ha parcheggiato proprio davanti al mio vecchio rifugio. Scesi dalla macchina e lo guarda bene,  notai che tutti gli scarabocchi che ci sono disegnati sopra ci sono ancora, non gli hanno sostituito con qualcosa di nuovo.

«come noti non volevamo cambiare niente, perché tutti i disegni che ci sono ci ricordavamo i bei momenti passati con te..» dice quasi sussurrando Lydia affianco a me, io la guardai e gli sorrisi. Devon, con molta usta, apre la porta e grida: «ragazzi e ragazze, là nostre fantastica è meravigliosa Kelsey e tornata!». Io feci il mio ingresso dentro il rifugio, mi guardai attorno e notai che c'erano i miei amici con un sorriso stampato in faccia e mi guardavano. La mia Amber era cambiata un sacco, dai suoi capelli corti e scuri ora gli aveva lunghi e tinti di un colore abbastanza pazzerello, di un colore azzurro accesso, notai come i tatuaggi sulle sue braccia si mettevano molto in risalto con la sua pelle bianca come il latte.

«Kelsey la mia piccola troia!» afferma Amber venendo verso di me e stringendomi in un forte abbraccio, io e Amber avevamo un forte legame fraterno, eravamo come sorelle, a differenza di Lydia io e Amber ci conosciamo da quando avevamo il pannolino, ma dopo un paio anni ci siamo perse e feci amicizia con Lydia di cui ora lei è ancora la mia migliore amica, poi Amber dopo anni si fece viva ed entrò nel gruppo.

«Amber non sembri neanche tu con questi capelli!» dico indicando i suoi capelli, lei mi fece un grande sorriso e disse:«lo so sono bellissima, ma non guardarli troppo potresti invidiarti dei miei capelli color puffo!» afferma puntandomi il dito contro, io in segno di difesa alzai le mani in alto e ridacchia.

A distanza notai seduto su una panchina il mio Tommy, come sempre lui deve essere il diverso dal gruppo, deve essere distaccato da tutti e non far vedere i propri sentimenti altrui, ma so che ha dei forti sentimenti più di tutto quanto messi insieme, l'ho visto crollare davanti ai miei occhi quando sua sorella morì in un incidente stradale, un pirata della strada la travolse mentre lei stava tornando a casa da l'Inghilterra. Voleva soltanto fare una sorpresa al suo fratellino. Tommy lo conosco da un paio d'anni, ma non così tanto. Ma so tutto di lui quanto lui sa di se stesso, indossa sempre quelle maschere anche se è un cucciolo indifeso.

Alla fine feci io il primo passo, mi avvicinai a lui e mi sedetti sulla stessa panchina, gli appoggiai la mano sulla gamba e lui alzò il viso, i suoi così marroni e profondi mi fecero precipitare dentro, ha il piercing al labbro inferiore e sul sopracciglio, ha un po' di barba ma poca e notai che ha un tatuaggio sulla mano, una croce con soffiando inciso il nome di sua sorella.

«ciao Tommy..» dissi sorridendoli, lui mi fece un leggero sorriso e tornò a guardare a terra, vuole solo distogliere lo sguardo per non poter crollare.

«Tommy guardami..» dissi ma lui non lo fece, così gli presi il viso e lo costrinsi a guardarmi negli occhi, quando i miei occhi color ghiaccio guardarono dentro i suoi color marrone, notai solitudine. Io senza che feci il primo passo lui mi abbracciò e io fui costretta a ricambiarlo. Sapevo che sarebbe ceduto, so perfettamente che lui mi vuole bene anche se non lo fa dimostrare, ho saputo da Lydia che Tommy gli ha chiesto come stavo e se avevo dei miglioramenti, però ha detto che se lo raccontava in giro che aveva chiesto una cosa del genere avrebbe detto qualcosa in giro che loro due sanno, ma io sinceramente non so di cosa parlano,ma lo scoprirò presto.
Mi erano mancati tutti loro.

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