Sfortuna e Sfiga

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A tutti è capitato almeno una volta nella vita di esclamare: «Miseriaccia, tutte a me capitano! Che sfiga..».

Già.

Permettetemi però di fare una precisazione: non è che capitano tutte a te, le disavventure capitano a tutti, ma esiste una parte della popolazione a cui il magnetismo terrestre gli fa un baffo perchè la sfiga in loro è molto più potente dell'attrazione gravitazionale esercitata dal sole sulla terra.

A questa eletta fetta della popolazione è toccato il miracolo della sfortuna come compagno instancabile di viaggio, appiccicosa come quel parente di cui non riesci a liberarti durante il cenone di Natale perchè: «Hey, è Natale! È l'unica volta in cui riusciamo a vederci!».

Intendiamoci, tutti hanno la loro buona dose di sfortune: la cacca di piccione sul gubbino nuovo, il pavimento bagnato delle piscine, il gelato che non riesce a vincere le leggi della termodinamica; ma queste sono sfortune. Eventi isolati di momentaneo disallineamento tra karma e capacità propriocettive dell'organismo umano, eventi solitamente susseguiti da una supercompensazione che si manifesta in una banconota da 5 euro trovata abbandonata in un bagno pubblico o nel berretto di lana fatto a mano dalla nonna che stavi cercando da una vita e che improvvisamente salta fuori.

Cose minime all'apparenza, ma sono proprio queste "cose minime" a fare la differenza in una giornata no e queste cose minime ai portatori di sfiga non capitano.

Una giornata no resta una maledettissima giornata no.

Tutto quello che si può fare è augurarsi che quella seguente sia almeno una giornata ni, ma ovviamente si entra nel campo delle probabilità...brutta questione.

A questo punto verrebbe da chiedersi, ma esiste una qualche differenza tra sfortuna e sfiga? Beh, in realtà è molto semplice perchè basta fare un esame sulla quantità degli eventi sgradevoli, o meglio...sulla loro qualità.

Una sfortuna è quando aprendo il cartone del latte usi troppa energia e un pò ne schizza fuori sporcando la tovaglietta della colazione. Una sfiga è quando, aprendo lo stesso cartone di latte, tutto il contenuto finisce sul completo attentamente selezionato il giorno prima per un importante colloquio di lavoro e ovviamente sei già in ritardo perchè la sveglia non ha suonato (o meglio, era stata impostata per il giorno giusto, ma dell'anno sbagliato) ed il tuo amato cane è stato male vomitando sul divano e per evitare che l'odore potesse raggiungere il cuscino hai dovuto perdere un'infinità di tempo a smontare il complicato copridivano che manco il cubo di Rubik e disinfettare la triste e puzzolente zona interessata dedicando almeno altri dieci minuti a consolarlo.

Notata la sottile differenza?

È a questa èlite che ritengo opportuno bisognerebbe fare omaggio nei discorsi da premio Oscar (perchè sia chiaro, chi ha la sfiga addosso non vincerà mai un premio Oscar o un premio di qualsiasi genere...forse alle elementari, il premio "Miglior Tentativo" alla fiera delle scienze..) perchè senza di loro, il resto della popolazione non gioverebbe dell'immunità dalla sfiga.

Coloro che sono portatori di questo grosso peso non sanno nemmeno quale grande e importante lavoro svolgono per la società, ritengo che dovrebbero farlo diventare un vero e proprio impiego retribuito. Per la legge del bicchiere d'acqua, è grazie a chi lo vede mezzo vuoto che esistono persone che lo vedono mezzo pieno. Chiamiamola pure legge degli opposti, ma per ogni portatore di sfiga esiste almeno un Gastone con una fortuna che quasi fa venire l'asma.

Qualcuno d'importante una volta ha detto che la conoscenza rende liberi, sicuramente non rende liberi i portatori di sfiga dal loro immenso peso, ma almeno può aiutarli a comprendere meglio la loro condizione.

Se c'è una cosa che accomuna questi due gruppi di persone è il fatto che la vita è costituita da una lunga serie di problemi ed il nostro compito è quello di riuscire a risolverli. I portatori di sfiga hanno molti più problemi rispetto alla media ed è proprio qui che risiede la loro caratteristica più sorprendente: nonostante l'interminabile lista di sgambetti che l'esistenza prepara loro, hanno sempre la forza di rialzarsi, pulire i pantaloni dalla polvere e ricominciare a camminare. Aver a che fare ogni giorno con la sconfitta rende più forti e le occasioni, più uniche che rare, in cui si conquista una vittoria, hanno il sapore più entusiasmante del mondo e personalmente posso dire di conoscere bene questo sapore..

Come vedo il mio bicchiere d'acqua?

Beh, dipende dalla sete che ho.

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