Io so cosa c'è nel tuo Cuore (La Storia É completa)

Capitolo 6

Sono in camera mia, sdraiata sul letto con Blechy raggomitolato sulla mia pancia.
É stata una giornata intensa, dopo il nostro momento nel gazebo é arrivato Rix, tutto di corsa, dopo aver ripreso fiato ha detto a Caleb che un paese vicino alla foresta, dove ci nascondiamo, era arrivato un umano recentemente trasformato in vampiro, quindi con la sete di sangue ancora forte, e aveva commesso degli omicidi.
Caleb é dovuto andare a recuperarlo, e ha lasciato a Rix l'ordine di proteggermi.
Ecco perché ho dovuto passare tutto il giorno chiusa in camera con Rix, fuori dalla porta, per far immodo che non esca! Ma andiamo, neanche fossi in prigione!
Però capisco Caleb per averlo fatto, ogni volta che trova nuovi vampiro li  porta qui, e non essendo mai stati lontani dal sangue umano lui ha paura che mi possano attaccare mentre iniziano la loro nuova..."dieta" . E durante quel periodo tutti i demoni e mozzi demoni devono provvedere alla mia protezione.
"Uffa...splendido altre settimane durante le quali rischio di essere uccisa...che palle" penso.
Sento la porta aprirsi e mi tolgo Blechy dalla pancia mettendomi a sedere.
La piccola scintilla di speranza che avevo provato si spense all'istante, é solo Rix con la cena, anche se è la mia preferita, lasagne con sugo di cinghiale cosce di pollo e purè...non mi tira affatto su di morale.
Rix deve vedere la mia delusione, perché appoggia il vassoio sul comodino mi sorride e dice << mi dispiace signorina... >> lo interrompo << per favore Rix mi conosci da nove anni chiamami solo Elaija >> si passa la mano tra i capelli con un po di disagio << acusa...Elaija...volevo dirle che il padrone Caleb é molto dispiaciuto per non aver potuto trascorrere la giornata con voi >> sono un pochino sollevata ma, non piu di tanto <<d'accordo >> rispondo senza una particolare emozione nella voce.
<< E... >> aggiunge  << vi promette che domani vi porterà a fare una gita in moto >> dice con un largo sorriso, ora si che sono emozionata << davvero?! >> dico saltando in piedi e sorridendo << Si... >> si ferma un attimo << Elaija sapete che i vostri sentimenti per il padrone Caleb non mi riguardano.. >>
cosa? quello che provo é così evidente?, ma l'iniziale sorpresa viene sostituita dalla rabbia, lui non si dovrebbe intromettere!!
<< Hai ragione >> dico con voce fredda e guardandolo male << non ti riguarda >> sembra imbarazzato e dispiaciuto << lo so ma sono preoccupato il padrone prima o poi vi trasformerà, lo sappiamo tutti, ma se nn riuscisse a fermarsi...voi...voi >> sto rivolgendo di rabbia, come può insinuare che Caleb abbia così poco controllo?! Che sia spinto dalla sete di sangue?!
<< Stai al tuo posto >> gli dico schiumante di rabbia << ora puoi andare >> sto mantenendo a mala pena il controllo << ma io... >> tenta di dire << no! basta... >> prendo un lungo respiro << ho detto che puoi andare Rix >> lui si ricompone abbassa lo sguardo e dice << come desiderate >> poi esce dalla stanza, così posso dare sfogo alla mia rabbia.
Mi metto ad urlare, imprecare, faccio volare cuscini e libri, mi fermo solo quando vedo Blechy rintanato in un angolo tutto tremante e terrorizzato.
Ora al posto della rabbia c'è solo disperazione mi metto a piangere e vado da lui, appena lo prendo in braccio si aggrappa al mio petto, i suoi artigli mi fanno male non lo stacco, devo tranquillizzarlo  << scusa Blechy non volevo, mi dispiace >> lo accarezzo dolcemente e gli parlo dolcemente, mentre le mie lacrime non si fermano.
Continuo così finché non si addormenta fra le mie braccia poi recupero un cuscino dal pavimento lo metto sul letto e ci adagio sopra quel tenero batuffolo.
Rimetto in ordine la stanza, mangio la mia cena ormai fredda e metto il vassoio sul pavimento.
Mi spoglio restando in biancheria intima, entro nella cabina armadio è prendo un pigiama che è il doppio di me ma, che mi terrà calda.
Dopo aver indossato il pigiama, prendo il mio telefono gli collego le cuffie e mi metto ad ascoltare un po di musica.
Prima che me ne renda conto é mezzanotte spengo il cellulare, mi tolgo le cuffie e mi sistemo nel letto caldo accanto a Blechy preparandomi ad avere il solito incubo che non finirà mai di tormentarmi.