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"Non si deve mai tornare indietro quando si può andare avanti."
Era una frase che ripeteva sempre Marco. L'avevo imparata a memoria eppure solo nella testa era rimasta e mai venne applicata.
Marco era il piú forte caratterialmente della famiglia. Anche quando il mondo sembrava crollargli addosso riusciva a trovare una ragione per andare avanti. Era una caratteristica che ammiravo in lui e mi spingeva ad invidiarlo  perché somigliava tanto alla nonna.. Io non capivo come entrambi riuscissero a trattenere il loro umore, a fare finta di stare bene nei momenti no. 'Fare finta' non era mai stato il mio forte. Quando c'era qualcosa che non andava me lo si leggeva negli occhi. Mio fratello se ne accorgeva perfino dal modo in cui io camminavo. Quando avevo 15 anni , un giorno ero tornata da scuola delusa poichè avevo scoperto che il ragazzo con cui stavo uscendo in quel periodo si sentiva anche con altre. Passai dalla camera di Marco cercando di non farmi notare, non avevo detto nemmeno una parola. Andai in camera mia e Marco mi chiese subito <<Lucy che è successo ? Che hai combinato questa volta?>> prendendomi in giro perchè era il suo solito fare il buffone, come tutti i fratelli d'altronde. Io e lui litigavamo spesso ma per questioni banali. Non eravamo quei fratelli che si odiavano o che non volevano mai uscire insieme , anzi.
Lui ci teneva tantissimo a me anche se non lo dava a vedere. Mi proteggeva ed era anche geloso. Tutte le mie amiche mi invidiavano perchè Essendo un ragazzo bello e popolare ,Marco aveva tanti amici fighi da potermi fare conoscere. Ma magari... In teoria dovrebbe essere stato così , ma con lui era praticamente impossibile. Tutti i suoi amici mi vedevano come una sorellina o meglio erano stati costretti. Una volta abbiamo incontrato un suo amico che credendo fossi un'amica, dopo essersi presentato, mi disse <<sei molto Carina>> e Marco esclamò <<ehi, è mia sorella.>> Con voce seria e cambiando discorso. Poi,quando gli chiesi perchè l'avesse fatto mi disse che gli andava.
In pratica a me non dimostrava nulla di quello che provava. Infatti io di lui sapevo poco. Si interessava di me , di quello che facevo il giorno, di chi frequentavo ma appena gli chiedevo io qualcosa della sua 'sfera privata' faceva tutto il riservato. Non lo capivo proprio, ma gli volevo bene davvero ed era tutto per me. Come del resto i miei genitori ,eh! Mio padre e mia madre erano cuochi. Avevamo un ristorante al centro della città dove ogni giorno i miei ci mettevano l'anima in tutto ciò che creavano con le loro mani. Anche se a volte litigavano il loro era proprio vero amore.  Certo ogni famiglia ha un suo problema ed io non credo alla famiglia perfetta perchè non è mai esistita. Loro infondo erano due persone così umili e buone Che insieme si completavano.
Quando ero Piccola dicevo sempre che da grande avrei voluto una storia come quella dei miei genitori. Avrei voluto trovare una persona con cui crescere e condividere l'età più bella. Che poi tutti dicevano che fino a 23 o 24 anni si era troppo Piccoli per una relazione perchè era l'età del divertimento e delle cazzate. Io non ci ho mai creduto anzi secondo me era proprio in quella età che ci voleva una persona al fianco. Certo erano gli anni migliori ma anche i più difficili da affrontare. Gli anni dei complessi e delle paranoie. Gli anni in cui si cresceva psicologicamente, in cui si capiva come andava Veramente il mondo, gli anni in cui ci si cominciava a conoscere di più..
l'amore che nasce da quando si è adolescenti è il più vero! E per amore non intendo le coppie di tre mesi o un anno.. ma tutti quei ragazzi che diventati adulti sono ancora insieme. Quelli che hanno condiviso tutti i momenti migliore della gioventù.
Di fidanzati fino a 18 anni non ne ho mai avuti.. ormai mi ero completamente rassegnata.
Io non rincorrevo più nessuno, non ne avevo proprio voglia vedendo lo schifo che c'era in giro. Ormai i ragazzi erano troppo immaturi per avere un qualcosa di serio e le storie infinite dei miei desideri rimanevano solo tali.
Forse l'unico ragazzo serio che conoscevo era mio fratello. Il solito 'cazzone', finto stronzo ma che Quando si innamorava perdeva la testa. Beato lui! Avrei voluto tanto un ragazzo così.
La nonna mi diceva sempre che non dovevo avere fretta e che ogni età aveva il suo momento.  Anche se da un lato mi ero rassegnata, dall'altro aspettavo con ansia. Perchè infondo tutti hanno bisogno di qualcuno. Come mi disse un mio amico: "soli non ci stanno nemmeno i cani."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 04, 2017 ⏰

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