Prologo 9 anni prima

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"Corri...Corri" é questo che continuo a ripetermi mentre corro attraverso una foresta innevata.
Gli alberi alti, fitti e coperti di neve dovrebbero nascondermi dal mostro che mi insegue.
É possibile che solo pochi istanti fa... giocavo con mio padre? Poi riverso al suolo con una creatura che gli succhiava via il sangue, mentre  assistevo inerme alla scena e vedevo mio padre morire? E la neve intorno a lui tingersi di un rosso vivo? Si era solo poco tempo fa, che papà mi disse << scappa...salvati >>.
Corro, come non ho mai corso prima d'ora, salto rami e massi coperti da una neve candida, ma il mostro é sempre più vicino.
Mi fermo per riprendere fiato, ho le mani e i piedi congelati, mi volto per vedere dove possa essere il mostro, non lo vedo, ma lo sento.
"Devo nascondermi", con la coda dell'occhio  noto una piccola grotta formata da radici e rocce, é abbastanza grande per me, mi ci infilo sperando che non mi scopra...
E invece mi scopre, vedo le sue scarpe attraverso la piccola apertura da cui sono entrata, "ho paura...mi ucciderà" tutto il mio corpo e scosso dai brividi, se non morirò per mano sua sarà per il freddo.
Il mostro si ferna davanti alla grotta, << vieni fuori >> dice << dai non ti farò male >> continua << ho solo    fam... >> le sue parole vengono smorzate da un' altro essere che compare davanti a lui, sarà un suo amico? Da come arretra il primo sembra di no.
<< Sei  una  vergogna  per  noi  vampiri >> sento dire al secondo, subito dopo vedo uno schizzo di sangue che tinge la neve di rosso, vedo il suo corpo riversarsi a terra, dal profondo taglio alla gola esce un fioto di sangue impressionante.
La chiazza di sangue si allarga fino a diventare un lago.
Il secondo uomo, o vampiro, si china all'ingresso della grotta e allunga una mano per afferarmi...
<< Ahh!! >> inizio a urlare a squarciagola, la mano si ritrae e vedo il volto del vampiro.
Sembra giovane, ha la carnagione chiara, le labbra piene e gli occhi di un grigio intenso con una piccola macchiolina azurra nel iride destra, i capelli sono corti rasati ai lati, dal colore castano chiaro, ha anche delle macchie di sangue sulla guancia sinistra e da quello che posso vedere anche sui suoi vestiti.
Mi guarda preoccupato per un istante, poi sorride e vedo i canini, mi ritraggo ancora di più, ma lui mi guarda e chiede << come ti chiami? >> tremante di paura, ma un pochino rassicurata, rispondo << Elaija e tu? >> sorride ancora, poi risponde << é un bellissimo nome, il mio é Caleb>> con uno sguardo più  compassionevole mi chiede << sai che cos'è successo a tuo padre?>> con le lacrime che mi solcano le guance all'immagine di mio padre disteso a terra in una pozza di sangue, annuisco << e sai che non tornerà? >> chiede, annuisco ancora << dov'è  la mamma? >> questa volta scuoto la testa << io...avevo...solo...papà >> dico tra un singhiozzo e l'altro, << dov'è la tua casa? >> chiede, e ancora piangendo rispondo << noi non avevamo una casa... vivevamo nei boschi >> con sguardo pensieroso chiede << quanti anni hai? >> è così gentile e parla in modo così dolce che smetto di piangere e faccio un timido sorriso <<sette...e tu?>> lui ricambia il sorriso << più  di cento>> all'una ancora le braccia per prendermi e stavolta non mi ritraggo, mi tira fuori dalla grotta, mi sorride ancora asciugandomi le lacrime e mi dice << ora avrai una casa e una famiglia piccola Elaija >> mi da un bacio sulla fronte e nascondo il viso nel suo collo per non vedere il cadavre del mostro che ha ucciso mio padre.
Mentre cammina mi addormento tra le sue braccia sapendo di essere finalmente al sicuro

    Io so cosa c'è  nel tuo Cuore (La Storia É completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora