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Il funerale della nonna fu' davvero pessimo. A parte che vi era tantissima gente, la chiesa  era affollata nonostante le sue notevoli dimensioni ed io stavo per soffocare. Durante la messa non riuscivo a smettere di piangere e di pensare tanto che al momento delle condoglianze scappai in un angolo isolato senza voler vedere e sentire nessuno ma era praticamente impossible...
Il momento più brutto però fù prima di andare in chiesa, quando chiusero la nonna nella bara perchè quella era stata l'ultima volta che vidi la persona più viva che esisteva per me. Mia nonna era una donna forte e così felice che era morta con il sorriso. Papà mi spiegò che aveva avuto un tumore fulminante e che ad accorgesene fù proprio mia mamma quando andò a trovarla e la vide distesa  sul pavimento. Purtroppo era troppo tardi e quando arrivò l'ambulanza non c'era più nulla che potesse salvarla...
Nonna aveva 3 figli, mio padre era il più Piccolo.
Gli altri erano zio Ciccio e zia Filomena.  Zio abitava a pochi kilometri da casa nostra mentre zia Filomena viveva a Roma ormai da parecchio. Quel giorno l'ho rivista dopo quasi 2 anni.
Lavorava nella squadra dei RIS di Roma ormai da una decina di anni e non poteva mai lasciare o prendersi Più di 2 giorni liberi di fila tranne che in casi straordinari tipo questo. Diciamo che ogni estate quando le toccavano le ferie scendeva da sola per 3-4 giorni giusto il tempo di stare con la nonna e noi e poi risalire.
La scorsa estate però Quando scese non ebbi l'occasione di vederla poichè ero a casa al mare con Marco e i suoi amici. Rivederla dopo tanto tempo mi rese per un attimo "Felice"in quel giorno grigio.

Dopo il funerale ci recammo al cimitero che era a 1 km dalla chiesa. I "signori neri" (come diceva il piccolo Checco, il mio cuginetto di 3 anni) presero la bara e la misero in una casetta , la stessa im cui si trovava il nonno. Poi la murarono e lì papà scoppiò a piangere come non mai. Diciamo che aveva cercato di trattenersi il più possibile ma non ci riuscì nè lui nè zio Ciccio nè zia Filomena.. prima di andarcene però papà mise una mano in tasca e tirò fuori un pezzo di carta. Lo guardò e con una voce rauca e le lacrime agli occhi iniziò a leggere cosa c'era scritto. Era una lettera per la nonna. Papà aveva aspettato che fosse rimasta tutta la famiglia per leggerla.
<< ciao mamma, come stai? È da tre giorni che non ti vedo ed il bello è che già mi manchi da morire. A saperlo quando l'ultima volta mi hai detto "Nicola perchè stasera non chiudi il Ristorante e vieni a mangiare da me?" Ti avrei detto subito si. Invece sono sempre stato una testa di cazzo che non rinuncia mai alle sue passioni. Ti ricordi quello che ci ripetevi sempre da Piccoli? Che i sogni si possono realizzare!? Beh io oggi spero che il mio sogno si realizzi e che queste parole ti arrivano ovunque tu Sia. Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per Noi figli ma Anche per i nostri figli... per Marco... per Lucy... ah Lucy... non sai Quanto ti vuole bene e sta male per te. Ma tu ti prego tranquillizzala e fagli capire che  ci sei .. Sai, si dice che quando una Stella muore è perchè forse merita di brillare in cielo.. ecco ora tu brilli per me, Per ciccio ,per Filomena, per i tuoi nipoti , per Tutti noi... noi ti amiamo mamma.... tuo figlio Nicola.>>
Tutti restammo immobili e in silenzio ad ascoltare papà e a piangere senza fine. Ci abbracciammo, Marco mi strinse forte e mi diede un bacio in fronte. Mamma vicino papà e i miei zii e poi c'era altra gente che piangeva intorno che nella confusione non avevo nemmeno fatto caso di chi fossero , dovevano essere parenti di nonna.. Io Ancora non realizzavo. Volevo dimenticare questi giorni e scappare via. Intanto sentivo pure freddo, mi era venuta la febbre.

Voglio Prenderti Per ManoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora