Capitolo 1

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In quel momento riuscivo a vedermi.
Io, immersa nei miei pensieri, felice di essere ad un funerale.
Mi immaginai con un vestito nero di tulle e una borsa di pelle nera.
I miei capelli color miele raccolti In un chignon e per dare un tocco di classe, un viso privo di espressività.
-Mi dispiace, eravate così legate.-
Disse la madre della mia migliore amica, che in quel momento era distesa Su di un velluto bianco, dentro una scatola di legno.
Io abbracciai la signora che aveva appena pronunciato quelle parole e mi scese una lacrima che mi rigò il viso.

Poche ore dopo mi ritrovai a ricordare le ultime sue parole:
Ellen, vuoi fare un gioco con me?
Si chiama La Tavoletta Di Ouija.
Ti ricordi quando mi hai detto che tu non avevi la mamma?
Giochiamo con la Tavoletta e potrai vederla.
A quel punto, io avevo giá accettato.

La finestra per il paradiso é questa.

Disse sollevando con un aria da maestrina un pezzo di legno con una piccola lente di ingrandimento incastonata.

Deve fare un giro per ogni giocatore.
E poi devi ripetere insieme a me queste parole.

Disse pronunciando una formula che avevo completamente rimosso.

Ora se c'é qui qualche spirito si faccia vedere.

Prese la "finestra per il paradiso" e guardò nella lente.

Io.........Non vedo niente.

Disse spaventata
All'improvviso sentii uno strillo acuto che veniva dall'interno della sua gola.
Le luci si spensero.
Sentii dei passi e alquni rumori.

Le luci si riaccesero.

Sara era immobile davanti a me.

I capelli sconpigliati, e gli occhi completamente bianchi.

Il mio sguardo si catapultò su un filo, un filo bianco sospeso,
Con attaccato un ago appuntito.
Solo a guardarlo sentivi dolore.

Si avvicinò alla bocca di Sara, e iniziò
a cucirle le labbra.

Rimasi immobile di fronte a quella scena.

Poi vidi solo buio.

patto col diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora