Il Raggiro dell'Amore

capitolo 1

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Svegliarsi alle 06:00 del mattino non è il sogno di tutti i ragazzi, specialmente se quella sveglia mattutina è seguita dall' alzarsi dal letto per andare poi a scuola e passare 6 ore al giorno, cinque giorni la settimana, seduti ad un banco a guardare le pareti o fuori dalla finestra.
Questa è la solita routine che vive uno studente fino all' esame di maturità, 13 anni di scuola se passi ogni anno senza mai bocciare, certo se esistono ragazzi come me che si iscrivono al classico e riescono ad arrivare fino in terza, grazie alla divina provvidenza, per poi ripeterla due volte di fila, diciamo che gli anni aumentano in base a quante volte bocci.
Stanco di ripetere la stessa classe per la terza volta nella stessa scuola, presi una "saggia" decisione, decisi di andare a studiare al linguistico, Liceo Linguistico "G. Chini" a Lido di Camaiore. Certo avevo fatto un bel salto salto qualità, se prima bocciavo per le assenze, perchè a scuola ci andavo ogni morte di papa, sicuramente una scuola vicino al fastfood, ai bar e pasticcerie più buoni della zona, poi il mare e il mercato il lunedì mattina, la tentazione di non andare a scuola era molto forte. Ma come tutte le storie, belle o brutte che siano, c'è sempre una parte buona e una cattiva; la parte cattiva era la tentazione di non andare a scuola, mentre la parte buona era Lei, Desdemona, una ragazza della mia età dai capelli biondi e gli occhi cerulei, sembrava Venere versione teenager. Vederla un istante prima di dare l'esame d' ammissione di russo, spagnolo e inglese mi aveva reso un completo idiota, la guardavo camminare verso l' entrata della scuola, dentro di me nasceva il forte desiderio di conoscere qualcosa di più di quella divina creatura soprannominata Desdemona. Dopo qualche minuto fermo lì imbambolato a guardare nel vuoto, mi avvicinai all' entrata e una volta dentro la scuola mi guardavo intorno in cerca di lei, si stava avvicinando l' ora del mio esame e a me non interessava altro che rivederla. Altri ragazzi che dovevano sostenere il mio stesso esame stavano seduti a terra nel corridoio davanti ad un' aula, la porta era socchiusa e da quello spiraglio si vedevano due donne, una di fronte all' altra, una doveva essere la professoressa di russo, forse entrambe, ma la porta semichiusa non mi permetteva di vedere anche l' altra. Alle 09:00 in punto la prof, che avevo scorto prima, uscì fuori con un elenco in mano e, indovinate!
"Leonardo Giorgi." Disse lei con una vocina stridula. Sentire il mio nome per primo era una tortura per le mie povere orecchie.
- In quel momento mi sentivo come un prigioniero in un campo di concentramento, come se avessi Hitler di fronte che dice: "Oggi facciamo una gara, il primo che arriva muore, l' ultimo anche. AVANTI I PRIMI DUE!!!"-
Entrai in aula con la convinzione che ce l' avrei fatta ad occhi chiusi, invece, non fu così: entrai e non appena mi sedetti sulla sedia a me predestinata mi trovai di fronte Desdemona e non riuscivo a credere che una ragazza della mia età era già una professoressa. La prof dai capelli mori si presentò: "Io sono Cristiana Di Grazia, docente di russo e lei è la nuova professoressa madrelingua Victoria Benedova." Nel frattempo nella mia testa pensavo:"Se tutte le prof fossero come la lettrice di russo e chi bucherebbe più?!?" Cercai di farmi passare l' espressione da completo idiota il più presto possibile, o almeno di farla notare il meno possibile. La prima a tempestarmi di domande fu la Di Grazia mentre la mia Desdemona, alias Victoria Benedova, si limitava a fare cenno di si con la testa e a sorridere, dopo quella valanga di domande sulla grammatica arrivò la parte del dialogo, di norma doveva essere un dialogo semplice, del tipo: ciao, come ti chiami? come stai? etc etc...
-Invece nella mia testa riuscivo solo ad elaborare solo tre parole: я люблю тебя io amo te.-
Avevo avuto un colpo di fulmine vedendola a distanza, che si solidificava ogni volta che il mio sguardo incrociava il suo e mi perdevo nelle profondità di quegli occhi azzurri. Dopo circa venti minuti dall' inizio dell' esame la prof disse:" Allora Leonardo, visto che sei il primo che sostiene un esame di ammissione in terza a settembre e sceglie russo, vogliamo mandarti sereno a sostenerenil prossimo esame, secondo il nostro giudizio ti meriti 7 a grammatica e 8 a lettorato, però sappi che non appena cominceranno le lezioni da te avremo gramdi pretese, perchè hai un immenso potenziale e lo dimostra il fatto che in due mesi hai studiato, con ottimi risultati, due anni di russo." Facevo i salti di gioia, non mi sarei mai aspettato un simile risultato, ringraziai le prof e le salutai, per andare a sostenere il prossimo esame.
