The perfect girl (h.s) [Italian Translation]

Capitolo 2

Cosa è successo nel capitolo precedente? Harry sogna una ragazza ma non riesce a vedere il suo volto. La sua fidanzata lo ha lasciato e Harry non riesce a farsene una ragione. I suoi amici lo invitano ad uscire con loro, per far tornare il vecchio Harry. L'uscita non va poi tanto bene, Harry incontra una ragazza che vuole solo andare a letto con lui, così lui la manda via. Dopo questo episodio Harry si nasconde in casa, inizia a sentire la voce della ragazza del suo sogno e questo lo fa spaventare, così prende una pillola e lascia un messaggio sulla segreteria telefonica del suo psicologo Bell.

***

HARRY

Mi sento pesante. Sono stanco e ho delle terribile occhiaie, ma non riesco ad addormentarmi. Alzo lo sguardo posandolo sul mio psicologo.

—Harry, il tuo messaggio mi ha preoccupato— dice il Dr. Bell mentre osserva dei fogli. —Che è successo stavolta?

Quando l'ho chiamato avevo davvero bisogno di aiuto ma ora che ripenso alla voce che ho sentito nella mia testa mi sembra quasi non avere senso. So di averla sentita molto bene, ma quella voce non era vera. Non so se dovrei raccontarlo al mio psicologo, ho paura di essere rinchiuso in un istituto per pazzi. Non sono pazzo, sto bene. Ho solo bisogno di tempo.

—Non lo so ...— sussurro, sedendomi sul divano. —Sono davvero ... sto bene ...

—No, non è vero— mi interrompe il Dr. Bell con gentilezza nella voce. —Ti stanno sudando le mani e questo è un segno.

—Cosa?

Non avevo notato le mie mani tremanti.

—Ti capita quando sei nervoso o quando stai mentendo, lo so, ti conosco. Adesso dimmi ... cosa è successo? C'è qualcosa in particolare di cui vuoi parlarmi?

Vorrei parlare di un sacco di cose, liberarmi di tutti questi pensieri che mi stanno torturando e che si stanno accumulando nella mia testa. Vorrei togliermi questo peso dalle spalle, ma non sono in grado di dire tutto ad alta voce. Non sono pronto.

—Non so da dove iniziare.

—Potresti iniziare dalla chiamata che hai fatto— Il Dr. Bell prende una penna dal suo taschino, pronto a prendere nota.

Penso che eviterò la questione della voce e mi concentrerò su i veri problemi. Non voglio parlare di tutto in una sola sessione, ma potrei iniziare con le basi. Deglutisco.

—Ho dei problemi con lo scrivere, con le ragazze e con l'amore ...

—Iniziamo con le ragazze e l'amore. L'ultima volta che sei venuto da me avevi organizzato tutto con la tua fidanzata Jennifer, era venuta anche lei e avevate avuto una sessione di coppia ... cosa è successo?

Quand'è stata l'ultima volta che sono venuto? Tipo cinque mesi fa. I ricordi sono ancora freschi nella mia mente. Il profumo di Jennifer, il suo sorriso, il suo sguardo così potente ... Questa domanda è una pugnalata dritta al mio cuore.

—Mi ha mollato— rispondo reclutante.

—Mi dispiace Harry— dice il dottore. So che è veramente dispiaciuto, lui sa quanto amavo Jennifer. —E come ti fa sentire questa cosa? Perché hai deciso di non venire più agli incontri?

—Non riuscivo a farlo, volevo stare da solo.

—Ti ha aiutato isolarti?

—No.

—Non va bene Harry. Quando attraversi questo genere di cose è meglio circondarsi di persone che ti amano e so che ne hai molte.

Abbasso la testa. Non mi sento amato.