Alle 11:00 precise avevo finito tutti gli esami, consapevole di essere andato discretamente, la mia unica preoccupazione rimaneva solo Desdemona, avrei voluto conquistare il suo cuore e farle vivere il brivido di San Valentino tutti i giorni, peccato che erano i ruoli a tradirmi, lei professoressa e io studente, non avremme mai potuto amarmi. Tornando a casa fischiettavo come non avevo mai fatto prima, ero felice, innamorato, mentre guidavo la mia Peugeot bianca pensavo:"Se lo racconto ai miei amici non ci crederanno mai, specialmente Christian e Aurora, lei sarebbe diventata una specie di consulente per me, mentre lui avrebbe cominciato a far battutine e a prendermi per i fondelli." Christian e Aurora sono i miei migliori amici si da quando ero bambino, insieme abbiamo fatto elementari e medie, alle superiori, obbligato dai miei genitori, io andai al classico e loro al Chini a studiare lingue ma adesso il destino ci ha riunito di nuovo e che ci crediate o meno siamo nella stessa classe, siamo talmente amici da rimamere uniti anche nella bocciatura. -AHAHAH-
Arrivato a casa trovai i miei amici ad aspettarmi sul divano, rimasi qualche istante fermo a guardarli, volevo lasciarli un pò sulle spine e farli pendere dalle mie labbra, per un pò ressero il gioco, poi Aurora sbottò e disse:"Alòra!?! Vuoi dirci come ti è andato questo esame O dobbiamo andarlo a chiedere ai prof?!?"
"Va bene, calmati!!! L'esame è andato bene, non dovrei avere debiti subito a inizio anno, poi stavolta ci metterò il 110% del mio impegno e passerò fino in quinta senza debiti e con ottimi voti!"
Finito di dire il mio buon proposito Christian si alzò di scatto per accertarsi che non avessi un febbrone da cavallo o che avessi fatto uso di stupefacienti o alcool, Aurora a stento tratteneva le risate e cercando di apparire il più seria possibile commentò:" Leonardo dimme la verità! Che cos'è successo mentre eri a fare l'esame, ti è apparsa la Madonna o ti sei fatto una canna?!? Non ti è MAI interessata la scuola prima d'ora, tant'è vero che faremo la 3° per la terza volta perchè passavamo la maggior parte dei giorni di scuola a giocare a briscola al bar!!!"
Rimasi qualche istante in silenzio a riflettere sul fatto di dire o meno ai miei amici che mi ero innamorato di una prof, la mia bellissima Desdemona, decisi di tacere perchè conoscendoli, Christian mi avrebbe preso per il culo fino al 2100 e Aurora avrebbe cominciato a darmi consigli su come conquistarla (utili e corretti) ma non sarebbero serviti a molto visto i ruoli che interpretavamo a scuola.
Christian mi guardò dalla testa ai piedi, per farmi un check-up completo poi con la sua solità ironia cominciò a fare supposiozioni, avvicinandosi maledettamente alla verità e conoscendomi bene come mi conosceva lui, sarebbe stata la reazione dei miei occhi a tradirmi: una frase e poi un' altra e un' altra ancora e poi, sfortunatamente, arrivò la frase che svelò il mio segreto:"L' unica cosa che spinge il bel palestrato mediterraneo a mettere la testa a posto è una sola, l' Amore. Il nostro caro Leonardo è caduto nel più grande raggiro del mondo, il RAGGIRO DELL' AMORE!!!"
I miei occhi balzavano da una parte all'altra (una specie di partita a ping pong) per cercare una via di fuga, adesso Aurora sarebbe riuscita ad estorcermi tutte le informazioni su quella ragazza che mi aveva praticamente fulminato (meno male che non sono una lampadina) in un attimo l' atmposfera diventò simile ad un interrogatorio di polizia, Christian mi tolse la cartella con la stessa ghiozzaggine di un muratore e con la stessa finezza di una scaricatore di porto.
Mi fece cadere sulla sedia con una spinta e Aurora era la poliziotta sexy e cattiva che mi tempestava di domande, al punto di farti parlare dall' esasperazione. Mi urlava contro con la stessa ferocia di un dobermann : "Avanti parla!!! Chi è? Come si chiama? Che fa? Com'è fatta? Dove e quando l'hai conosciuta?"
Un pò intimorito risposi quasi sussurrando:" E' una professoress..." Nemmeno il tempo di finire di parlare che Aurora:" Che cosa?!? Una prof?!? Ma te sei di fori come un terazzo! Non sarà per caso quella di storia dell' arte, quella con i capelli blu corti, piena di anelli e orecchini, vero? Ha 32 anni!"
"Nonononono! Lei è giovane e bella, ha gli occhi chiari e i capelli biondi, ha la mia età ed è la nuova lettrice di russo (avevo visto anche quella di storia dell' arte e non era male, anzi era piuttosto discreta ma Cupido aveva puntato le sue frecce su me e Desdemona -Briao com'è di solito sbaglia bersaglio e centra quella di italiano, sarebbe il colmo-) [Cup, se proprio tirare alla cieca, prima di bendarti e scoccare la freccia, girati verso quella di storia dell' arte, anche se ti sarei grato se per una volta tu centrassi il bersaglio giusto.]
Christian rimase di sasso e, come avevo previsto, la mia adorata Aurora stava cominciando a fantasticare su come avrei potuto conquistarla anche se aveva subito precisato che sarebbe stata un' impresa abbastanza difficile da compiere. Finito l' interrogatorio e ottenute le informazioni desiderate, i miei cari amici mi sfotterono per un pò, ma ripresero la loro serietà non appena annunciai l' intenzione di andare al fastfood-drive a godersi uno degli ultimi giorni di vacanza sulle spiagge di Lido e dimenticare che tra meno di due settimane saremmo finiti nuovamente dietro ai banchi di scuola.